La Sagra del Carciofo Romanesco, in programma a Ladispoli, si appresta a diventare un evento accessibile anche per le persone sorde. Questo passo evidenzia l’impegno dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Grando, nel favorire l’inclusione sociale. Marco Cecchini, delegato per il Progetto “Ladispoli, una città che sa ascoltare“, ha fornito dettagli su come verranno supportati i visitatori sordi durante la manifestazione.
Supporto dedicato alle persone sorde
Marco Cecchini ha dichiarato che nei pressi del punto informativo in Piazza Rossellini saranno presenti volontari dell’U.N.P.Pe.. Questi assistenti saranno facilmente riconoscibili e pronti ad aiutare i partecipanti sordi per qualsiasi esigenza. Tra gli strumenti messi a disposizione, i volontari utilizzeranno tablet dotati dell’applicazione E-Lisir. Grazie a questa tecnologia, le persone sorde potranno comunicare con un interprete Lis da remoto in tempo reale. Questo servizio innovativo rappresenta un passo significativo verso l’eliminazione delle barriere comunicative.
L’assistenza fornita non si limiterà solo alle informazioni di base, ma si estenderà a un supporto più personalizzato, assicurando che ogni visitatore possa godere dell’evento senza difficoltà. Un approccio del genere non solo facilita la partecipazione dei sordi, ma sottolinea anche l’importanza della comunicazione inclusiva durante manifestazioni pubbliche come la Sagra del Carciofo.
Un evento all’insegna dell’inclusività
La scelta di rendere la Sagra del Carciofo Romanesco accessibile a tutti nasce da una sempre maggiore consapevolezza delle esigenze delle persone con disabilità. Il Progetto “Ladispoli, una città che sa ascoltare” si propone di affrontare vari aspetti dell’inclusione, mirando a rendere gli eventi culturali e sociali della città aperti a una platea più ampia. Cecchini ha evidenziato che con questo servizio sarà possibile garantire a tutti un’esperienza serena, priva di ostacoli comunicativi.
La Sagra, che celebra uno dei prodotti tipici della zona, non è solo un momento di festa per i residenti, ma ora diventa anche un esempio di come le manifestazioni pubbliche possano evolversi in contesti sempre più inclusivi. Si prevede che la misura avrà un impatto positivo non solo sui visitatori sordi, ma su tutta la comunità, promuovendo un maggior rispetto e comprensione in tema di disabilità.
L’importanza della tecnologia nell’accessibilità
L’uso di strumenti tecnologici come l’app E-Lisir rappresenta un change maker nell’ambito dell’accessibilità. Innovazioni di questo tipo permettono di colmare il divario comunicativo, facilitando interazioni immediate e dirette. Gli interpreti Lis, operanti da remoto, forniscono risposte e chiarimenti rapidi, rendendo ogni interazione più fluida.
Con l’adozione di tali tecnologie, la Sagra del Carciofo si posiziona all’avanguardia negli sforzi per garantire pari opportunità a tutti i cittadini e i visitatori. Non è solo un miglioramento logistico, ma è anche un messaggio forte e chiaro sul valore dell’inclusione sociale nella cultura contemporanea.
L’appuntamento a Ladispoli non è solo un festival gastronomico, ma rappresenta anche un’opportunità per mostrare come le comunità possano integrarsi e abbracciare la diversità, promuovendo una società più equa e giusta per tutti.