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La storica abbazia del Goleto, situata nella provincia di Avellino e fondata nel XI secolo da San Guglielmo da Vercelli, si prepara ad avviare una nuova e significativa fase della sua esistenza. Dopo una lunga attesa di 217 anni, l’abbazia sarà riaffidata ai padri benedettini del Santuario di Montevergine, una decisione che rappresenta un legame profondo con la tradizione spirituale e religiosa della regione. Questo passaggio è stato ufficializzato dal dialogo intercorso tra dom Riccardo Guariglia, Abate di Montevergine, e mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, a cui l’abbazia era stata assegnata nel 2001.
La storia centenaria dell’abbazia del Goleto
L’abbazia del Goleto è una delle testimonianze più significative della storia spirituale e culturale dell’Irpinia. Fondata poco dopo l’anno Mille, ha rappresentato per secoli un importante centro di vita monastica e religiosa. San Guglielmo da Vercelli, il suo fondatore, è una figura chiave della spiritualità benedettina, e il suo operato ha fortemente influenzato la fede e la cultura locali.
Negli anni, l’abbazia ha attraversato numerosi cambiamenti, riflettendo le vicissitudini storiche della regione, dall’evoluzione della vita monastica fino agli eventi drammatici, come il terremoto del 1980, che dichiarò una vera sfida per la preservazione del luogo. Dopo il sisma, il complesso abbaziale subì significative demolizioni, ma la passione e l’impegno di monaci e restauratori hanno consentito di riportare alla luce e ristrutturare i ruderi.
Inoltre, dal 2001, l’abbazia era stata affidata alla comunità dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, che avevano lavorato per mantenerne viva la tradizione spirituale e sociale. La comunità ha contribuito alla ristrutturazione e alla riqualificazione del sito, rendendolo nuovamente accessibile alle persone in cerca di spiritualità e riflessione.
Il ruolo di padre Lucio Maria De Marino
Una figura fondamentale nel rinnovamento dell’abbazia del Goleto è stata padre Lucio Maria De Marino, un monaco di Montevergine. Negli anni Cinquanta, padre Lucio decise di tornare a vivere come eremita tra i ruderi dell’abbazia, portando con sé un rinnovato spirito di comunità e religiosità . La sua azione ha avuto un impatto notevole sulla riscoperta del luogo, considerato il “cuore” della spiritualità benedettina.
La dedizione di padre Lucio al recupero di questo importante complesso ha aperto la strada a lavori di restauro e ristrutturazione condotti da esperti artigiani e restauratori, ai quali si deve la rinascita dell’abbazia. Questi interventi, caratterizzati da un’alta specializzazione, hanno permesso di preservare il patrimonio storico e architettonico del luogo, rendendolo nuovamente fruibile.
Con l’avvicinarsi del prossimo autunno, il complesso abbaziale, che include la Rettoria di San Luca e il Santuario diocesano, si prepara a entrare sotto la guida della Diocesi di Montevergine. Questo rappresenta non solo un cambio di gestione, ma anche un punto di partenza per un nuovo modello di sviluppo spirituale e culturale legato all’abbazia.
Un futuro di spiritualità e comunitÃ
L’affidamento dell’abbazia del Goleto ai padri benedettini del Santuario di Montevergine apre nuove prospettive. La scelta di restituire il complesso a una comunità monastica storica è vista come una valorizzazione delle tradizioni benedettine in un contesto che ha sempre cercato di mantenere viva la spiritualità e la cultura del territorio.
Il nuovo affidamento darà l’opportunità ai benedettini di integrare le loro pratiche religiose e di vita comunitaria con le esigenze e le aspettative della comunità locale. Si prevede l’organizzazione di attività spirituali, eventi culturali e momenti di riflessione, promuovendo l’abbazia come luogo d’incontro, di preghiera e di esplorazione del patrimonio spirituale irpino.
In questo processo di rinascita, l’abbazia del Goleto si conferma come un simbolo di resilienza e speranza per la comunità di Sant’Angelo dei Lombardi e per l’intera Irpinia. La ri-assegnazione del sito ai benedettini rappresenta un passo importante che promette di riportare nuovi momenti di spiritualità , cultura e aggregazione sociale.