L’Aquila: allarme per il calo degli studenti in Abruzzo, proposta di legge per il diritto allo studio

L’Aquila: allarme per il calo degli studenti in Abruzzo, proposta di legge per il diritto allo studio

L’Aquila affronta una crisi educativa con oltre 2.600 alunni persi in un anno, causata da spopolamento, denatalità e abbandono scolastico. Urgente riformare il diritto allo studio per garantire un futuro ai giovani.
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L’Aquila: allarme per il calo degli studenti in Abruzzo, proposta di legge per il diritto allo studio - Gaeta.it

L’Aquila si trova di fronte a una situazione preoccupante nel settore educativo. Nel corso dell’ultimo anno scolastico, gli istituti abruzzesi hanno registrato una perdita di oltre 2.600 alunni. Analizzando le cause, emergono tre fattori principali: lo spopolamento, la denatalità e l’abbandono scolastico. Questi fenomeni, strettamente legati tra loro, stanno portando a una drammatica riduzione della popolazione giovanile in regione, costringendo molti abruzzesi a rinunciare a un futuro nella loro terra.

I fattori che contribuiscono alla diminuzione degli studenti

Il segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, Saverio Gileno, ha evidenziato come lo spopolamento dovuto alla migrazione di giovani verso altre regioni e la bassa natalità stiano influenzando negativamente le iscrizioni nelle scuole. A ciò si aggiunge un preoccupante fenomeno di abbandono scolastico, che mette in discussione il futuro educativo e professionale dei giovani. Le politiche attuali non sembrano in grado di contrastare queste tendenze preoccupanti. Questo scenario non solo mette a rischio le opportunità per i giovani abruzzesi, ma potrebbe anche avere ripercussioni serie sull’economia e la società della regione.

Necessità di investimenti in istruzione e formazione

Per affrontare questa situazione critica, Gileno sottolinea che uno degli step fondamentali è rappresentato dall’incremento degli investimenti nel settore istruzione e formazione. La letteratura sulle politiche pubbliche, compresi studi realizzati da Oxfam e dal Garante per l’infanzia, indica chiaramente che migliorare l’accesso al diritto allo studio rappresenta un modo efficace per ridurre il tasso di abbandono scolastico. Tuttavia, ciò richiede l’implementazione di aggiornamenti normativi, in particolare riguardo alla legge sul diritto allo studio, ferma al 1978.

Appello alla giunta regionale per la nuova legge

Il 5 febbraio, Gileno ha incontrato l’assessore all’istruzione Roberto Santangelo, che ha mostrato apertura riguardo alla necessità di riformare la legislazione in materia di formazione e diritto allo studio. Nonostante le promesse, dopo quasi due mesi di attesa, non sono stati compiuti progressi significativi. Non c’è stata una comunicazione con i sindacati e le associazioni studentesche. Questo ritardo aumenta l’urgenza di creare un ambiente favorevole all’apprendimento e di garantire ai giovani abruzzesi migliori opportunità di istruzione.

Urgenza di approvare la proposta “Ritorniamo diritti al futuro”

Gileno ha rilanciato un appello all’assessore per avviare il processo di aggiornamento normativo. Ha sollecitato anche il presidente della V commissione, Paolo Gatti, affinché venga calendarizzata la discussione sulla proposta di legge intitolata “Ritorniamo diritti al futuro”. Secondo Gileno, è fondamentale approvare una nuova legge sul diritto allo studio prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, per evitare di assistere passivamente a una continua diminuzione del numero di studenti e per garantire un futuro più promettente alla gioventù abruzzese.

La situazione in Abruzzo richiede attenzione immediata e interventi mirati. La comunità e le istituzioni sono chiamate ad agire con decisione per invertire la tendenza e promuovere il diritto all’istruzione per tutti i giovani.

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