La virtus gvm roma 1960 chiude la regular season con sconfitta ma punta ai playoff contro capo d’orlando

La virtus gvm roma 1960 chiude la regular season con sconfitta ma punta ai playoff contro capo d’orlando

Virtus GVM Roma 1960 chiude la stagione regolare con una sconfitta contro OraSì Ravenna, che domina grazie a Gay e Casoni; ora i capitolini si preparano ai playoff contro Capo d’Orlando.
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La Virtus GVM Roma 1960 chiude la stagione regolare con una sconfitta casalinga contro OraSì Ravenna (75-84), evidenziando problemi a rimbalzo e difesa, ma si prepara ai playoff con la sfida contro Capo d’Orlando. - Gaeta.it

La stagione regolare di basket per la Virtus GVM Roma 1960 si è conclusa con una sconfitta in casa contro OraSì Ravenna. Nonostante il risultato, i capitolini si preparano a entrare nella fase più decisiva del campionato: i playoff che inizieranno domenica 11 maggio contro Capo d’Orlando. Nel match di chiusura, Ravenna ha mostrato un gioco efficace, classico delle squadre che puntano alle gare a eliminazione diretta, con prestazioni importanti da parte di Gay e Casoni, autori di diversi tiri da tre punti. La partita ha messo in evidenza alcune criticità e punti di forza della Virtus in vista degli impegni imminenti.

La dinamica della partita e le scelte iniziali

La partenza di Ravenna è stata aggressiva, con Kevin Brigato che ha segnato 5 punti di fila dando subito un vantaggio alla sua squadra. La Virtus Roma ha tentato di reagire con Marco Santiangeli e Alberto Conti, ma la precisione di Federico Casoni, autore di due triple, e la solidità di Flavio Gay hanno mantenuto ormai il comando di Ravenna fin dai primi minuti. A metà del primo quarto, il coach capitolino ha deciso di fermare il gioco dopo il punteggio di 6-14.

La Virtus ha risposto con un parziale di 5-0 guidato da Caversazio e Conti, ma Ravenna ha allungato di nuovo con Munari e Tyrtyshnyk, che in chiusura di quarto ha firmato un 7-0 che ha portato gli ospiti sul +11. Il primo quarto si è così chiuso sul 14-25, segnalando le difficoltà in difesa per Roma e un vantaggio spaziale costruito da Ravenna con il tiro da fuori.

La scelta di rimettere in campo Rodriguez, rientrante dopo un mese d’assenza per infortunio, ha dato fiato alla Virtus. Il giocatore ha portato punti dalla lunetta, aiutando la squadra a ridurre momentaneamente il divario. La partita ha seguito un ritmo sostenuto, con continui cambi di ritmo tra le due squadre, ma Ravenna ha mantenuto il controllo attraverso i tiri lunghi.

Il secondo e terzo quarto, momenti decisivi e problemi a rimbalzo

Nel secondo quarto la Virtus ha mostrato una reazione, riuscendo a realizzare sette punti consecutivi che hanno ridotto lo svantaggio, ma il vantaggio di Ravenna non è mai sceso sotto la doppia cifra. Il coach ospite Calvani ha chiamato un secondo time-out sul punteggio di 24-34 per bloccare l’iniziativa romana. Dopo la pausa, Conti e Visintin hanno segnato due tiri importanti, ma Gay e Tyrtyshnyk hanno fermato la rimonta, ricostruendo il divario.

Nel complesso, il primo tempo si è chiuso con Ravenna in vantaggio 42-33. Da segnalare il problema della Virtus a conquistare i rimbalzi: il bilancio era molto a favore degli ospiti , complicato dall’assenza di uno dei giocatori chiave sotto canestro, Radunic, fuori per un infortunio al sopracciglio. Questa carenza ha inciso sulle possibilità di Roma di rifiatare e conquistare secondi possessi offensivi.

Nel terzo quarto, grazie ai punti di Ancellotti, Roma ha tentato di rientrare, ma Ravenna ha continuato a dominare sotto canestro, specialmente con Munari, portandosi sul +15. La Virtus ha provato a reagire con triple di Siberna e Conti, riuscendo a limitare il distacco e portare il parziale sul 52-64 con l’ultima sirena. Il ritmo della partita è rimasto alto e l’atteggiamento delle due squadre ha confermato la posta in gioco alta per entrambe.

L’ultimo quarto, rimonte fuori portata e la spinta del pubblico

Il quarto periodo è partito con un’accelerazione di Virtus grazie a Visintin e Caversazio che hanno riavvicinato i padroni di casa fino al 57-66, suscitando un’onda di entusiasmo tra i tifosi del PalaTiziano. La tifoseria ha cercato di spingere la squadra con il sostegno caloroso, creando un’atmosfera tesa e vibrante.

Ravenna ha risposto con un parziale netto di 9-0 firmato dalle triple di Gay e Casoni, aprendo di nuovo il divario a 60-76 quando mancavano circa cinque minuti alla fine. Il gioco collettivo degli ospiti ha prevalso ancora, con Crespi capace di trovare punti importanti per consolidare il vantaggio a +18.

La Virtus ha forzato una reazione sul finale, con Rodriguez e Santiangeli autori di canestri che hanno riportato Roma a otto punti di distanza . “Nonostante lo sforzo, il jumper di Gay ha spento definitivamente le speranze di rimonta per i capitolini.” Il match si è concluso 75-84, risultato che fotografa in modo chiaro la superiorità di Ravenna nel controllo della partita.

Performance individuali e statistiche chiave del match

Nel computo dei marcatori, Marco Santiangeli è stato il miglior realizzatore per Roma con 18 punti, aggiungendo una prestazione perfetta ai tiri liberi nonostante un basso rendimento al tiro dal campo. Alberto Conti ha contribuito con 15 punti segnando 6 triple su 9 tentativi, dimostrando precisione nel tiro da fuori.

Edoardo Caversazio ha segnato 12 punti e guidato la squadra con 3 assist, mentre Matteo Visintin ha raggiunto 11 punti e guidato nei rimbalzi con 8. Yancarlos Rodriguez ha messo 7 punti, ma con percentuali modeste di tiro. Andrea Ancellotti ha messo qualche punto utile da 4, segnando in un momento delicato.

Dall’altra parte, Federico Casoni ha dominato nel tiro da tre con 6 triple a segno su 9 tentativi, totalizzando 20 punti. Flavio Gay ha ormai confermato con i suoi 15 punti la capacità di incidere nei momenti chiave, contribuendo anche con difesa e gioco in velocità. Riccardo Crespi ha dato una mano importante, firmando 13 punti e 7 rimbalzi, mentre Illya Tyrtyshnyk ha aggiunto 11 punti con buona presenza sui palloni in aria.

A livello di rimbalzi, Ravenna ha avuto la meglio con 29 contro i 31 di Roma, ma con 22 rimbalzi offensivi contro i soli 10 di Roma mantenendo spesso la pressione sotto canestro. Tra gli assist, Gabriel Dron ha creato 7 occasioni per i compagni, dimostrando un gioco di squadra ben organizzato.

Il tabellino finale racconta di una partita intensa, equilibrata per momenti ma dominata da Ravenna nei momenti decisivi. Roma dovrà lavorare su alcuni aspetti chiave in vista della sfida di playoff che si avvicina rapidamente.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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