Un vero e proprio viaggio nel cuore del gusto e della tradizione casearia. Nei giorni dal 9 all’11 marzo, la Valtellina ha accolto chef e professionisti dell’Horeca tedeschi per un food tour dedicato ai formaggi DOP di questa affascinante regione montuosa del nord Italia. L’evento ha messo in luce le caratteristiche uniche del Bitto e del Valtellina Casera, prodotti che raccontano storie di passione e sapienza trasmesse nel tempo.
L’esperienza immersiva tra tradizione e innovazione
Il tour ha avuto inizio presso la Latteria Sociale Valtellina, dove piccoli produttori si uniscono per mantenere vive le tradizioni casearie locali. Questa cooperativa è un esempio luminoso di come le realtà imprenditoriali locali possano prosperare grazie alla collaborazione. Qui, più di 450 famiglie partecipano attivamente alle attività della cooperativa, rafforzando così il tessuto agricolo e sociale della zona. Durante la visita, gli ospiti tedeschi hanno avuto modo di esplorare le filiere produttive, comprendendo l’importanza degli allevatori e dei caseifici locali, che preservano tecniche produttive secolari affiancando innovazione e qualità.
Il progetto “Think milk, taste Europe, be smart!”
L’incoming è parte del progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, promosso dal settore lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative Italiane e cofinanziato dalla Commissione Europea. Questo progetto punta a valorizzare i prodotti lattiero-caseari, con particolare attenzione alle eccellenze DOP, sia nel mercato interno che in quello tedesco, tradizionalmente appassionato dei nostri formaggi. La sensibilizzazione e la promozione dei formaggi prodotti dal Bitto e dal Valtellina Casera è un obiettivo centrale, in quanto questi prodotti rappresentano non solo simboli di gusto ma anche custodi di un patrimonio culturale fondamentale.
La storia e l’identità di Bitto e Valtellina Casera
Il Bitto DOP, definito “il re dei formaggi d’alpeggio estivo”, si produce a quote superiori ai 1.500 metri. Il suo profilo aromatico è indissolubilmente legato ai profumi dell’alpeggio, con un gusto che evolve e si intensifica durante la stagionatura. Questa può durare fino a dieci anni, rendendo il Bitto una prelibatezza ambita nel panorama formaggero internazionale. Dall’altra parte, il Valtellina Casera DOP è frutto del latte proveniente dalle stalle della provincia di Sondrio, lavorato quotidianamente. La stagionatura avviene nelle casere per un minimo di 70 giorni, prima di ricevere il marchio a fuoco, simbolo della sua qualità.
Valtellina: il cuore pulsante della tradizione casearia
Gli operatori tedeschi hanno concluso il loro tour presso la Latteria di Chiuro, la prima cooperativa a produrre e distribuire latte alimentare nella Valtellina. Qui, le piccole realtà agricole sono protagoniste, in grado di generare un’economia locale sostenibile. La Latteria Chiuro si distingue per la sua produzione lattiero-casearia variegata, che include spiccate eccellenze come il Valtellina Casera e il Bitto. Tramite un modello di filiera corta, rappresenta un esempio di come le comunità montane possano prosperare attraverso pratiche agricole responsabili e innovative, mantenendo viva la tradizione e l’identità locale.
Questo percorso tra i sapori e le storie del Bitto e del Valtellina Casera dimostra che l’eccellenza enogastronomica è radicata in un rapporto profondo tra tradizione e modernità. La promozione di questi formaggi non solo sostiene l’economia locale, ma contribuisce anche alla salvaguardia di una cultura gastronomica millenaria, prova che il futuro del cibo può e deve passare attraverso il rispetto delle origini.