L'agricoltura del futuro: la storia di Filippo Carrara e il suo impero del basilico

L’agricoltura del futuro: la storia di Filippo Carrara e il suo impero del basilico

Filippo Carrara, giovane imprenditore di Parma, trasforma l’azienda familiare in un modello innovativo di agricoltura specializzandosi nella coltivazione del basilico su 150 ettari, sostenuto da EmilBanca.
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L'agricoltura del futuro: la storia di Filippo Carrara e il suo impero del basilico - Gaeta.it

Filippo Carrara, giovane imprenditore di Parma, rappresenta un esempio significativo di come il ricambio generazionale possa portare innovazione e crescita in un settore tradizionale come l’agricoltura. Attraverso il progetto Agrimanager, avviato da EmilBanca e Agri2000, Carrara ha trasformato la piccola azienda di famiglia in un’attività che oggi si estende su 150 ettari, puntando sulla qualità e sull’efficienza nella coltivazione di basilico destinato al mercato industriale.

L’evoluzione dell’azienda agricola

Quando Filippo Carrara ha preso le redini dell’azienda di famiglia sette anni fa, l’attività si concentrava su dieci ettari di pomodoro da industria, una coltivazione ben radicata nella tradizione locale. Spinto dalla voglia di innovare e migliorare, Carrara ha intrapreso un percorso di ampliamento e diversificazione. La scelta di specializzarsi nel basilico non è stata casuale: questa pianta aromatica è richiestissima dalle aziende del settore alimentare, che necessitano di prodotti freschi e aromatici.

Carrara ha dedicato 50 ettari alla coltivazione del basilico, una decisione che permette di combinare modernità e tradizione. Il basilico, infatti, è una pianta che può essere sia meccanizzata, per facilitare la raccolta su larga scala, sia gestita con un approccio più artigianale, per garantire elevati standard qualitativi. La sfida principale è offrire un prodotto che soddisfi le esigenze delle aziende che trasformano il basilico, mantenendo sempre la massima freschezza e aroma.

Le strategie di coltivazione e produzione

Il modello di produzione adottato da Carrara si basa su un ciclo di coltivazione ben definito. La semina del basilico avviene tra metà aprile e la fine di giugno, permettendo una raccolta che si estende nel tempo. I primi sfalci iniziano attorno a metà giugno e proseguono fino ai primi di ottobre. Nel 2023, Carrara ha raggiunto una produzione complessiva di 3000 tonnellate di foglie, con un prezzo medio che si attesta attorno ai 550 euro per tonnellata. Tuttavia, il prezzo ha subito variazioni dovute a diverse condizioni climatiche e di mercato.

Nonostante la buona gestione iniziale della produzione, le piogge intense che hanno colpito l’area a metà settembre hanno causato alcune difficoltà. Per preservare la qualità del prodotto, Carrara ha implementato una strategia di raccolta attenta: il basilico viene raccolto solo nelle ore in cui il prodotto mantiene il massimo dell’aroma, ossia all’alba e al tramonto. Questa attenzione ai dettagli è essenziale per garantire che il basilico arrivi freschissimo all’industria alimentare nel minor tempo possibile.

Il supporto alla nuova imprenditorialità

Andrea Caleffi, referente agroalimentare di EmilBanca, ha evidenziato come la storia di Filippo Carrara rappresenti un’importante testimonianza del potenziale degli imprenditori agricoli emergenti. Caleffi sottolinea che la passione e l’approccio imprenditoriale di Carrara sono esemplari e dimostrano come il supporto di enti come EmilBanca possa contribuire alla crescita di piccole aziende agricole.

Il progetto Agrimanager, infatti, ha come obiettivo principale quello di sostenere giovani talenti come Carrara, fornendo gli strumenti necessari per affrontare le sfide del mercato attuale. Grazie alla visione innovativa e alla determinazione, Carrara non solo ha saputo rinnovare la tradizione familiare, ma ha anche aperto la strada a nuove opportunità lavorative nel settore agricolo, dimostrando che l’agricoltura può continuare a crescere e a prosperare anche in un contesto economico in evoluzione.

Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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