Nel cuore di Roma, la tradizione natalizia si prepara a brillare con l’albero di Natale allestito in Piazza San Pietro. Un abete proveniente dal Trentino, specificamente da Ledro, ha suscitato grande interesse e polemiche, culminando in una petizione per salvarlo dall’abbattimento. Questo articolo esplora il controverso viaggio dell’albero, la sua installazione in Piazza San Pietro e il significato della scelta ecologica da parte del Governatorato del Vaticano.
La polemica sull’albero trentino
L’imponente abete di 29 metri, simbolo del Natale a Roma, è stato al centro di un acceso dibattito. La richiesta di non abbatterlo ha guadagnato il supporto di molti cittadini e sostenitori del verde, preoccupati per le implicazioni ambientali legate all’abbattimento di un albero maturo. Le manifestazioni di protesta hanno attraversato i social media, con cittadini che esprimevano la loro opinione sulla necessità di proteggere ambienti naturali e risorse. Il Governatorato del Vaticano, consapevole delle critiche, ha risposto sottolineando l’importanza della gestione sostenibile delle foreste.
Il presidente del Governatorato ha affermato che la scelta dell’abete non è stata casuale, ma una decisione ponderata nell’ottica di una responsabilità ambientale. Si è voluto garantire il naturale rinnovamento del bosco portando via un albero che contribuirà a mantenere l’equilibrio ecologico dell’area. Questo approccio, sostenuto da pratiche di silvicoltura certificate PEFC, evidenzia l’impegno del Vaticano per la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse locali.
L’inaugurazione del Presepe e dell’abete
L’albero di Natale non è l’unico simbolo delle festività in Piazza San Pietro. La cerimonia di inaugurazione del Presepe e dell’abete si svolgerà il 7 dicembre alle 18.30, con la partecipazione di Fernando Vérgez Alzaga e suor Raffaella Petrini, figure chiave del Governatorato. Questa celebrazione rappresenta una tradizione che richiama turisti e pellegrini da tutto il mondo, creando un’atmosfera di festa e condivisione.
Il Presepe e l’abete rimarranno esposti durante il Tempo di Natale, fino al Battesimo del Signore, previsto per domenica 12 gennaio 2025. Durante questo periodo, la piazza diventerà un punto di riferimento per la comunità cristiana e per coloro che desiderano vivere l’esperienza della celebrazione natalizia in uno dei luoghi più emblematici del mondo.
La gestione sostenibile delle foreste
La scelta di utilizzare un abete certificato PEFC non è da prendere sottogamba, poiché riflette un approccio a lungo termine nella gestione forestale. I boschi di Ledro, come dichiarato dalle autorità locali, sono gestiti secondo rigidi standard ambientali e sociali. Ogni anno, i boschi generano una ricrescita certificata di 8.260 metri cubi. La rimozione dell’abete per le festività non solo favorisce la salute del bosco, ma rappresenta un esempio di come la tradizione possa integrarsi con la sostenibilità.
Il presidente del Governatorato ha ribadito che l’abbattimento dell’albero è parte di un piano strategico per mantenere l’integrità ecologica del territorio, promuovendo l’idea che le tradizioni possono convivere con le necessità ambientali. Questa posizione cerca di tranquillizzare i cittadini sul fatto che le pratiche adottate non minacciano il patrimonio forestale della regione.
L’albero di Natale di Piazza San Pietro si prepara a illuminare la capitale italiana, rappresentando non solo un simbolo di festa ma anche un’importante riflessione sulla gestione delle risorse naturali. L’attesa per l’inaugurazione segna l’inizio del periodo festivo, un momento di condivisione e gioia per Roma e per tutti coloro che si uniranno a questa celebrazione.
Ultimo aggiornamento il 22 Novembre 2024 da Elisabetta Cina