L'Alta Langa Docg: un traguardo di crescita e riconoscimento per il vino piemontese

L’Alta Langa Docg: un traguardo di crescita e riconoscimento per il vino piemontese

L’Alta Langa DOCG è stata proclamata ‘Vino piemontese dell’anno’, evidenziando la crescita del mercato e il contributo collettivo dei produttori, con oltre 1,8 milioni di bottiglie vendute nell’ultimo anno.
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L'Alta Langa Docg: un traguardo di crescita e riconoscimento per il vino piemontese - Gaeta.it

Il mondo vitivinicolo piemontese ha recentemente celebrato un importante traguardo per l’Alta Langa Docg, che è stata designata ‘Vino piemontese dell’anno’ dalla Regione. Questo riconoscimento arriva in un momento di crescita significativa, con oltre 1,8 milioni di bottiglie commercializzate nell’ultimo anno e un potenziale di mercato che potrebbe arrivare a 3,2 milioni di bottiglie nel 2024. In tale contesto si è svolta la manifestazione “Prima dell’Alta Langa“, dove Paolo Rossino, direttore del consorzio, ha ripercorso la storia e l’evoluzione di questo vino di alta qualità.

La storia e l’evoluzione dell’Alta Langa

L’Alta Langa DOCG ha radici che risalgono al 1993, quando furono avviati i primi vigneti sperimentali su una superficie di 57 ettari. Questo è stato un passo fondamentale per sviluppare un prodotto che oggi rappresenta il metodo classico più antico d’Italia, con una tradizione vitivinicola che affonda nel cuore del Piemonte della metà dell’800. L’evoluzione del consorzio è stata significativa: oggi conta 85 case spumantiere associate, creando un solido network che rappresenta il 90% dei produttori dell’Alta Langa.

Con un totale di 480 ettari coltivati nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, l’Alta Langa ha saputo proporsi come una delle denominazioni più riconosciute della regione. Il lavoro svolto dai produttori e dal consorzio ha permesso di posizionare l’Alta Langa come un vino di alta gamma, capace di fronteggiare le sfide di un mercato sempre più competitivo. La vendemmia ha dato vita a vini raffinati, apprezzati sia a livello nazionale che internazionale.

L’importanza del riconoscimento e della collaborazione

L’aspetto più significativo di questo riconoscimento da parte della Regione Piemonte non si limita al solo prodotto, ma abbraccia una visione più ampia: il contributo collettivo di tutti i produttori. Paolo Rossino ha rimarcato come il supporto della Regione sia essenziale non solo per ampliare la superficie vitata, ma anche per potenziare la produzione e promuovere le esportazioni, che attualmente rappresentano il 15% del totale. Questo dato evidenzia la presenza positiva dell’Alta Langa sui mercati esteri, dimostrando la qualità e il valore del vino piemontese.

Il 2025 sarà un anno cruciale per l’Alta Langa, che avrà la funzione di ambasciatore dei prodotti d’eccellenza piemontesi nel mondo. Il riconoscimento di ‘Vino dell’anno’ non è solo un segnale di apprezzamento, ma anche un incentivo a proseguire sulla strada della qualità e dell’innovazione, continuando a lavorare per il consolidamento di questa denominazione.

La manifestazione “Prima dell’Alta Langa”

Durante l’evento “Prima dell’Alta Langa“, tenutosi alla Nuvola Lavazza di Torino, sono stati presenti ben 82 produttori che hanno presentato oltre 180 cuvée per una degustazione esclusiva. Questo incontro ha rappresentato un’opportunità unica per mettere in risalto la varietà e la qualità dei vini prodotti. Sebbene non fosse aperta al pubblico, la presenza di tanti produttori ha dimostrato l’impegno collettivo e la condivisione di una passione comune: rappresentare al meglio l’Alta Langa.

La manifestazione ha permesso di attrarre l’attenzione verso questo vino che, attraverso il suo lungo e affascinante percorso, continua a scrivere una storia di successo e valorizzazione del territorio. La domanda di Alta Langa è in crescita, e i produttori sono pronti a scommettere su un futuro luminoso, sorretto da tradizione e innovazione.

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