Greta Roccati, una bambina di cinque anni, è deceduta mercoledì sera all’ospedale Regina Margherita di Torino, lasciando una comunità in lutto e un’interrogativo profondo sulle cause che hanno portato a questa tragedia. Un malore improvviso, segnato da emorragie e arresto cardiaco, ha strappato via i sogni di una vita appena cominciata. I primi riscontri medici non hanno potuto evitare l’inevitabile. Ora, le indagini della Procura di Torino sono avviate per fare chiarezza su quanto accaduto.
Malore fatale: i dettagli dell’episodio
L’8 gennaio, Greta ha iniziato a sentirsi male mentre si preparava per andare a dormire. I sussulti e il sangue dalla bocca hanno allarmato immediatamente i genitori, Monica e Andrea, che hanno cercato soccorso tempestivamente. Trasportata d’urgenza in elicottero all’ospedale Regina Margherita, la bambina è arrivata in condizioni critiche. Malgrado i tentativi disperati del personale medico di rianimarla, Greta è deceduta poco dopo essere giunta in ospedale. La notizia della sua morte ha colpito duramente non soltanto la famiglia, ma anche la comunità di Caprie, dove Greta era molto amata e conosciuta.
L’autopsia, ordinata dalla Procura di Torino, farà luce sulle cause esatte della morte. Il pubblico ministero Laura Longo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, un atto di prassi che prelude all’esame autoptico. Questo passo è fondamentale per determinare se ci sia stato un legame tra un intervento chirurgico recente alle tonsille, effettuato in Francia, e la tragica conclusione avvenuta poche settimane dopo. Il medico legale Giambattista Golè dell’ASL TO5 sarà incaricato di condurre l’autopsia, e le prime risposte potrebbero arrivare già nei prossimi giorni.
Gli eventi precedenti: l’intervento chirurgico
Greta era stata operata alle tonsille a Briançon, Francia, un intervento considerato routine. Dopo l’operazione, era stata dimessa senza complicazioni e i controlli post-operatori avevano rassicurato i genitori sul normale decorso della guarigione. Tuttavia, l’improvvisa tragedia solleva interrogativi sull’intervento e sulle possibili complicazioni non rilevate. In particolare, si sospetta che la causa del malore fatale potrebbe essere un’emorragia interna, ma sarà solo l’autopsia a chiarire se ci sia un nesso diretto tra il ricovero ospedaliero e il decesso.
La direzione del Regina Margherita ha già comunicato alla Procura quanto accaduto, avviando così le procedure previste per far luce sull’accaduto. È un passo necessario per garantire che eventuali responsabilità mediche siano accertate e che possano essere fornite risposte ai genitori distrutti dal dolore e alla comunità in cerca di verità.
Lutto e commozione a Caprie
Caprie, un paese caratterizzato da una comunità ristretta di poco più di duemila abitanti, è in lutto. Greta era conosciuta da tutti e la sua perdita ha creato un vuoto incolmabile. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la popolazione, già colpita dalla recente scomparsa del nonno Piersandro, che aveva svolto un ruolo cruciale come punto di riferimento nel paese. Ora, il dolore della famiglia Roccati si amplifica con la perdita della giovanissima Greta.
Il sindaco di Caprie, Gian Andrea Torasso, ha reagito con grande emozione, annunciando il lutto cittadino in occasione del funerale e rinviando tutti gli eventi pubblici. “Siamo tutti scossi. Io per primo. Greta era al parco il giorno prima con la mamma, sembrava stesse bene,” queste le parole del primo cittadino, che esprimono l’incredulità e la tristezza di una comunità intera.
Mentre il silenzio cala su Caprie e le lacrime scorrono, la speranza è che la verità su quanto accaduto possa emergere rapidamente. I genitori e l’intera comunità chiedono risposte, in un momento di grande dolore e smarrimento.