L'agricoltura sociale in Italia: un decennio di progetti a supporto delle persone vulnerabili

L’agricoltura sociale in Italia: un decennio di progetti a supporto delle persone vulnerabili

L’agricoltura sociale in Italia celebra dieci anni di crescita, con oltre 3.000 fattorie impegnate nel supporto delle persone vulnerabili, promuovendo benessere e inclusione attraverso progetti innovativi e premiati.
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L'agricoltura sociale in Italia: un decennio di progetti a supporto delle persone vulnerabili - Gaeta.it

L’agricoltura sociale ha compiuto dieci anni in Italia, segnando un’importante evoluzione nel panorama agricolo e sociale del paese. Oltre 3.000 fattorie sono coinvolte in iniziative dedicate al supporto delle persone più vulnerabili, contribuendo non solo a promuovere il benessere fisico e mentale, ma anche a creare opportunità di inclusione. Confagricoltura ha recentemente premiato quattro progetti rappresentativi di questo settore, evidenziando come l’agricoltura possa essere un potente strumento di solidarietà e sviluppo.

Il significato dell’agricoltura sociale in Italia

L’agricoltura sociale rappresenta un connubio tra pratiche agricole e iniziative di supporto alle persone in difficoltà. Nasce dall’esigenza di integrare famiglie, giovani, disabili e anziani in attività che favoriscano il contatto con la natura, il recupero di abilità e, non ultimo, il miglioramento delle loro condizioni di vita. Le fattorie sociali offrono percorsi di orto-terapia, sviluppando con queste attività un legame tra il lavoro nei campi e i benefici per la salute psicologica e fisica dei partecipanti. Questa forma di agricoltura gioca un ruolo cruciale nella comunità, creando spazi inclusivi e opportunità di crescita.

Negli ultimi dieci anni, il numero delle fattorie impegnate in questa attività è cresciuto esponenzialmente. In aggiunta a questa espansione, l’agricoltura sociale ha attirato l’attenzione di istituzioni e organizzazioni, ponendo le basi per politiche di sostegno che mirano a promuoverne ulteriormente lo sviluppo. Attraverso progetti ben strutturati, l’obiettivo diventa non solo quello di fornire un’occupazione, ma anche di creare un ambiente stimolante per i più fragili, incoraggiando una mobilità sociale che trascende le sole competenze lavorative.

Iniziative premiate da Confagricoltura

Durante un evento organizzato da Confagricoltura, sono stati premiati quattro progetti emblematici che testimoniano l’impatto positivo dell’agricoltura sociale. Tra questi, emerge l’orto-terapia, un’attività innovativa volta a sostenere le persone con segni di declino cognitivo precoce. In questo contesto, i partecipanti possono riappropriarsi di abilità pratiche e usufruire di un percorso di cura alternativo.

Un altro progetto di rilievo proviene dalle Colline Solidali del Monferrato, dove giovani disabili e madri con figli in comunità lavorano insieme per realizzare produzioni agricole di alta qualità. Queste iniziative non solo promuovono l’occupazione, ma rafforzano anche il senso di comunità, favorendo l’integrazione tra soggetti di diverse età e background.

Il focus su politiche adeguate è stato fortemente sottolineato da Marco Berardo Di Stefano, presidente della rete delle fattorie sociali. Ha affermato che “è fondamentale rilanciare questo settore per garantire che tali iniziative possano continuare a svilupparsi e a rispondere adeguatamente alle esigenze delle persone più vulnerabili.”

Prospettive future per l’agricoltura sociale

Con un numero crescente di fattorie sociali, l’agricoltura sociale si presenta come una valida alternativa alle tradizionali pratiche agricole, suggerendo una direzione innovativa per il futuro. Ogni progetto che ottiene riconoscimenti contribuisce a dare visibilità a un settore che spesso opera in silenzio ma ha un immenso potenziale. C’è la necessità di consolidare queste esperienze e trasformarle in modelli replicabili ad altre realtà, sia in ambito urbano che rurale.

L’impegno per il riconoscimento di queste iniziative è, quindi, fondamentale per il loro potenziamento e affinché possano rispondere all’evoluzione della società contemporanea. Le politiche pubbliche dovrebbero ora concentrarsi sull’incentivare la crescita delle fattorie sociali, creando connessioni con l’istruzione, la salute e il welfare.

Riflettendo sul lavoro svolto fino ad oggi, l’agricoltura sociale non è solo una pratica agricola, ma una vera e propria missione sociale che si pone l’obiettivo di migliorare la vita di chi, per qualche motivo, si trova ai margini della società.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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