L'anci si unisce al processo per l'omicidio di Angelo Vassallo, un simbolo di giustizia per i sindaci

L’anci si unisce al processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, un simbolo di giustizia per i sindaci

L’ANCI si costituisce parte civile nel processo per l’omicidio di Angelo Vassallo, sottolineando l’importanza della giustizia e del ricordo del sindaco simbolo di dedizione al servizio pubblico.
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L'anci si unisce al processo per l'omicidio di Angelo Vassallo, un simbolo di giustizia per i sindaci - Gaeta.it

Il gravissimo omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato nel 2010, continua a scuotere il panorama politico italiano. L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha deciso di costituirsi parte civile nel processo in corso, sottolineando l’importanza di fare giustizia per un uomo che ha dato la sua vita per il bene della comunità. Il presidente Gaetano Manfredi ha richiamato l’importanza di tale decisione nel suo intervento all’ultima Assemblea in quel di Torino, evidenziando come una sentenza di giustizia per Vassallo rappresenterebbe una vittoria per tutti i sindaci che quotidianamente lottano per il bene delle loro città.

Il ricordo di Angelo Vassallo

Negli ultimi anni, l’ANCI ha rinnovato più volte il suo impegno per onorare la memoria di Vassallo, il quale viene ricordato non solo come sindaco, ma come un simbolo di dedizione e passione per il servizio pubblico. La figura di Vassallo, spesso descritta come il “sindaco pescatore,” è stata al centro di diverse iniziative nel corso degli anni, tra cui il riconoscimento annuale a lui intitolato. A partire dal 2011, l’Associazione ha assegnato il premio Angelo Vassallo alle amministrazioni che si distinguono per l’implementazione di progetti volti alla tutela del territorio e alla trasparenza ispettiva.

Questa iniziativa mira a garantire che il sogno che Vassallo rappresentava per la sua comunità non venga dimenticato, mantenendo vivo il suo messaggio di giustizia e integrità. Attraverso il premio, le amministrazioni vengono incentivate a continuare il lavoro di Vassallo, contribuendo a costruire un ambiente più giusto e sostenibile per tutti.

Richiesta di verità e giustizia

Nel 2020, l’allora presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, si schierò apertamente a favore di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio di Vassallo. Alcuni giorni dopo l’annuncio, il politico chiarì che il suo sostegno non era solo un dovere morale nei confronti della famiglia del sindaco cilentano, ma un atto di responsabilità verso tutte le istituzioni della Repubblica Italiana. Del resto, il caso di Vassallo ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto delle istituzioni, temi cruciali per la governance pubblica.

L’ANCI ha anche promovuto il ‘manifesto per la Bellezza‘, un’iniziativa che incoraggia i sindaci a prendersi carico della bellezza delle loro città, promuovendo la cura dei beni pubblici. Questa iniziativa va oltre il semplice impegno estetico: mira a riaffermare il valore dei locali e delle risorse comuni, fungendo da antidoto all’indifferenza istituzionale.

Mobilitazione per la verità

Una delle manifestazioni più significative organizzate dall’ANCI è stata la marcia ‘Per Angelo. Conoscere la verità per tornare a credere nella giustizia‘, avvenuta nel febbraio del 2018. Questo evento ha visto la partecipazione di numerosi sindaci, uniti dalla richiesta di maggiore chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla morte di Vassallo. La marcia ha rappresentato un momento di grande coesione tra le istituzioni locali e le comunità, oltre a produrre una petizione affinché le indagini sull’omicidio non venissero archiviate. I partecipanti hanno voluto mettere in evidenza non solo il desiderio di giustizia per Vassallo, ma anche la necessità di rivendicare un percorso di legalità e sicurezza per tutti i cittadini.

In questo scenario, la presenza dell’ANCI come parte civile nel processo fa eco al richiamo collettivo verso una riflessione profonda su ciò che significa essere sindaci e sull’impegno che comporta, in un’epoca in cui il valore della giustizia è messo a dura prova. La speranza è che il corso del processo possa portare non solo alla verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, ma anche a una rinnovata attenzione nei confronti del lavoro fondamentale dei sindaci nel mantenere la coesione sociale e la sicurezza all’interno delle loro comunità.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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