La crescente attenzione verso la qualità dell’insegnamento ha portato diverse istituzioni educative a rivalutare le pratiche di feedback e valutazione dei docenti. In Italia, un approccio innovativo in questo senso è stato adottato dall’Istituto Superiore Freud di Milano, dove gli studenti vengono invitati a esprimere il loro parere riguardo ai metodi di insegnamento dei propri docenti. Un’iniziativa che sta guadagnando attenzione e sostegno, con il 99% degli allievi favorevoli a una sua implementazione in tutte le scuole.
Un sistema di valutazione innovativo
Nel contesto educativo italiano, la proposta di una ‘pagella’ per i docenti rappresenta una novità significativa. L’Istituto Freud ha infatti avviato un questionario di 28 domande che gli studenti compilano volontariamente per valutare ogni insegnante del loro Consiglio di classe. Questa iniziativa, pur essendo ancora scarsa in termini di diffusione su scala nazionale, si inserisce nelle pratiche già consolidate in vari paesi europei, tra cui Inghilterra, Scozia, Irlanda e Australia. Secondo Daniele Nappo, direttore dell’istituto milanese, l’introduzione di questo strumento offre un’opportunità unica per comprendere meglio la didattica e le dinamiche di insegnamento, fornendo un feedback diretto e onesto da parte degli studenti.
Questa valutazione rientra in un contesto più ampio che mira a migliorare la qualità della didattica, allineandosi con le pratiche già esistenti in molte scuole del mondo. Con l’81% degli studenti che considera il questionario un buon strumento per evidenziare i punti forti e deboli degli insegnanti, si delinea un chiaro sostegno a questo cambiamento. Gli studenti, infatti, non solo si sentono coinvolti nel processo educativo, ma mostrano anche di apprezzare l’idea di poter contribuire attivamente al miglioramento dell’insegnamento.
I risultati del sondaggio tra gli studenti
Un sondaggio condotto recentemente tra gli allievi dell’Istituto Freud ha rivelato dati significativi riguardo all’atteggiamento degli studenti nei confronti della valutazione dei docenti. Il 79% degli studenti valuta positivamente l’utilità della ‘pagella’, ritenendola uno strumento valido per promuovere un’istruzione di qualità. Inoltre, l’83% degli intervistati sottolinea che la valutazione aiuta la direzione didattica a conoscere meglio le abilità e le aree di miglioramento degli insegnanti, creando un circolo virtuoso di feedback.
Questi dati suggeriscono un consenso diffuso tra gli studenti circa l’importanza di tale pratica. Addirittura, il 97% degli studenti afferma che la valutazione incentiverebbe i docenti a migliorare le proprie metodologie didattiche. Per molti, la possibilità di esprimere un giudizio su come viene gestito il processo di apprendimento non solo incoraggia una maggiore responsabilità tra i docenti, ma li spinge anche a riflettere sulle proprie prassi educative, promuovendo così un clima di crescita continua.
La situazione attuale in Italia
Attualmente, in Italia, la valutazione degli insegnanti non gode di una legislazione specifica e si basa prevalentemente su criteri di anzianità piuttosto che di meritocrazia. Le tradizionali graduatorie, che pongono i docenti più esperti in posizioni di privilegio, non sempre corrispondono alla qualità effettiva dell’insegnamento. Questo approccio ha sollevato non pochi interrogativi all’interno della comunità educativa, in quanto tempo e presenza non sono necessariamente sinonimo di competenza e qualità didattica.
L’ideazione di un sistema di valutazione periodica, come quella proposta dall’Istituto Freud, si presenta dunque come un’alternativa praticabile e necessaria nel contesto scolastico italiano. Identificare le metodologie di insegnamento più efficaci, monitorare i progressi e raccogliere feedback dai diretti beneficiari, gli studenti, può rappresentare una svolta significativa. Così facendo, non solo si promuove un’educazione di qualità, ma si valorizza anche il ruolo degli studenti come protagonisti del proprio percorso formativo.
Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina