Ladispoli, il PD denuncia: la pista ciclabile di via Venezia smantellata per tre volte

Ladispoli, il PD denuncia: la pista ciclabile di via Venezia smantellata per tre volte

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Ladispoli, il PD denuncia: la pista ciclabile di via Venezia smantellata per tre volte - Fonte: Baraondanews | Gaeta.it

La situazione della pista ciclabile di via Venezia a Ladispoli si fa sempre più critica. Il Partito Democratico locale ha denunciato il fallimento di un progetto che, dopo una serie di lavori e smantellamenti, continua a generare frustrazione tra i cittadini. I consiglieri Silvia Marongiu e Crescenzo Paliotta hanno ritenuto opportuno sollevare la questione attraverso un’interrogazione diretta al Sindaco e all’Assessore ai lavori pubblici, evidenziando la gravità di un’opera non solo incompiuta, ma persino controproducente.

La saga della pista ciclabile: un progetto travagliato

La genesi dell’opera

Le prime fasi di realizzazione della pista ciclabile di via Venezia avevano dato speranza ai residenti di Ladispoli, promettendo una maggiore sicurezza per i ciclisti e una migliore fruibilità del territorio. Tuttavia, un progetto che doveva rappresentare un progresso ha subito una serie di problematiche che ne hanno compromesso non solo l’efficacia, ma anche la credibilità agli occhi della comunità.

Il primo smantellamento

Una volta completata la prima fase di lavoro, gli abitanti hanno osservato con sorpresa la repentina rimozione della pista. L’intervento di smantellamento, inizialmente giustificato da ragioni tecniche, ha sollevato interrogativi sulla pianificazione e sulla necessità di una revisione progettuale. La mancanza di comunicazioni chiare da parte dell’amministrazione ha ulteriormente alimentato il malcontento.

Un ciclo senza fine

La situazione si è ripetuta per altre due volte, con la pista che è stata realizzata e prontamente rimossa in un ciclo apparentemente infinito. Ogni nuovo tentativo di riportare avanti il progetto è stato seguito da riscontri negativi, che hanno portato a nuovi scavi e lavori riservati a una comunità visibilmente confusa dalle motivazioni di tale irregolarità.

Interrogazione del PD: richieste di chiarezza

I punti fondamentali sollevati dai consiglieri

Le richieste formulate dai consiglieri Silvia Marongiu e Crescenzo Paliotta non sono semplicemente un atto di denuncia, ma esprimono un desiderio di chiarezza nei confronti del governo locale. La loro interrogazione al Sindaco e all’Assessore ai lavori pubblici si concentra su alcuni punti critici: chi è responsabile della direzione lavori? Quali sono stati i costi sostenuti fino ad oggi? E soprattutto, come si intende procedere per evitare futuri imprevisti?

Le ripercussioni sulla comunità

La comunità di Ladispoli non è passata inosservata a questa serie di eventi. La fiducia nei confronti delle istituzioni locali è in calo, e la percezione di una cattiva gestione delle risorse pubbliche potrebbe avere ripercussioni significative sull’impegno civico. La ciclabile di via Venezia, invece di rappresentare un’opportunità per promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile, è diventata un simbolo di inefficienza.

Un appello alla responsabilità

Il Circolo PD Ladispoli “Luciano Colibazzi” ha evidenziato l’importanza di un’azione responsabile da parte dell’amministrazione. Solo una gestione trasparente e competente potrebbe risollevare la situazione e recuperare il terreno perduto nella fiducia dei cittadini. Il percorso verso la realizzazione di una pista ciclabile funzionale in via Venezia non può essere un viaggio a zig zag; è necessario stabilire un piano chiaro, definire responsabilità e reperire i fondi necessari.

La necessità di una visione a lungo termine

L’importanza delle infrastrutture ciclabili

In un’epoca in cui le città cercano di diventare sempre più sostenibili e a misura di ciclista, le infrastrutture per il ciclismo rappresentano una priorità. La pista ciclabile di via Venezia avrebbe potuto rappresentare un passo importante verso questo obiettivo, integrando Ladispoli nella rete di trasporto ciclistico e contribuendo a una mobilità più eco-sostenibile.

Un futuro incerto

Tuttavia, la continua interruzione del progetto ha messo in discussione la capacità dell’amministrazione di gestire iniziative simili. La evidente mancanza di coordinamento e pianificazione dimostra che è essenziale rivedere l’approccio adottato per la realizzazione di opere pubbliche cruciali per la comunità.

Nel complesso, l’iter della pista ciclabile di via Venezia è diventato emblematico delle sfide che oggi affrontano molte città italiane nella gestione delle infrastrutture. L’auspicio è che questa situazione possa rappresentare un monito per progetti futuri, indirizzando l’operato verso una maggiore efficienza e responsabilità.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sara Gatti

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