La stagione turistica del 2024 a San Benedetto del Tronto ha evidenziato performance deludenti, secondo il comitato per la rigenerazione urbana. I dati recenti forniti dalla Regione mostrano un calo significativo negli arrivi e nelle presenze, mentre località circostanti come Senigallia e Pesaro stanno vivendo una fase di crescita. Questi risultati hanno spinto esperti del settore a richiamare l’attenzione sulla necessità di un cambiamento strategico per riportare la città ai vertici del turismo.
Trend negativo e le sue radici
Il comitato Rigenera Sbt, composto da professionisti come l’architetto Daniele Paolini e l’avvocato Gian Luigi Pepa, analizza le cause di questo trend negativo, sottolineando che non si tratta di una nuova problematica, ma piuttosto del frutto di scelte errate accumulate negli anni. Questo gruppo di esperti indica che le mancanze in termini di innovazione e pianificazione sono le vere responsabili della situazione attuale. Le riduzioni nel numero di visitatori sono interpretabili come indicatori di una perdita di competitività, evidenziata anche dal cambiamento nelle richieste del mercato turistico.
La necessità di un’azione concreta è urgente: è essenziale avviare un programma di manutenzione straordinaria e ordinaria per migliorare infrastrutture fondamentali come strade, parchi, edifici pubblici e servizi. Queste migliorie non dovrebbero solo soddisfare le esigenze dei residenti, ma dovrebbero anche mirare ad attrarre turisti. Ogni intervento volto al miglioramento della qualità della vita nella città influenzerà positivamente l’esperienza dei visitatori.
Problemi infrastrutturali e competitività del turismo
L’analisi dei professionisti del comitato individua vari nodi critici che affliggono San Benedetto, in particolare nel settore turistico. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda gli stabilimenti balneari, che non sono più in linea con le nuove aspettative dei turisti. Oggi, il turismo balneare si fonda su esperienze di alta qualità, e la mancanza di rinnovamento degli chalet porta a una perdita di competitività rispetto ad altre destinazioni più attrezzate e moderne.
Anche il settore alberghiero sta affrontando sfide significative. Gli hotel che non hanno subito adeguamenti e modernizzazioni risultano meno attraenti rispetto a strutture più innovative. Questo è un chiaro segnale che, per recuperare terreno, è necessario investire nella ristrutturazione e nel miglioramento delle strutture ricettive, rendendole più allettanti per i turisti.
Degrado urbano e impatto sulla percezione turistica
Un altro fattore che contribuisce a penalizzare la città è il degrado urbano, con strade dissestate e servizi carenti che influiscono negativamente sulla qualità della vita. I turisti notano queste criticità, e la loro percezione è profondamente influenzata dall’ambiente in cui si trovano. La mancanza di parcheggi rende difficile l’accesso per coloro che desiderano visitare la città, creando un ulteriore ostacolo per il settore turistico.
Un punto controverso nell’analisi del comitato è il progetto relativo al Ballarin, che viene descritto come un elemento che interrompe la continuità urbana della Riviera. Secondo Rigenera Sbt, l’opera, costituita da un muro di cemento armato, comprometterebbe non solo il paesaggio ma anche l’accessibilità.
La necessità di un piano strategico integrato
In questo contesto di difficoltà, gli esperti avvertono della mancanza di eventi di richiamo e segnalano il degrado dell’area portuale, che, dopo la costruzione della cassa di colmata, è diventata meno attrattiva. Le opinioni condivise da molti evidenziano l’urgenza di un piano strategico integrato per rilanciare il turismo a San Benedetto del Tronto.
Per restituire alla città l’appeal necessario, è fondamentale ripensare spazi pubblici, urbanistica ed eventi. Solo così la località potrà tornare a essere una meta competitiva nel panorama turistico, capace di attrarre visitatori e riscoprire una vitalità perduta. Il tempo per agire è ora, e l’intervento immediato potrebbe segnare una vera e propria rinascita per la città.