Negli ultimi mesi, si è diffusa su TikTok un nuovo modo di esplorare il mondo: gli “extreme day trips“. Questa tendenza invita le persone a visitare città europee in un solo giorno, approfittando di voli low-cost. Sebbene l’idea sembri allettante e possa permettere di scoprire nuove culture in tempi brevi, è opportuno interrogarsi sul loro impatto ambientale e sulle esperienze reali che offrono.
Che cosa sono gli extreme day trips
Gli extreme day trips, traducibili in italiano come “gite estreme di un giorno”, sono fondamentalmente viaggi brevi che permettono di visitare una città e tornare a casa nella stessa giornata. Sebbene non siano un’idea nuova, la loro popolarità è aumentata notevolmente grazie alla diffusione dei viaggi aerei a basso costo, che rendono questo tipo di passatempi abbordabili per molti. Viaggiatori appassionati, spesso non professionisti, raccontano le loro esperienze su TikTok, mostrando come sia possibile visitare luoghi iconici e scattare foto in posti alla moda, per poi rincasare in serata.
L’attrattiva principale di queste gite rapide è l’offerta di un senso di avventura e novità. Iniziare la giornata con una colazione a Parigi, dedicare la mattinata a visitare il Louvre e pranzare in un ristorante caratteristico sono solo alcune delle opportunità promesse. Alcuni viaggiatori animati da questa frenesia turistica affermano di tornare a casa con ricordi indimenticabili, avendo visto molto in poco tempo. Tuttavia, è importante considerare che l’esperienza di viaggio non si limita alla mera visita dei luoghi, ma coinvolge anche la profondità e la qualità dell’interazione con il contesto visitato.
Molti esperti del settore, come la travel blogger Monica Stott, notano che i primi giorni di un viaggio sono quelli in cui si formano i ricordi più significativi. Questo ovviamente potrebbe giustificare in parte l’approccio degli extreme day trips, ma rimane da vedere se per realizzare memorie durevoli sia sufficiente un solo giorno di esplorazione.
L’impatto ambientale degli extreme day trips
L’aumento dei viaggi aerei brevi comporta delle implicazioni significative sul fronte ambientale. Volare è una delle principali fonti di emissioni di gas serra in tutto il mondo, contribuendo al cambiamento climatico. La domanda di viaggi aerei, anche per brevi distanze, incrementa l’utilizzo di combustibili fossili e incide negativamente sull’ambiente, con un’ormai nota impronta climatica. Ad esempio, i voli aerei non si limitano solo all’emissione di anidride carbonica, ma generano anche ossidi di azoto e vapore acqueo, sostanze che amplificano il problema del riscaldamento globale.
Le gite estreme di un giorno non solo danneggiano l’ambiente, ma possono anche alterare la natura del turismo. Il concetto di “tutto e subito”, tipico delle escursioni brevi, spesso riduce le destinazioni a mere icone da spuntare. Località con una ricca cultura e una profonda storia possono venir limitate a qualche scatto instagrammabile, privando i visitatori della possibilità di immergersi nel contesto e nelle tradizioni locali.
Questo modello di viaggio, perciò, non può esser visto come un semplice divertissement, ma come un invito a riflettere su come il nostro modo di viaggiare influisca tanto sulle destinazioni quanto sul pianeta.
Destinazioni consigliate per extreme day trips
Le gite estreme sono più praticabili per località facilmente raggiungibili, tipicamente all’interno di due o tre ore di volo. Questo consente ai viaggiatori di dedicare la maggior parte della giornata alla visita, piuttosto che al tragitto. Le capitali europee sono le destinazioni più ambite per questo tipo di avventure. Città come Parigi, Roma, Lisbona ma anche Reykjavik e Bruxelles sono spesso nel mirino degli appassionati di viaggi brevi.
Per un’estate all’insegna dell’evasione consapevole, molti cercano di ottimizzare i tempi per massimizzare il divertimento. Tuttavia, non va dimenticato che il turismo che si riduce a un’esperienza superficiale potrebbe alla fine risultare frustrante, sia per il viaggiatore sia per la comunità locale.
Diversi travel blogger raccontano di come le proprie esperienze di viaggio siano state arricchite da incontri autentici e momenti di immersione culturale. Visitare un luogo non deve limitarsi a fruire di immagini da postare online, ma dovrebbe stimolare una connessione più profonda con il contesto.