La visita storica di Tsunenaga Hasekura a Roma: primi passi diplomatici tra Giappone ed Europa nel 1615

La visita storica di Tsunenaga Hasekura a Roma: primi passi diplomatici tra Giappone ed Europa nel 1615

Nel 1615 il samurai Tsunenaga Hasekura guidò la prima missione diplomatica giapponese in Europa, incontrando papa Paolo V a Roma e aprendo un importante dialogo commerciale e culturale tra Giappone e Occidente.
La Visita Storica Di Tsunenaga La Visita Storica Di Tsunenaga
L'articolo racconta il viaggio diplomatico del samurai Tsunenaga Hasekura nel 1615, primo ponte storico tra Giappone ed Europa, evidenziando il suo incontro con papa Paolo V e l'importanza culturale e politica di questa missione nel contesto delle relazioni tra Oriente e Occidente nel XVII secolo. - Gaeta.it

La storia degli scambi diplomatici tra Giappone e Europa ha un episodio fondamentale che risale al 1615, quando il samurai Tsunenaga Hasekura approdò a Roma. Nato come missione commerciale e diplomatica, il suo viaggio ha attraversato oceani e culture, segnando per primo un ponte tra Oriente e Occidente. Questo racconto ricostruisce dettagli, tappe e contesto di una delle più antiche missioni giapponesi nel Vecchio Continente.

le origini e il viaggio di Hasekura: dal Giappone alle coste del Lazio

Tsunenaga Hasekura Rokuemon era un samurai al servizio del daimyò Date Masamune, signore feudale di Sendai, nel Giappone del primo Seicento. La sua vita precedente resta poco conosciuta, salvo il fatto che partecipò come guerriero alla campagna militare giapponese in Corea negli anni 1590 sotto Toyotomi Hideyoshi. Nel 1611, lo shogun autorizzò un progetto per stabilire un dialogo tra Giappone e Nuova Spagna , affidando a Date Masamune la costruzione di un galeone che collegasse i due mondi.

Hasekura fu scelto per guidare questa spedizione. La nave, chiamata Date Maru in giapponese e San Juan Bautista dai suoi alleati spagnoli, venne costruita tra mille difficoltà con centinaia di manodopera specializzata nella regione di Sendai. Il 28 ottobre 1613 salpò verso Acapulco, lungo una rotta che spaziava dall’Oceano Pacifico e Atlantico fino al Mar Tirreno, fino a toccare Civitavecchia. Qui, per la prima volta, Hasekura venne ospitato nel castello di Santa Severa, un avamposto pontificio vicino a Roma, che allora aveva funzione di fortezza difensiva.

il contesto delle relazioni giappone-europa: spagna, francia e la sfida commerciale

La missione di Hasekura avvenne in un quadro di crescente interesse europeo verso il Giappone. La Spagna, impegnata in una rivalità serrata con Portogallo e Olanda, aveva già instaurato contatti commerciali e diplomatici con i giapponesi, facilitati dal controllo spagnolo nelle Filippine da fine XVI secolo. Il 29 novembre 1609 un trattato sancì la possibilità di costruire industrie nelle regioni orientali nipponiche e di importare dai territori della Nuova Spagna esperti tecnici e minerari.

Prima del passaggio di Hasekura, la Francia aveva avuto un primo contatto con il Giappone solo intorno al 1600. Durante il viaggio verso l’Italia, la delegazione giapponese toccò anche Saint-Tropez, segnando la prima traccia documentata di legami fra i due paesi. Entrambi i casi dimostrano come le potenze europee guardassero al Giappone non solo come mercato commerciale ma anche come terreno di interesse politico e religiosa influenza.

l’incontro con il papa e il significato degli accordi diplomatici a roma

Nel novembre del 1615 Hasekura venne ricevuto da papa Paolo V al Quirinale dopo il soggiorno nella fortezza di Santa Severa. Portò con sé una lettera artistica e preziosa, contenente una richiesta di apertura di un trattato commerciale tra Giappone e Nuova Spagna e chiedendo l’invio di missionari cristiani. Il pontefice acconsentì subito all’invio di religiosi ma rinviò la decisione commerciale al re di Spagna.

Durante la sua visita, Hasekura ricevette dal Senato di Roma il titolo onorifico di cittadino romano, riconoscimento rimasto un simbolo di legame fra le due culture, con la pergamena originale presente ancora oggi a Sendai. Questo episodio indica come il viaggio di Hasekura rappresentasse qualcosa di più di una semplice missione commerciale: “un tentativo di dialogo internazionale fuori dai consueti confini politici e religiosi.”

il ritorno in Giappone e la memoria storica del primo ambasciatore

Dopo aver attraversato l’Atlantico e l’Oceano Pacifico, la delegazione di Hasekura tornò in Giappone solo nell’agosto del 1620. Il samurai morì due anni dopo, nel 1622, e la sua tomba si trova nel tempio buddista di Enfukuji di Sendai. Nonostante il suo prezioso ruolo storico, la sua impresa rimase dimenticata per molto tempo.

Nel 2019, per la prima volta, a Santa Severa fu organizzata una mostra chiamata “La Luce ed il Sole” dedicata al soggiorno di Hasekura nella fortezza pontificia. Documenti dell’Archivio Segreto Vaticano, finora poco esplorati, hanno riscoperto un pezzo importante di storia che lega il Giappone e l’Italia in un evento diplomatico unico nel suo genere, riaffermando la rilevanza di questa vicenda per la comprensione degli scambi culturali tra Oriente e Occidente nel XVII secolo.

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