L’Algeria affronta la crisi idrica: investimenti in desalinizzazione e riuso delle acque reflue

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L'Algeria affronta la crisi idrica: investimenti in desalinizzazione e riuso delle acque reflue - Gaeta.it

L'Algeria si trova a fronteggiare una crisi idrica senza precedenti, rendendo l'accesso all'acqua potabile essenziale per la salute e il benessere della sua popolazione. Il governo algerino ha messo in campo diverse misure innovative, tra cui ambiziosi progetti di desalinizzazione e riutilizzo delle acque reflue, con l'intento di garantire un approvvigionamento idrico sufficiente e sostenibile per il futuro.

Le sfide dell'approvvigionamento idrico in Algeria

L'emergenza dell'acqua potabile

L'acqua potabile è un bisogno primario per ogni società, ma in Algeria il suo approvvigionamento sta diventando un problema sempre più pressante. Con il cambiamento climatico che ha ridotto le precipitazioni e aumentato la temperatura, il Paese ha assistito a una crescente scarsità d'acqua. Le sfide idriche sono amplificate dall'aumento della popolazione, che attualmente supera i 44 milioni di abitanti, creando un'elevata domanda per le risorse idriche.

Il governo algerino, riconoscendo l'urgenza della situazione, ha avviato iniziative per garantire che i cittadini possano accedere in modo regolare e sicuro a acqua potabile. Questo approccio include la creazione di infrastrutture moderne e la promozione della sostenibilità ambientale attraverso tecnologie innovative.

Investimenti strategici nella desalinizzazione

Uno dei progetti di desalinizzazione più significativi si trova a Cap Blanc, nella regione di Orano. Questo mega impianto, in fase di costruzione con un programma accelerato, mira a diversificare le fonti di approvvigionamento idrico. Al momento, Orano si avvale di tre impianti già esistenti, ma questi non sono sufficienti per soddisfare le esigenze di una popolazione che conta 2,5 milioni di abitanti e per supportare le attività industriali della zona.

L'inizio dell'operatività dell'impianto di Cap Blanc è previsto per dicembre 2024, 25 mesi dopo l'avvio dei lavori.

Il programma di desalinizzazione dell'Algeria

L'importanza della desalinizzazione per l'acqua potabile

Il direttore della comunicazione dell'Agenzia dell'Energia Civile , Mouloud Hachlaf, ha evidenziato che l'Algeria sta affrontando la siccità anticipando le proprie necessità idriche. Un programma iniziale ha portato all'attivazione di 14 impianti di desalinizzazione, che attualmente producono circa 2,2 milioni di metri cubi di acqua al giorno, corrispondenti al 18% del fabbisogno idrico della popolazione algerina.

Entro il 2050, si prevede che la regione del Sahel, cui appartiene l'Algeria, subirà una riduzione del 20% delle precipitazioni, il che rende imperativo amplificare la capacità di desalinizzazione.

Integrazione energetica e sostenibilità ambientale

Nonostante i benefici potenziali della desalinizzazione, la procedura non è esente da critiche relative ai costi e all'impatto ambientale. Il governo algerino è consapevole di tali problematiche e ha preso misure per mitigarle, integrando elementi di energia sostenibile, come l'installazione di pannelli solari, all'interno delle nuove infrastrutture di desalinizzazione. Questo approccio mira a rendere il processo di desalinizzazione non solo più efficace, ma anche più rispettoso verso l'ambiente.

Un esempio di successo in questo settore è rappresentato dall'impianto di Mostaganem, operativo dal 2011, che riesce a produrre 200.000 metri cubi di acqua potabile ogni giorno. Un ulteriore impianto di desalinizzazione è previsto a Khadra, a 72 km a est di Mostaganem, con una capacità di produzione di 300.000 metri cubi al giorno.

Il futuro dell'approvvigionamento idrico in Algeria

Riutilizzo delle acque reflue trattate

Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi di approvvigionamento idrico e soddisfare l'intera domanda, l'Algeria sta considerando attentamente anche il riuso delle acque reflue. Un esempio virtuoso in questo campo è rappresentato da Médéa, una regione situata a 90 chilometri dalla capitale Algeri, dove le aziende agricole utilizzano acque reflue trattate per irrigare i propri campi. L'implementazione di questo sistema ha permesso ai coltivatori di affrontare il problema della scarsità d'acqua, soprattutto in periodi di crisi idrica.

Abdelkader Benkorbi, ingegnere agronomo, ha ben illustrato la situazione, evidenziando questa pratica come l'unica soluzione a disposizione per affrontare la complessità dell'approvvigionamento idrico.

Prospettive future per l'Algeria

Il governo algerino pianifica che entro il 2030 il 60% del fabbisogno idrico della popolazione venga soddisfatto attraverso la desalinizzazione dell'acqua di mare, affiancata da tecnologie per il trattamento delle acque reflue. Questo piano strategico è essenziale per garantire un futuro più sereno di fronte a sfide climatiche sempre più pressanti, assicurando che la popolazione algerina possa godere dell'accesso a risorse idriche sicure e sostenibili.

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