Ladispoli: interrogativi sulla gestione del Teatro-Auditorium nel corso dell'Amministrazione Grando

Ladispoli: interrogativi sulla gestione del Teatro-Auditorium nel corso dell’Amministrazione Grando

L’Amministrazione Grando affronta crescenti critiche per la gestione del Teatro-Auditorium di Ladispoli, con interrogativi su inadempienze contrattuali e richieste di trasparenza da parte dell’opposizione.
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Ladispoli: interrogativi sulla gestione del Teatro-Auditorium nel corso dell'Amministrazione Grando - Gaeta.it

L’Amministrazione Grando si avvicina al suo ottavo anno di governo, ma diverse problematiche stanno emergendo riguardo la gestione del Teatro-Auditorium, un’infrastruttura potenzialmente cruciale per la cultura di Ladispoli e del comprensorio circostante. Sin dal suo inizio, il progetto ha presentato diversi ritardi e inadempienze, sollevando interrogativi sul futuro della struttura e sull’impatto che il suo abbandono ha sulla comunità locale.

La concessione e le problematiche legate alla gestione

La gestione del Teatro-Auditorium è stata affidata a una società tramite un contratto stipulato nel 2019, che prevedeva una concessione di 15 anni, con la possibilità di un’ulteriore proroga di 5 anni. A fronte di un canone molto ridotto di 500 euro al mese, la società non ha rispettato i termini contrattuali già ai primi passaggi. Nonostante ciò, le autorità comunali hanno rinegoziato il contratto, ampliando la concessione a 20 anni e rimuovendo completamente il canone di affitto. Questo cambio ha suscitato preoccupazioni tra i membri dell’opposizione, che vedono questa scelta come un favore ingiustificato a una società già indebitata nei confronti del Comune.

Nonostante le promesse iniziali, i lavori di ristrutturazione e valorizzazione della struttura non sono mai stati avviati, lasciando l’edificio in uno stato di abbandono. La giunta Grando ha optato per una gestione che, a detta di alcuni critici, sembra eludere le responsabilità e ha incentivato ulteriormente l’inadempienza della società assegnataria.

La richiesta di trasparenza e le azioni legali

Dopo ripetute richieste di chiarimenti sull’operato del Sindaco Grando in Consiglio Comunale, i membri dell’opposizione si sono visti costretti a presentare un esposto alla Procura della Corte dei Conti. Questa azione ha portato l’ente a richiedere documentazione al Comune per avviare un procedimento di verifica sull’eventuale danno erariale e sull’adeguatezza delle azioni intraprese dall’Amministrazione.

Parallelamente, è stata avanzata una richiesta per istituire una Commissione consiliare di indagine, con l’obiettivo di garantire trasparenza ai cittadini riguardo alla gestione del Teatro-Auditorium. Tuttavia, il Presidente del Consiglio Comunale, Carmelo Augello, non ha ancora convocato la Commissione, nonostante siano passati oltre tre mesi dalla richiesta iniziale. Questo silenzio ha allarmato ulteriormente i membri dell’opposizione, desiderosi di fare chiarezza su una situazione che ritenono di vitale importanza per la comunità.

Potenziali conflitti di interesse e futuro della struttura

Le preoccupazioni crescenti sui rapporti tra l’Amministrazione e la società che gestisce il Teatro-Auditorium sollevano interrogativi su possibili conflitti di interesse. Le decisioni prese sembrano avvantaggiare una società che non ha adempiuto ai propri obblighi, mentre i cittadini si trovano a fare i conti con un importante spazio culturale che giace in stato di inutilizzo. I membri dell’opposizione, rappresentati da diverse voci politiche, sostengono che la struttura, finanziata con fondi pubblici, debba rimanere sotto una gestione pubblica responsabile.

La situazione attuale pone un compito importante ai responsabili dell’Amministrazione Grando, i cui prossimi passi saranno scrutinati da un pubblico sempre più critico. Nonostante le problematiche attuali, i membri dell’opposizione sono determinati a seguire questa vicenda, evidenziando la necessità di una gestione più trasparente e responsabile per il bene della comunità di Ladispoli.

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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