La tragedia ferroviaria di Caluso: la sentenza del Tribunale di Ivrea chiude un processo lungo e complesso

La tragedia ferroviaria di Caluso: la sentenza del Tribunale di Ivrea chiude un processo lungo e complesso

Il Tribunale di Ivrea assolve Wolfgang Oberhofer e condanna Darius Zujius a due anni per la tragedia ferroviaria di Arè del 2018, con risarcimenti totali superiori a un milione di euro.
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La tragedia ferroviaria di Caluso: la sentenza del Tribunale di Ivrea chiude un processo lungo e complesso - Gaeta.it

La sentenza del Tribunale di Ivrea ha posto fine a uno dei processi più delicati nella cronaca piemontese, legato alla tragedia ferroviaria di Arè di Caluso del 23 maggio 2018. L’incidente, che causò due morti e ventitré feriti, si è concluso con l’assoluzione di Wolfgang Oberhofer e la condanna di Darius Zujius, l’autista del camion coinvolto. Le conseguenze economiche del disastro sono significative, e i risarcimenti stabiliti si avvicinano a un milione di euro.

La sentenza e le responsabilità

I giudici del collegio presieduto dalla giudice Melania Cafiero, insieme ai colleghi Scannavino e Natta, hanno assolto Oberhofer, titolare dell’azienda che organizzò il trasporto eccezionale, stabilendo che non aveva commesso reati. Contrariamente, Darius Zujius, 46 anni, è stato condannato a due anni di reclusione per i reati associati all’impatto del suo camion con il treno proveniente da Ivrea. I reati sono stati unificati sotto l’art. 81 c.p.. Pur avendo ottenuto le attenuanti generiche, dovrà comunque far fronte a risarcimenti onerosi.

Risarcimenti e provvisionali

Il Tribunale ha disposto provvisionali esecutive per le vittime e i loro familiari, per un importo superiore a 550.000 euro. Le somme assegnate includono risarcimenti per Maria Antonietta Madau , Morena Gauna e altre vittime. Agli enti coinvolti nel disastro, come Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, sono stati riconosciuti ulteriori risarcimenti, aggregando un totale di 1.231.502,43 euro fra le spese legali e i danni. Queste somme dovranno essere coperte da Zujius, già gravato da responsabilità penali.

La notte dell’incidente

Il disastro ferroviario verificatosi il 23 maggio 2018 è avvenuto intorno alle 23:15. Un trasporto eccezionale si bloccò sui binari al passaggio a livello di Arè, incapace di liberare la strada. Il treno, lanciato a velocità sostenuta, non poté evitare il contatto. A causa dell’impatto, il macchinista dell’unità trainante perse la vita, e diversi passeggeri riportarono ferite. Le indagini condotte dalla Procura avevano messo in evidenza omissioni gravi nella gestione logistica, nell’analisi dei tempi di attraversamento e nella comunicazione tra le varie parti coinvolte nel trasporto.

Il processo e le udienze

Avviato il 2 febbraio 2024, il processo ha visto susseguirsi 14 udienze, durante le quali sono emerse diverse testimonianze e prove. Zujius, reo confesso, ha dichiarato di essere alla guida del camion rimasto incastrato, mentre Oberhofer ha sostenuto di non avere responsabilità dirette. Il giudice ha infine deciso per l’assoluzione del secondo, ordinando la restituzione di beni sottoposti a sequestro. Terminato il procedimento, il Tribunale ha previsto un termine di 90 giorni per il deposito della motivazione della sentenza, promuovendo anche la traduzione del dispositivo in lingua comprensibile per Zujius.

Le famiglie delle vittime

La sentenza chiude un capitolo lungo e doloroso, ma non cancella il dramma per le famiglie che hanno perso i propri cari. Il peso di quel tragico evento rimane ben impresso. Mentre la giustizia ha pronunciato il suo verdetto, resta da chiarire se i risarcimenti verranno effettivamente corrisposti, consentendo ai familiari di affrontare una nuova fase della loro vita, nonostante il ricordo della tragedia.

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