Ladispoli, il progetto "Vivere il mare" promuove il Sup e il benessere psicologico degli studenti

Ladispoli, il progetto “Vivere il mare” promuove il Sup e il benessere psicologico degli studenti

Un progetto innovativo a Ladispoli coinvolge studenti dell’Alberghiero in un’esperienza di paddle surf, promuovendo benessere fisico e psicologico attraverso l’insegnamento della sicurezza in acqua e la gestione delle emozioni.
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Ladispoli, il progetto "Vivere il mare" promuove il Sup e il benessere psicologico degli studenti - Gaeta.it

Nel cuore di Ladispoli, un’iniziativa innovativa sta catturando l’attenzione degli archivi scolastici e della comunità locale. Un gruppo di studenti dell’Alberghiero di via Federici ha intrapreso un’esperienza unica legata al Sup, il paddle surf, un’attività che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, attirando appassionati di tutte le età. Questo progetto, unico nel suo genere, è coordinato dalla Prof.ssa Angela Di Sabatino, docente di Lettere e grande sostenitrice dell’importanza educativa dello sport. L’incontro tra il benessere fisico e psicologico trova nel Sup un perfetto connubio, tracciando un percorso di crescita per i giovani partecipanti.

La guida del progetto: la professoressa Di Sabatino

La Prof.ssa Angela Di Sabatino, sposando la filosofia del progetto “Vivere il mare”, ha evidenziato l’importanza del legame tra individui e natura. Secondo la docente, il Sup non rappresenta solo un’attività ricreativa, ma è anche un potente strumento per la gestione dello stress e il miglioramento del benessere psico-fisico. “Credo fermamente che l’attività sportiva possa servire a costruire una consapevolezza più profonda di sé”, ha affermato Di Sabatino, sottolineando la capacità degli sport di insegnare valori fondamentali per la vita. Il suo approccio pedagogico mira a integrare l’insegnamento tradizionale con attività che stimolino anche la riflessione interiore e l’ascolto delle emozioni.

Il progetto è iniziato a gennaio, coinvolgendo la campionessa europea Roberta Mariani, psicologa e coach esperta di Sup, che ha condiviso le sue competenze e la sua passione con gli studenti. L’entusiasmo degli studenti è stato palpabile sin dal primo incontro, dove hanno avuto l’opportunità di esplorare non solo la tecnica di pagaiare, ma anche la sicurezza in acqua e la consapevolezza riguardo ai rischi ambientali. “Non a caso, ci sono molti aspetti da considerare prima di entrare in acqua”, ha ribadito Mariani, creando un’importante base di conoscenze per i ragazzi.

L’esperienza pratica: sicurezza in acqua e gestione delle emozioni

Uno dei punti focali delle lezioni è la sicurezza in acqua, e Roberta Mariani ha guidato gli studenti in una riflessione sui vari tipi di caduta e sul mantenimento dell’equilibrio. Durante gli incontri, gli studenti sono stati incoraggiati a riconoscere i propri punti di forza e debolezza, fondamentali per affrontare le sfide legate al Sup. “Ascoltare se stessi è la prima regola”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di prepararsi adeguatamente per qualsiasi attività sportiva.

In effetti, la lezione non era solo un’opportunità per apprendere tecniche; si trattava anche di costruire un legame con l’acqua e con se stessi. L’approccio educativo ha consentito ai ragazzi di esprimere i propri sentimenti e aspettative. Quando è stato chiesto cosa sperassero di ottenere dall’esperienza, le risposte si sono concentrate su temi come calma, tranquillità e equilibrio, evidenziando come questa disciplina possa diventare una metafora per affrontare le difficoltà quotidiane.

Un’attente osservazione ha dimostrato che gli studenti, pur vivendo a Ladispoli, una città di mare, spesso ignorano gli avvertimenti sulle correnti e le condizioni atmosferiche. Questo fattore ha reso l’interazione con Mariani ancora più cruciale, poiché ha permesso ai ragazzi di apprendere le fondamenta della sicurezza marittima in un ambiente guidato.

Il coinvolgimento emotivo e la costruzione di relazioni

La relazione tra formatore e allievo ha rappresentato un aspetto chiave nel progetto “Vivere il mare”. Roberta Mariani ha notato come, oltre alle abilità tecniche, l’esperienza ha stimolato discussioni più profonde, creando uno spazio sicuro dove gli studenti si sentono visti e accolti. “La connessione che si crea in queste lezioni è fondamentale”, ha dichiarato, ponendo l’accento sull’importanza di sentirsi compresi in un contesto educativo.

L’interazione ha portato gli studenti a esprimere entusiasmo per il percorso intrapreso, con frasi che riflettevano un autentico desiderio di connessione. “Potremmo andare a prendere un caffè insieme?” ha chiesto una studentessa, mentre un’altra ha espresso il suo entusiasmo verso le lezioni. Questo scambio di emozioni ha arricchito l’ambiente di apprendimento, permettendo di adottare un approccio meno formale e più relazionale, un aspetto che segna il successo di un insegnamento efficace.

L’aspetto innovativo del progetto lies in come il Sup possa trasformarsi in una piattaforma per insegnare non solo abilità fisiche, ma anche competenze emotive. La Prof.ssa Di Sabatino ha sottolineato che questi elementi sono ugualmente importanti, poiché contribuiscono a creare una forte alleanza tra tutti i partecipanti al percorso educativo.

Prospettive future: uscite in mare e oltre

Con l’obiettivo di passare finalmente in acqua, il progetto “Vivere il mare” è solo all’inizio. Le prossime uscite in mare non rappresenteranno solo un’opportunità per migliorare le tecniche, ma anche per mettere in pratica tutto ciò che è stato appreso riguardo alla gestione dello stress e il lavoro di squadra. “Questo è il momento clou”, grida l’entusiasmo della Prof.ssa Di Sabatino, raccontando quanto sia fondamentale continuare a coltivare la conoscenza e il rispetto per il mare.

Le attività che si stanno svolgendo nell’ambito di questo progetto vanno oltre il piano tecnico: coinvolgono aspetti emotivi e psicologici che rafforzano la consapevolezza di sé e dei propri limiti. Questo approccio educativo, che sfida il concetto tradizionale di insegnamento, si propone di offrire una preparazione più completa per gli studenti, preparandoli ad affrontare non solo le acque agitate, ma anche le sfide della vita quotidiana.

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