L’11 settembre 2023 ha segnato un momento cruciale per il settore vitivinicolo europeo, con l’inizio dei lavori del Gruppo di alto livello promosso dalla Commissione europea. Questo gruppo ha come obiettivo principale quello di definire la futura politica vitivinicola in preparazione per la riforma della PAC che entrerà in vigore post 2027. A Bruxelles, i rappresentanti degli Stati membri dell’Unione Europea e delle principali associazioni di categoria, tra cui il Comité Vins, si sono riuniti per discutere le sfide e le opportunità della filiera vinicola.
Il ruolo strategico del Gruppo vitivinicolo europeo
Un nuovo inizio per il settore
Il Gruppo di alto livello è stato istituito dal Commissario all’agricoltura, Janusz Wojciechowski. Questo organismo ha come scopo principale quello di delineare una strategia efficace per il settore vitivinicolo in un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche e climatiche. Secondo Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini, è fondamentale adottare politiche strutturali e lungimiranti che possano rispondere a tali sfide.
Antinori sottolinea l’importanza economica del settore, evidenziando come ogni euro di valore aggiunto generato dalle imprese viticole comporti un impatto moltiplicativo di 4,1 euro nell’intera economia. Inoltre, per ogni occupato nel settore vitivinicolo, si attivano 5,8 posti di lavoro in tutta l’economia nazionale. Questi dati non solo illustrano l’importanza economica del settore, ma anche il suo ruolo sociale cruciale, specialmente nei contesti rurali, dove il vino rappresenta una risorsa fondamentale per il sostentamento delle comunità.
Responsabilità del settore vitivinicolo
La risposta alle sfide del settore vitivinicolo non deve limitarsi solo all’implementazione di politiche economiche. Il Gruppo di alto livello dovrà affrontare anche questioni ambientali e di sostenibilità. La preservazione dei territori rurali contro il dissesto idrogeologico e lo spopolamento delle aree marginali sono temi di primaria importanza che devono essere considerati. Le azioni proposte nel corso dei lavori potrebbero rivelarsi determinanti per la salvaguardia e lo sviluppo delle comunità che dipendono da questa attività.
Aspettative e obiettivi della nuova riforma della PAC
Un cammino verso una nuova riforma
Il Gruppo di alto livello ha in programma di lavorare fino a dicembre 2023, quando presenterà le sue raccomandazioni. Queste saranno poi indirizzate alla Commissione europea all’inizio del 2024, in vista della revisione della Politica Agricola Comune. Si prevede che queste raccomandazioni non solo affrontino le problematiche attuali, ma anche che suggeriscano linee guida per favorire la competitività e l’innovazione nel settore vitivinicolo.
Un settore vitivinicolo dinamico, che ben si integra nel tessuto economico e sociale dell’Unione Europea, è essenziale per garantire un benessere diffuso nelle regioni rurali. La crescita sostenibile del settore rappresenta una priorità non solo per l’economia, ma anche per la preservazione dell’identità culturale europea, con il vino che svolge un ruolo significante nel patrimonio culinario e sociale dei vari paesi.
Sinergie tra settore privato e pubblico
Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, è necessario un avvicinamento e una sinergia tra le istituzioni pubbliche e il settore privato. Le iniziative dovranno prevedere strumenti e risorse adeguati per sostenere la crescita a lungo termine, coprendo l’intera filiera, dal vigneto alla bottiglia, fino ad includere il settore Ho.Re.Ca. Questi sviluppi potrebbero rivelarsi fondamentali per garantire non solo la sopravvivenza, ma anche la prosperità del settore vitivinicolo nell’Unione Europea.
I lavori iniziati lunedì offrono quindi una significativa opportunità di confronto e di dialogo tra i vari attori del settore, con l’obiettivo di costruire un futuro più solido e resiliente per il mondo del vino in Europa.
Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Sara Gatti