La tragica morte di Dayle Haddon: avvelenamento da monossido di carbonio nella casa del genero

La tragica morte di Dayle Haddon: avvelenamento da monossido di carbonio nella casa del genero

Dayle Haddon, celebre attrice e modella canadese, è morta a 76 anni per sospetto avvelenamento da monossido di carbonio. La sua scomparsa riaccende l’attenzione sui rischi dell’intossicazione domestica.
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La tragica morte di Dayle Haddon: avvelenamento da monossido di carbonio nella casa del genero - Gaeta.it

Dayle Haddon, celebre attrice e modella canadese, è morta venerdì 27 dicembre a soli 76 anni. La causa del decesso è sospettata di essere un avvelenamento da monossido di carbonio, che si è verificato nella casa del genero, Marc Blucas, noto per il suo ruolo nella serie cult “Buffy l’ammazzavampiri”. Questo tragico evento ha scosso il mondo dello spettacolo, riportando l’attenzione sui pericoli dell’intossicazione da fumi tossici nelle abitazioni.

Il ritrovamento e le indagini

Il corpo di Dayle Haddon è stato scoperto nella sua abitazione a Solebury, nella contea di Bucks, Pennsylvania. Gli agenti di polizia sono stati chiamati intorno alle 9 del mattino, dopo che un uomo – non identificato al momento – era stato segnalato come “disteso, svenuto al primo piano”. Giunti sul posto, le autorità hanno subito avvertito un’atmosfera di allerta, e i vigili del fuoco hanno iniziato a eseguire misurazioni del monossido di carbonio.

In seguito alle indagini, il sergente Jonathan Koretzky ha rivelato che la casa presentava alti livelli di monossido di carbonio, suggerendo un possibile malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Haddon è stata trovata priva di vita in una camera da letto al secondo piano della casa. Comunque, non è ancora chiaro se Marc Blucas fosse presente al momento del tragico avvenimento.

Durante le operazioni, anche due medici e un agente di polizia hanno avvertito sintomi di intossicazione da monossido di carbonio e sono stati trasportati in ospedale. Fortunatamente, le loro condizioni sono state giudicate stabili, evidenziando come situazioni simili possano avere conseguenze gravi.

La vita di Dayle Haddon: una carriera tra moda e cinema

Dayle Haddon è nata a Montreal il 26 maggio 1948. Prima di seguire una carriera nel mondo della recitazione, Haddon ha iniziato come ballerina, per poi emergere come una delle top model più richieste. Il suo fascino e la sua bellezza le hanno garantito numerosi contratti con marchi famosi come Revlon, Estée Lauder, Clairol e Max Factor. A 18 anni, Haddon è stata incoronata Miss Montréal e ha iniziato la sua ascesa nel mondo della moda, diventando un volto noto sulle copertine delle riviste, tra cui “Vogue”.

Nel 1973, Haddon ha varcato il confine tra moda e cinema, debuttando nel film Disney “Nanù, il figlio della giungla”. Tuttavia, il suo desiderio di posare per “Playboy” l’ha portata a separarsi dalla Disney. Questo passo le ha aperto le porte a una carriera cinematografica diversa, portandola a lavorare in Italia, dove ha partecipato a produzioni significative.

Tra i film che l’hanno vista protagonista ci sono titoli come “La città gioca d’azzardo”, “La supplente”, e “Madame Claude”. Ha collezionato ruoli in ben 25 film, lasciando il segno anche in produzioni più recenti di Woody Allen come “Pallottole su Broadway” e “Celebrity”. La sua versatilità ha fatto di lei una figura riconoscibile sia nel cinema che nel mondo della moda.

Impegno sociale e riconoscimenti

Oltre alla sua carriera nel mondo dello spettacolo, Dayle Haddon è stata un’appassionata sostenitrice delle cause sociali. Ha ricoperto il ruolo di ambasciatrice per l’UNICEF, contribuendo a far luce su questioni importanti riguardanti l’infanzia e la gioventù. Inoltre, Haddon ha fondato WomenOne, un’organizzazione no-profit che promuove l’istruzione e le opportunità per le giovani donne. Questo impegno la rendeva una figura ammirata e rispettata non solo per il suo talento, ma anche per la sua dedizione a migliorare le vite degli altri.

La tragica scomparsa di Haddon colpisce non solo chi ha ammirato la sua carriera, ma anche tutti coloro che hanno beneficiato del suo impegno al servizio della comunità. La sua vita arricchita di successi e significato rimarrà per sempre nella memoria di chi ha avuto il privilegio di conoscerne la storia.

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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