La violenza contro le donne continua a rappresentare una questione critica in Italia, con tassi allarmanti che suscitano preoccupazione in tutta la società. La mancanza di giustificazioni per tali atti è evidente, ma ciò che emerge è un contesto sociale caratterizzato da disuguaglianze profonde e stereotipi di genere, in cui le abitudini culturali spesso minimizzano o tollerano gli abusi. Queste affermazioni sono state ribadite dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, sottolineando che quanto fatto fino ad ora non basta a tutelare adeguatamente le vittime.
L’importanza della Convenzione di Istanbul
La Convenzione di Istanbul, adottata dal Consiglio d’Europa nel 2011, rappresenta un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere. Questa è stata la prima norma giuridicamente vincolante a riconoscere la violenza di genere come una violazione dei diritti umani. L’Italia, che ha ratificato il documento nel 2013, si è impegnata a implementare misure efficaci per proteggere le vittime e prevenire nuovi episodi di violenza. Nonostante i progressi compiuti, la realtà mostra ancora numeri inquietanti. Ogni giorno, in Italia, si registrano persone, molte delle quali giovani, che continuano a subire violenze, vedendo i propri diritti calpestati. Le donne, madri, sorelle e figlie, affrontano quotidianamente una battaglia per rivendicare il proprio diritto di vivere senza paura e in piena dignità.
Benché la Convenzione abbia creato una struttura giuridica, resta la necessità di un cambiamento culturale profondo. La società tende a ignorare i segnali di allerta, e spesso le vittime si trovano sole nel loro cammino verso la denuncia. È fondamentale che le azioni intraprese dalle istituzioni vengano condivise e supportate da tutti gli attori della società civile, affinché si possano proteggere realmente le vittime e garantire loro tutto il supporto necessario.
“Nessuna scusa”: il messaggio delle Nazioni Unite
In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, le Nazioni Unite hanno lanciato il tema “Nessuna scusa”. Questo messaggio chiaro e diretto sottolinea che non devono esistere giustificazioni per la violenza di genere. Per affrontare questo problema, le azioni devono essere concrete e immediate. Solo così sarà possibile contribuire a un cambiamento significativo e duraturo.
È essenziale lavorare per combattere i pregiudizi e i comportamenti discriminatori che continuano a escludere le donne dalla piena partecipazione sociale e familiare. Le istituzioni e tutte le forze della società civile sono chiamate a sostenere le donne, fornendo loro gli strumenti necessari per denunciare qualsiasi forma di violenza. Il sostegno alle vittime non deve limitarsi all’assistenza legale, ma deve includere una rete di protezione che permetta loro di ricostruire le proprie vite. Solo una mobilitazione collettiva può ridurre il numero di donne vittime di violenza e garantire il rispetto dei loro diritti.
Il messaggio del presidente Mattarella, che mette in risalto la responsabilità dell’intera società nel garantire i diritti umani delle donne, è un appello all’azione. Solo lavorando insieme, si potrà costruire una società più giusta e rispettosa, in cui il genere non possa mai essere motivo di violenza o discriminazione.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Laura Rossi