L'anno 2024: un punto critico per il clima europeo e i fenomeni estremi

L’anno 2024: un punto critico per il clima europeo e i fenomeni estremi

Il 2024 segna un anno record per temperature e eventi climatici in Europa, con ondate di caldo estremo, alluvioni devastanti e incendi boschivi che evidenziano l’impatto dei cambiamenti climatici.
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Nel 2024, l'Europa ha registrato temperature record e impatti evidenti dei cambiamenti climatici, secondo il rapporto "Stato Europeo del Clima 2024". Le ondate di caldo estremo hanno colpito vasti territori, mentre le temperature marine hanno raggiunto livelli mai visti, alterando gli ecosistemi. Le precipitazioni estreme hanno causato inondazioni devastanti, colpendo centinaia di migliaia di persone. Inoltre - Gaeta.it

Il 2024 ha segnato un capitolo significativo nella storia climatica europea, stabilendo nuovi record di temperatura e manifestando impatti evidenti dovuti ai cambiamenti climatici. Il rapporto “Stato Europeo del Clima 2024“, realizzato dal Copernicus Climate Change Service e dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, offre uno spaccato dettagliato delle conseguenze che il riscaldamento globale sta avendo sul continente. Le temperature record e le inondazioni diffuse hanno reso questo anno il più caldo mai registrato nella regione.

L’aumento delle temperature e le ondate di caldo

Il cambiamento climatico ha reso l’Europa il continente con il riscaldamento più rapido, un fenomeno che si è tradotto in elevati tassi di calore estremo. Nel mese di luglio, la regione sudorientale ha vissuto un’ondata di caldo senza precedenti, durando 13 giorni consecutivi e colpendo il 55% dell’area. Questo ha portato a una serie di statistiche allarmanti: durante l’estate, sono stati contabilizzati un numero record di 66 giorni con forte stress da caldo e 23 notti tropicali. Tali eventi non si limitano a influenzare le condizioni atmosferiche, ma hanno anche un impatto diretto sulla salute e sul benessere delle popolazioni coinvolte.

Impatti diretti sulla salute

Il caldo estremo non è solo un problema meteorologico, ma rappresenta anche un rischio significativo per la salute pubblica.

Impatti sulle acque marine e le temperature superficiali

In parallelo all’innalzamento delle temperature atmosferiche, il 2024 ha registrato la temperatura della superficie marina più alta mai osservata in Europa, con 0.7°C superiori alla media annuale. Nei mari del continente, in particolare nel Mar Mediterraneo, si sono rilevati aumenti ancora più marcati, fino a 1.2°C oltre la media. Queste variazioni non sono solo un dato curioso; alterano gli ecosistemi marini e mettono a rischio le attività di pesca e ricreazione, oltre a influenzare i modelli meteorologici a lungo termine.

Precipitazioni estreme e alluvioni devastanti

La situazione climatica dell’Europa occidentale è stata particolarmente critica, con un aumento significativo delle piogge. Il 2024 si è rivelato uno degli anni più piovosi dal 1950, con quasi un terzo della rete fluviale che ha registrato alluvioni superiori alla soglia ‘elevata’. Tempeste e inondazioni hanno colpito circa 413 mila persone, causando almeno 335 vittime. Le inondazioni non solo devastano le comunità, ma comportano anche costi economici elevati per la ricostruzione e la gestione delle emergenze.

La perdita dei ghiacciai e le sue implicazioni

La situazione dei ghiacciai europei si è deteriorata in modo significativo, con una perdita di massa ghiacciata riscontrata in tutte le regioni. In particolare, i ghiacciai della Scandinavia e delle Svalbard hanno visto tassi di perdita di massa record. Qui si è verificata una riduzione media dello spessore di 1.8 metri in Scandinavia e di 2.7 metri nelle Svalbard, rendendo evidente come il riscaldamento globale stia impattando in maniera diretta sulla geografia e sull’ecosistema europeo. Questa perdita non riguarda solo la perdita di bellezze naturali, ma ha anche conseguenze dirette sull’innalzamento del livello del mare.

Incendi boschivi: un altro segnale del cambiamento climatico

A settembre 2024, il Portogallo ha sperimentato incendi devastanti che hanno distrutto circa 110 mila ettari di terreno in una sola settimana, costituendo una parte significativa dell’area bruciata annualmente in Europa. Circa 42 mila persone sono state direttamente colpite da questi incendi. Questo fenomeno rappresenta un campanello d’allarme; gli incendi boschivi stanno aumentando in frequenza e intensità, creando sfide per la gestione delle risorse naturali e la sicurezza delle popolazioni.

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