La verità su Mario Paciolla: La richiesta di giustizia 4 anni dopo la sua morte

La verità su Mario Paciolla: La richiesta di giustizia 4 anni dopo la sua morte

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La verità su Mario Paciolla: La richiesta di giustizia 4 anni dopo la sua morte - Gaeta.it

Mario Paciolla, il cooperante italiano trovato morto in Colombia, rimane al centro di una vicenda avvolta nel mistero nonostante siano trascorsi 4 anni dalla sua morte. La madre, Anna Motta, non si arrende e chiede risposte dall’ONU riguardo alla verità sulla morte del figlio.

La richiesta di verità e giustizia

Anna Motta non si stanca di richiedere trasparenza e giustizia per suo figlio Mario Paciolla, ritrovato impiccato nella sua stanza in Colombia. Questo tragico evento ha portato la madre a non mollare nella sua ricerca della verità, nonostante l’incertezza che avvolge la morte del figlio.

Il raduno in Piazza Municipio

Recentemente, decine di attivisti e amici si sono riuniti a Napoli, la città natale di Mario, per onorarne la memoria in Piazza Municipio. Tra loro anche Amnesty International e Articolo 21, che hanno sostenuto con forza la famiglia Paciolla nella loro battaglia legale.

La necessità di una mediazione governativa

Anna Motta sottolinea l’importanza di un coinvolgimento attivo da parte del governo per spingere verso una chiarezza sulle indagini in corso. Nonostante la convinzione genitoriale sulla natura violenta della morte di Mario, sono necessarie prove concrete per fare luce sull’accaduto.

Le prove indiziarie e scientifiche

Oltre alla ferma convinzione dei genitori di Mario, ci sono prove scientifiche e indiziarie che suggeriscono un’inchiesta più approfondita sull’evento. L’archiviazione del caso non soddisfa la famiglia che continua a lottare per far emergere la verità.

Il racconto del padre, Pino Paciolla

Il padre di Mario, Pino Paciolla, si unisce alla madre nella richiesta di verità e giustizia per il figlio assassinato. Ricorda il cambiamento di comportamento del figlio nei giorni precedenti alla morte, sottolineando dettagli che suggeriscono un piano di fuga piuttosto che un suicidio.

La questione delle comunicazioni con l’ONU

Pino Paciolla esprime delusione verso l’ONU per l’apparente mancanza di supporto e comunicazioni dopo la tragica notizia. Nonostante le promesse di aiuto iniziali, la famiglia Paciolla si sente abbandonata dalle istituzioni che avrebbero dovuto tutelare i propri membri.

In una storia ancora piena di interrogativi e lacune investigative, l’appello della famiglia Paciolla per giustizia e verità rimane un costante richiamo alla trasparenza e alla responsabilità delle istituzioni coinvolte nella vicenda. La lotta per far emergere la verità su Mario Paciolla continua, anche a distanza di anni dalla sua scomparsa misteriosa.

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