Nel contesto delle recenti dinamiche geopolitiche, il Ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha rilasciato un’intervista che chiarisce l’intento della Turchia di diversificare le proprie alleanze globali. Fidan ha specificato che, a causa del lungo stagnamento nel processo di adesione all’Unione Europea, il Paese sta rivolgendo il proprio sguardo verso altre organizzazioni, in particolare i BRICS e l’ASEAN. Le sue osservazioni, fatte durante un programma in diretta, pongono l’accento sulle nuove strategie diplomatiche della Turchia e sulla necessità di adattarsi a un mondo in mutamento.
L'adesione all'Unione Europea: un sogno in stallo
Il percorso tortuoso della Turchia verso l'UE
La Turchia ha avviato il proprio percorso di adesione all'Unione Europea nel 2005, ma il cammino si è rivelato lungo e complesso. Hakan Fidan ha sottolineato che se la Turchia fosse stata accettata come membro a pieno titolo, probabilmente non si sarebbe cercato attivamente un'alleanza con i BRICS. Secondo il ministro, i negoziati con Bruxelles hanno subito un significativo rallentamento nel corso degli anni, portando a un clima di frustrazione e a una minore fiducia nei riguardi delle promesse europee.
Un'analisi delle relazioni attuali tra Turchia e UE
Fidan ha chiarito che, nonostante le difficoltà, la Turchia continua a mantenere le sue relazioni con l'Unione Europea, cercando di progredire in modo costruttivo. Tuttavia, il ministro ha anche avvertito che la situazione attuale non consente di aspettarsi sviluppi positivi nel breve termine. Questo scenario ha spinto la Turchia a esplorare nuove opportunità, specialmente nei confronti di altre entità geopolitiche, come i BRICS.
L'interesse della Turchia nei confronti dei BRICS e dell'ASEAN
Espandere le relazioni globali: un obiettivo strategico
Fidan ha evidenziato l'importanza strategica per la Turchia di stabilire alleanze con altre potenze economiche. I BRICS, che raggruppano Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti, rappresentano un’opportunità significativa per la Turchia di rafforzare la propria posizione geopolitica. Il ministro ha dichiarato che il Paese è attivamente impegnato nello sviluppo di questo legame, manifestando forte interesse anche per l'ASEAN, l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico.
Un mondo di attori commerciali in evoluzione
Sottolineando la crescente interconnessione globale, Fidan ha affermato che oltre 200 attori nazionali stanno sempre più influenzando le dinamiche del commercio internazionale. In questo contesto, la Turchia si sta preparando a rispondere a un ambiente geopolitico in continua evoluzione, riconoscendo che non è possibile gestire le crisi senza formare alleanze strategiche. La necessità di alleanze economiche, politiche e di sicurezza è quindi un tema centrale nel discorso di Fidan.
Il valore delle alleanze: responsabilità storiche della Turchia
Una tradizione di cooperazione e alleanze
Fidan ha fatto riferimento alla tradizione della Turchia nel formare alleanze e nel rispettare gli impegni assunti. Secondo il ministro, il Paese è già parte di diverse organizzazioni di cooperazione economica e diplomatica. La Turchia si propone di rinforzare questi legami per affrontare le nuove sfide globali.
Implicazioni della retorica europea sulla Turchia
Il ministro ha inoltre evidenziato come i Paesi europei abbiano talvolta interpretato le dinamiche politiche interne turche con la lente di una possibile ascesa dell'estrema destra. Nonostante le preoccupazioni, Fidan ha affermato che, qualunque sia l'orientamento politico in Europa, le relazioni tra la Turchia e l'Unione rimangono cruciali per entrambi. Tuttavia, l'attuale stallo nel processo di adesione sembra indicare che la Turchia, sempre più consapevole delle sue possibilità strategiche, continuerà a cercare nuovi alleati sul palcoscenico globale.
Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sofia Greco
