La transizione dall’estate all’autunno: come il cambio di stagione influisce sulla salute

Con l’arrivo dell’autunno, aumenta la frequenza di malanni stagionali come raffreddori e tosse, causati da virus come rhinovirus e paramixovirus. L’immunologo Mauro Minelli sottolinea l’importanza della prevenzione attraverso pratiche igieniche, arieggiamento degli spazi chiusi e una dieta equilibrata per rafforzare le difese immunitarie. È fondamentale evitare l’abuso di antibiotici per infezioni virali.
La Transizione Dallestate All La Transizione Dallestate All
La transizione dall'estate all'autunno: come il cambio di stagione influisce sulla salute - Gaeta.it

La transizione dall’estate all’autunno: come il cambio di stagione influisce sulla salute

Con l’arrivo dell’autunno, molte persone iniziano a notare un aumento della frequenza di malanni stagionali come raffreddori, tosse e mal di gola. L’immunologo Mauro Minelli, esperto del Sud Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, spiega che le basse temperature possono innescare una serie di reazioni nel corpo, rendendolo più vulnerabile a diverse infezioni. Scopriamo quali sono le cause di questi disturbi e come proteggersi durante la transizione verso la stagione più fredda.

I malanni stagionali: causa e origine

L’abbassamento della temperatura porta con sé un aumento dei casi di disturbi respiratori. Secondo Minelli, è comune confondere i sintomi iniziali con quelli dell’influenza. Tuttavia, il periodo autunnale è caratterizzato da infezioni respiratorie dovute a vari agenti patogeni. I rhinovirus, noti per causare il raffreddore comune, sono tra i principali responsabili di questi disturbi, i quali si manifestano in forme più lievi. Non solo, anche i virus della famiglia dei paramixovirus, come il virus respiratorio sinciziale e i virus della parainfluenza, possono avere un impatto significativo sulla salute nei giorni freschi.

Il panorama delle infezioni non si limita ai virus influenzali. Soprattutto nel contesto attuale, il Sars-CoV-2 continua a presentarsi come una preoccupazione rilevante. Inoltre, gli enterovirus, che possono diffondersi anche attraverso le feci, sono capaci di generare sintomi sia respiratori che intestinali. Questo panorama complesso giustifica l’aumento della preoccupazione per la salute pubblica con l’avvicinarsi del cambio di stagione.

La risposta del corpo ai cambiamenti climatici

Il corpo umano possiede meccanismi di termoregolazione altamente sviluppati, che entrano in gioco in risposta a cambiamenti termici significativi. Con l’arrivo di temperature più basse, il metabolismo svolge un ruolo cruciale per mantenere la temperatura corporea a 37 gradi. Questo processo avviene attraverso la produzione di calore derivante dall’attività muscolare e dall’alimentazione, in contrapposizione ai metodi utilizzati durante i giorni di caldo intenso, quando il corpo si affida principalmente alla sudorazione per dissipare il calore in eccesso.

La termoregolazione coinvolge diversi sistemi vitali, inclusi quello cardiocircolatorio e polmonare. Gli individui che soffrono di patologie croniche o che hanno sistemi immunitari compromessi, come anziani e bambini, possono avere difficoltà ad adattarsi rapidamente a bruschi cambiamenti climatici. Questa vulnerabilità è accentuata dal fatto che l’apparato respiratorio è particolarmente colpito dalle variazioni di temperatura, portando a un incremento di raffreddori e faringiti.

Minelli sottolinea che, con la diminuzione delle temperature, un numero maggiore di microrganismi, siano essi batteri o virus, trova un ambiente favorevole per prosperare. I cambiamenti climatici favoriscono la compromissione delle difese mucosali, rendendo più facile la penetrazione di queste patologie nel corpo umano. La situazione si aggrava in presenza di umidità, poiché il “freddo umido” può ulteriormente ridurre l’efficacia del sistema di protezione naturale delle vie respiratorie.

Prevenzione e misure igieniche necessarie

La prevenzione è fondamentale, specialmente in assenza di vaccini specifici per le forme parainfluenzali. Minelli evidenzia l’importanza di semplici pratiche igieniche, come lavarsi frequentemente le mani e starnutire o tossire in modo da non diffondere goccioline infette nell’ambiente. L’arieggiamento degli spazi chiusi è altrettanto essenziale per ridurre la concentrazione di patogeni nell’aria. È inoltre raccomandato limitare i contatti ravvicinati con persone malate e adottare appropriate protezioni per la gola contro il freddo.

Un altro aspetto sul quale è fondamentale focalizzarsi è l’uso responsabile degli antibiotici. Questi farmaci non sono efficaci per le infezioni virali, e il loro abuso può portare a conseguenze indesiderate. In particolare, solo un medico dovrebbe decidere la prescrizione di antibiotici, nel caso di diagnosi di sovrainfezione batterica. In certi scenari, i farmaci antivirali possono essere una possibilità per i pazienti considerati ad alto rischio.

Infine, la cura dell’alimentazione è cruciale durante il periodo autunnale. È consigliabile mantenere una dieta nutriente e variegata, particolarmente per rafforzare le difese naturali dell’organismo. Ottimizzare l’apporto calorico, evitando restrizioni eccessive che possano compromettere la capacità del corpo di termoregolarsi, è un passo importante per affrontare al meglio le sfide di questa stagione di transizione.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie