L’accademia di belle arti di napoli lancia crossing art without limits: un progetto culturale che attraversa balcanie medio oriente

L’accademia di belle arti di napoli lancia crossing art without limits: un progetto culturale che attraversa balcanie medio oriente

Il progetto Crossing, promosso dall’Accademia di belle arti di Napoli con dieci istituzioni internazionali, crea un dialogo artistico inclusivo tra Balcani, Medio Oriente e Nord Africa per superare barriere culturali e sociali.
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"Crossing, art without limits" è un progetto internazionale dell'Accademia di Belle Arti di Napoli che promuove un dialogo creativo e inclusivo tra istituzioni artistiche di Balcani, Medio Oriente e Nord Africa, superando barriere culturali attraverso collaborazioni tra studenti e docenti. - Gaeta.it

Un nuovo progetto culturale prende il via dall’Accademia di belle arti di Napoli per costruire un ponte artistico che varca i confini geografici e sociali. Crossing, art without limits, mira a instaurare un dialogo creativo inclusivo tra istituzioni educative di diversi paesi dei Balcani, Medio oriente e Nord Africa. Il progetto si sviluppa in più fasi che coinvolgono studenti e docenti di dieci realtà accademiche internazionali, con l’obiettivo di superare le divisioni culturali e storiche ancora presenti in alcune di queste aree.

Il lancio della prima fase: quando e dove

Lunedì 28 aprile, alle 11:30, nell’Aula magna dell’Accademia di belle arti di Napoli, verrà presentata la prima fase del progetto crossing. L’iniziativa nasce all’interno delle attività previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza tramite il progetto PRMG-performing, con capofila l’Accademia di belle arti di Catanzaro. Il ruolo di Napoli in questo contesto si concentra sulla promozione di un processo creativo nel campo delle arti performative che sia inclusivo e innovativo. La presentazione darà il via ufficiale a un percorso che avrà ricadute su più territori e diverse comunità accademiche.

L’attività della giornata sarà accompagnata da interventi dei rappresentanti dell’Accademia partenopea, che spiegheranno i dettagli delle fasi successive. L’evento si propone di mettere in luce il carattere internazionale e collaborativo di crossing, che riunisce istituzioni di formazione superiore intorno a un impegno condiviso. Questa nascita pubblica apre la strada a un confronto tra culture e discipline artistiche con la volontà di produrre un’esperienza comune che superi barriere fisiche e culturali.

Il viaggio della delegazione napoletana e il contesto geografico

Dal 5 al 31 maggio, una delegazione di docenti dell’Accademia di Napoli inizierà un viaggio che coprirà 8.506 chilometri. Il gruppo, formato dal coordinatore scientifico prof. Enzo Gagliardi, e da tre professoresse e professori delegati a vari aspetti del progetto, visiterà una serie di città nei Balcani, Medio oriente e Nord Africa. L’itinerario toccherà luoghi come Tirana, Mitrovica, Belgrado, Sofia, Istanbul, Amman, Beirut, Alessandria, Il Cairo, Corfù e Catanzaro.

Queste aree presentano difficoltà dovute a passati conflitti, diversità sociali e disparità economiche che frenano il dialogo culturale. Crossing nasce per rispondere a questa situazione, mettendo in campo un processo creativo aperto e condiviso che coinvolge territori spesso segnati dalle tensioni. La delegazione napoletana vuole avvicinarsi a queste realtà per instaurare forme di collaborazione tra artisti e studenti, gettando le basi per un viaggio artistico che non teme le differenze.

Sul piano pratico, il percorso rappresenta la fase iniziale di una internazionalizzazione ampia, in cui il confronto diretto facilita la conoscenza reciproca e stimola il lavoro comune. I contatti instaurati costruiranno una rete stabile per lo sviluppo di progetti successivi. L’azione diretta sul territorio mostra l’intento di superare ostacoli culturali e sociali usando l’arte come strumento di mediazione.

Il valore e gli obiettivi del progetto crossing

Crossing – art without limits nasce dall’esigenza di promuovere una continuità creativa che vada oltre i limiti imposti da confini sociali o geografici. Il progetto si basa sul principio che l’attività artistica collettiva genera un’azione libera e aperta, capace di recuperare valori etici e promuovere equità. In pratica, crossing vuole superare le barriere che ancora oggi ostacolano i rapporti tra comunità diverse, valorizzando la diversità come risorsa.

L’iniziativa mira a creare opere artistiche ibride che fondono materiali e linguaggi provenienti da vari paesi e culture. La collaborazione tra studenti e docenti di diverse aree si tradurrà nella costruzione di lavori che riflettono un mosaico globale di esperienze e saperi. La dimensione etica del progetto emerge dall’idea del melting pot creativo, un concetto che contiene il rispetto delle differenze e la ricerca di un comune terreno espressivo.

L’attenzione al processo creativo come strumento di libertà fa di crossing un caso rilevante nella cultura contemporanea. Il superamento dei confini culturali si traduce in una sperimentazione artistica aperta, con un impatto che riguarda non solo le arti performative ma anche le arti visive e installative. Non a caso, il progetto ha ricevuto fondi PNRR, a riprova della sua capacità di rispondere a esigenze di equità e inclusione a livello internazionale.

Le tre fasi di lavoro e le istituzioni coinvolte

Il progetto si articola in tre fasi. La prima riguarda il viaggio e le presentazioni nelle istituzioni partner per diffondere il valore della collaborazione creativa e selezionare i partecipanti. La seconda fase prevede la permanenza dei referenti e degli studenti a Napoli, dove, con materiali provenienti da Gerusalemme, Beirut e Alessandria d’Egitto, saranno realizzate opere installative. Questi lavori fisici rappresenteranno l’incontro di culture e tecniche diverse concretamente tradotte in creazioni artistiche.

La terza fase avrà come momento conclusivo l’esposizione delle opere all’Accademia di belle arti di Napoli. Successivamente, le installazioni verranno portate in spazi espositivi e performativi di Kosovo, Beirut e Cairo, per raggiungere un pubblico più ampio e consolidare il concetto di arte senza limiti territoriali. La distribuzione geografica delle tappe del progetto dimostra la volontà di attraversare varie realtà culturali, mantenendo una linea comune.

Le dieci istituzioni coinvolte confermano la natura fortemente internazionale di crossing. Tra queste ci sono università e accademie di Tirana, Mitrovica, Belgrado, Sofia, Istanbul, Amman, Beirut, Il Cairo, Alessandria e Catanzaro. Ogni realtà avrà un ruolo nella creazione del progetto, assicurando la partecipazione di docenti e studenti. Questa rete amplia le possibilità di confronto creando uno scambio reale e diretto tra culture diverse.

Il progetto si rivolge dunque a un pubblico accademico ma apre spazi anche alla comunità artistica locale e internazionale. L’insieme di queste fasi mette in movimento un processo in grado di durare nel tempo, un’esperienza concreta di collaborazione tra continenti e tradizioni artistiche differenti. La scelta delle sedi e delle città dimostra una grande attenzione ai contesti in cui ancora permangono divisioni ma anche potenzialità di dialogo.

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