La verace pizza napoletana conquista la Polonia con un record di profondità

La verace pizza napoletana conquista la Polonia con un record di profondità

L’Associazione Verace Pizza Napoletana ha realizzato la pizza più profonda d’Europa nella Miniera Guido in Polonia, promuovendo la cultura gastronomica napoletana e rafforzando legami internazionali.
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Il 13 aprile 2025, l'Associazione Verace Pizza Napoletana ha creato la pizza più profonda d'Europa a 320 metri sotto il livello del mare, nella Miniera Guido di Zabrze, Polonia. Questo evento, parte di un programma di promozione della cultura gastronomica napoletana, ha incluso concorsi e degustazioni, rafforzando i legami tra Napoli e l'Europa centrale. La manifestazione ha ricevuto - Gaeta.it

Il 13 aprile 2025, l’Associazione Verace Pizza Napoletana ha segnato un altro straordinario traguardo. Dopo aver realizzato la pizza più alta d’Europa sul Monte Bianco, i pizzaioli si sono spinti a 320 metri sotto il livello del mare, presso la storica Miniera Guido di Zabrze, in Polonia. Questo evento, che ha suscitato l’interesse di diversi media locali, rappresenta un significativo passo nella promozione della cultura gastronomica napoletana nel mondo.

Un evento unico nella storia della pizza

Nell’affascinante contesto della Miniera Guido, l’AVPN ha creato la pizza napoletana più “profonda” d’Europa. Antonio Pace, presidente dell’associazione, ha sottolineato come questa iniziativa sia un simbolo potente della versatilità della pizza napoletana. Scendendo nelle profondità della terra, l’associazione ha voluto dimostrare che l’amore per la pizza non conosce limiti, né di altitudine né di profondità. Il successo dell’evento non si è limitato alla preparazione di una semplice pizza, ma ha anche messo in luce come questa tradizione culinaria stia attraversando confini culturali e geografici, quel che non si può fare in un ristorante della propria città.

La risposta positiva ricevuta da pizzaioli e clienti, unita all’attenzione mediatica, conferma il crescente interesse verso la cucina tradizionale napoletana. La missione dell’AVPN di diffondere la cultura della vera pizza si sta sempre più concretizzando, risonando non solo in Italia ma anche all’estero, con eventi che attraggono l’attenzione e creano una rete di appassionati.

Un viaggio promozionale in Polonia

L’iniziativa della pizza profonda si inserisce in un programma più ampio di promozione della vera pizza napoletana in Polonia. Durante tre giorni di eventi, che hanno preso avvio il 14 aprile, sono stati organizzati concorsi, degustazioni e opportunità di dialogo. Tra le attività principali c’è il “Vera Pizza Napoletana Champion 2025 – Poland“, un contest dedicato ai professionisti del settore, seguito da una competizione per amatori. Si prevede inoltre la creazione ufficiale della Delegazione AVPN Poland il 16 aprile, ulteriormente supportata da due Brand Ambassador, Marcin Garbowski e Jędrzej Lewandowski.

Questo nuovo traguardo rappresenta un passo significativo nell’espansione internazionale dell’Associazione, che già conta sedi consolidate in Stati Uniti, Giappone, Brasile, Australasia e America Latina. La nascita della delegazione in Polonia segna un rafforzamento dei legami culturali e gastronomici tra Napoli e altre nazioni, specialmente in questa parte dell’Europa centrale.

Unire culture attraverso la tradizione alimentare

L’evento di Zabrze ha visto anche una cooperazione proficua con diversi partner. L’organizzazione è stata coadiuvata da Pizza Fanatics sotto il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Polonia, evidenziando la volontà di promuovere il “Made in Italy” nel settore alimentare. A prendere parte all’evento c’erano anche figure importanti come Gianluca Liccardo, direttore marketing della AVPN, e il noto istruttore Umberto Mauriello. Circa 30 pizzerie affiliate hanno contribuito alla riuscita dell’incontro, collaborando con fornitori attenti alla qualità, come Bidfood Farutex, Petra, Latteria Sorrentina, e Fontanella 1957.

Questa sinergia ha reso possibile un’evidente celebrazione della pizza di alta qualità, sottolineando non soltanto l’importanza della tradizione culinaria, ma anche l’opportunità di creare opportunità commerciali e culturali tra Italia e Polonia. Dunque, l’evento non è stato solo una sfida gastronomica, ma un’occasione di incontro e scambio, dimostrando come la cucina possa essere un ponte tra popoli e culture.

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