L’Aquila accoglie l’Annunciazione di Walter Monich: un capolavoro in esposizione al MuNDA

L’Aquila accoglie l’Annunciazione di Walter Monich: un capolavoro in esposizione al MuNDA

Il Museo Nazionale d’Abruzzo ospiterà “L’Annunciazione”, scultura di Walter Monich, in una collaborazione decennale con i Musei del Bargello, valorizzando il patrimonio culturale abruzzese e nazionale.
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L’Aquila accoglie l’Annunciazione di Walter Monich: un capolavoro in esposizione al MuNDA - Gaeta.it

Martedì 17 dicembre 2023, si svolgerà una presentazione speciale all’interno del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, evento che segna un’importante collaborazione tra i Musei del Bargello di Firenze e il museo abruzzese. Si tratta dell’opera scultorea “L’Annunciazione”, realizzata tra il 1410 e il 1415, che sarà esposta al pubblico dal giorno successivo, mercoledì 18 dicembre. Questa iniziativa non solo mette in luce il valore storico e artistico della scultura, ma rafforza anche il legame tra le due istituzioni culturali, all’interno del Sistema Museale Nazionale italiano.

Collaborazione tra i musei: una convenzione di lungo periodo

La presentazione di “L’Annunciazione” è il risultato di una sinergia fortemente voluta dal Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna. Grazie a una convenzione stipulata tra il Museo Nazionale d’Abruzzo e quello del Bargello, l’opera sarà a L’Aquila per un periodo di dieci anni, rinnovabile. Osanna ha sottolineato l’importanza delle collaborazioni tra i diversi istituti museali nel potenziare il patrimonio culturale nazionale. “Questo deposito di lungo termine consente di rimettere in evidenza un’importante opera del Quattrocento abruzzese,” permettendo ai visitatori e alla comunità scientifica di riscoprire l’opera nel suo contesto originario, favorendo anche nuove sinergie con le collezioni locali e il ricco patrimonio del territorio.

La scultura, in pietra della Majella, è caratterizzata da un sapiente uso del materiale e da una rappresentazione vibrante che colpisce per la sua espressività. La decisione di esporre l’opera a L’Aquila offre una rara opportunità di avvicinarsi a un capolavoro che ha origini profonde e significative per la storia artistica locale.

La storia dell’Annunciazione e il suo spostamento

Originariamente, “L’Annunciazione” era parte di un’edicola collocata in un giardino privato a Tocco da Casauria, in provincia di Pescara. L’opera è formata da due parti principali, che raffigurano l’Angelo annunciante e la Vergine Annunciata, e presenta un retro non lavorato, che fa presupporre una collocazione muraria. “Il manufatto, in passato, era destinato a adornare un portale e, prima della sua acquisizione da parte dello Stato, si erano sollevati timori circa la sua possibile esportazione all’estero.”

La scultura giunse al Museo Nazionale del Bargello nel 1907, dopo un intervento del Ministero della Pubblica Istruzione che ne salvaguardò il patrimonio. La sua collocazione nel Salone di Donatello ha servito a raccontare un capitolo importante della transizione dall’arte gotica a quella rinascimentale. Negli anni, ha goduto di una visibilità considerevole, contribuendo a dare prestigio sia al museo di Firenze sia al patrimonio culturale italiano.

Walter Monich e il suo contributo all’arte abruzzese

L’Annunciazione è recentemente stata attribuita allo scultore tedesco Walter Monich, noto anche con il nome di Gualtiero d’Alemagna. Questo artista, attivo tra il 1399 e il 1412, ha lasciato un’impronta significativa nell’arte del Quattrocento, lavorando per importanti cattedrali, tra cui quella di Milano. La sua carriera in Italia si è svolta in diversi cantieri, dove ha dimostrato le sue doti artistiche, tra cui la realizzazione di monumenti funebri e opere sacre.

Nel suo passaggio per L’Aquila, Monich ha creato opere di pregio, come il Monumento della famiglia Caldora nella Badia di Santo Spirito e si attribuiscono a lui anche alcune opere presso la chiesa di San Domenico. “La sua formazione e la sua esperienza lo hanno reso un artista di riferimento, capace di unire le tradizioni artistiche tedesche e italiane, generando opere di grande importanza storica e culturale.”

Un ritorno significativo per il Museo Nazionale d’Abruzzo

Con l’inaugurazione di L’Annunciazione al MuNDA, il museo aquilano si propone come custode di un importante pezzo della storia artistica abruzzese e intende farsi interprete di un’eredità culturale riconosciuta a livello nazionale. La direttrice del museo, Dott.ssa Federica Zalabra, ha espresso l’importanza del deposito dell’opera, “che arricchisce la collezione già esistente e mette in risalto il ruolo centrale del museo come punto di riferimento per l’arte regionale.”

L’Annunciazione rappresenta dunque non solo una risorsa culturale per L’Aquila ma un’occasione per approfondire le connessioni storiche e artistiche tra Firenze e l’Abruzzo. Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la valorizzazione del patrimonio regionale e il rafforzamento dell’identità culturale abruzzese, rendendo possibile un nuovo e significativo dialogo artistico.

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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