Cresciuta lontano dal padre e affidata ai nonni materni, Vittoria oggi ha 15 anni e continua a vivere una realtà segnata dal passato della famiglia. La sua storia racconta le difficoltà di chi si trova a gestire le conseguenze di eventi dolorosi e di scelte che cercano di salvaguardare la serenità di una giovane ragazza.
vittoria: una ragazza cresciuta con i nonni, tra silenzi e scelte forti
Vittoria ha scelto di vivere con i nonni materni sin da quando era piccola. Questo legame ha rappresentato per lei un rifugio, lontano dalla figura del padre, Parolisi, la cui presenza ha significato una fonte di dolore. La decisione di cambiare cognome evidenzia il desiderio di mettere distanza da quella parte della sua vita che pesa ancora troppo. La famiglia stessa sottolinea che per Vittoria il padre è un estraneo, un uomo con cui non vuole più avere legami né scambi diretti.
un ambiente stabile e protetto
Gli sforzi dei nonni sono stati quelli di offrire un ambiente stabile e protetto. Il nonno parla della nipote descrivendola come una giovane giudiziosa, con un carattere che rispecchia in parte quello della madre, Melania. Nei suoi occhi si legge ancora il ricordo e l’esempio di Melania, una traccia importante che accompagna Vittoria nel crescere e nel costruire il suo presente indipendente dal passato famigliare.
il rifiuto della figura paterna e le posizioni della famiglia
La risposta della famiglia all’eventualità di un tentativo di riavvicinamento di Parolisi nei confronti di Vittoria è chiara e definitiva. Nessun contatto sarà permesso. La famiglia ricorda che per anni non ci sono state richieste di notizie o lettere di scuse da parte del padre, fatti che hanno alimentato il distacco e la frattura emotiva. Per questi motivi il termine “padre” viene rifiutato come titolo a Parolisi, che risulta privo di qualsiasi diritto in questa relazione.
un modo per proteggere vittoria
Il rifiuto diventa anche un modo per proteggere Vittoria da un passato che potrebbe riaprirsi con sofferenza. La famiglia manifesta la volontà di respingere ogni tipo di avvicinamento, mettendo in chiaro che l’unica via percorribile anche in futuro sarà quella di salvaguardare la ragazza e chi le sta accanto.
le misure legali previste contro parolisi e il risarcimento economico stabilito
Dal punto di vista legale, la sentenza che coinvolge Parolisi prevede un risarcimento complessivo di due milioni di euro, suddiviso in due parti: una destinata alla famiglia nel suo insieme, l’altra esclusivamente a Vittoria. Si tratta di una misura che oltre a rappresentare un riconoscimento del danno subito, si configura anche come strumento per limitare eventuali comportamenti illeciti o tentativi di elusione da parte dell’imputato.
impegni economici e responsabilizzazione
I legali della famiglia affermano che non saranno tollerate né deroghe né sconti su questi impegni economici. Di fatto, Parolisi dovrà adempiere agli obblighi stabiliti, anche attraverso un’attività lavorativa che garantisca i pagamenti previsti. Questo aspetto viene sottolineato come una forma di responsabilizzazione e di rispetto verso la vita spezzata che resta al centro di questa vicenda.
Monitorare la situazione dopo la scarcerazione di Parolisi sarà compito degli avvocati di famiglia, intenzionati a vigilare con attenzione per evitare qualunque tipo di azione che metta a rischio la tranquillità di Vittoria e di chi la sostiene nel percorso quotidiano.