La UIL FPL del Friuli Venezia Giulia ha ufficialmente chiesto alle aziende sanitarie regionali e all’assessorato alla Salute di estendere a tutto il personale del Servizio Sanitario Regionale una convenzione che prevede prestazioni sanitarie a tariffa ridotta. L’iniziativa mira a garantire condizioni simili a quelle già accordate ai militari dell’Arma dei carabinieri e ai loro familiari, in modo da riconoscere il lavoro quotidiano del personale sanitario regionale.
Richiesta della uil fpl ai servizi sanitari regionali
Il 2025 segna un momento importante per i dipendenti delle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. La UIL FPL ha inviato una richiesta formale alle principali aziende sanitarie del territorio, ovvero ASUGI, ASFO, ASUFC, IRCCS CRO di Aviano e IRCCS Burlo Garofolo, insieme all’assessorato regionale alla Salute. L’obiettivo è estendere a tutto il personale sanitario regionale una convenzione già attiva tra ASUGI e il Comando Legione Carabinieri del Friuli Venezia Giulia.
Questa convenzione prevede un taglio del 15% sulle tariffe delle prestazioni sanitarie in regime libero professionale per i militari e i loro parenti stretti fino al secondo grado. La UIL FPL ritiene indispensabile che queste condizioni vengano riconosciute anche a lavoratrici e lavoratori del SSR, che garantiscono ogni giorno la continuità dei servizi sanitari con grande dedizione e responsabilità.
Motivazioni dietro la richiesta delle condizioni agevolate
Il sindacato sottolinea come il personale sanitario pubblico rappresenti un punto di riferimento essenziale nel garantire l’accesso alla salute ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Dopo anni segnati da crescenti carichi di lavoro e difficoltà operative, appare giusto offrire a questo personale la possibilità di accedere con condizioni favorevoli a prestazioni mediche.
Stefano Bressan, segretario regionale della UIL FPL, ha evidenziato che i lavoratori del SSR sono la spina dorsale del sistema sanitario. “Oltre a mantenere aperti gli ospedali e i servizi territoriali, essi affrontano quotidianamente turni, emergenze e un aumento delle richieste.” L’introduzione di tariffe agevolate rappresenta dunque un riconoscimento concreto di questo impegno.
Dettagli della proposta avanzata dalla uil fpl
Nella lettera indirizzata agli enti sanitari e all’assessorato, la UIL FPL ha indicato alcune richieste precise. Il primo punto riguarda l’estensione del 15% di sconto sulle prestazioni in regime libero professionale a tutto il personale del SSR, così come già previsto per i carabinieri.
Inoltre, il sindacato chiede che il beneficio venga esteso ai familiari dei dipendenti fino al secondo grado. La richiesta include anche l’erogazione delle prestazioni agevolate in tutti i presidi ospedalieri e sanitari pubblici della regione, per assicurare una copertura capillare e accessibile ovunque. Infine, si propone che le prenotazioni possano avvenire attraverso il sistema CUP regionale o tramite le farmacie abilitate, per semplificare l’accesso al servizio.
Contesto regionale e importanza della proposta
Il Friuli Venezia Giulia dispone di un sistema sanitario pubblico articolato su territori diversi, con ospedali e presidi distribuiti dal capoluogo alle zone più periferiche. Garantire condizioni uguali per il personale che opera in questa rete significa valorizzare una struttura esposta a pressioni costanti.
La proposta di estensione delle condizioni agevolate segna un passo verso un riconoscimento pratico delle difficoltà affrontate quotidianamente dagli operatori. Nel contesto attuale, in cui la sanità pubblica deve confrontarsi con carenze di personale e crescenti esigenze dell’utenza, questa iniziativa potrebbe rappresentare un incentivo per il benessere dei lavoratori.
Il sindacato attende ora una risposta ufficiale, che dovrà essere valutata dagli enti preposti. La questione apre altresì un dialogo su altre forme di sostegno rivolte a chi opera dietro le quinte del sistema sanitario, ma con un impatto diretto sulla qualità delle cure garantite ai cittadini.