L’aquila, conferenza sul 80° anniversario della liberazione e la resistenza in abruzzo

L’aquila, conferenza sul 80° anniversario della liberazione e la resistenza in abruzzo

l’università per la terza età dell’aquila chiude il ciclo di conferenze con una riflessione sulla resistenza abruzzese, guidata dal professor davide adacher e supportata da anpi e iasric, tra memoria storica e testimonianze dirette
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L’Università per la Terza Età dell’Aquila conclude il ciclo di conferenze con un incontro sulla memoria della Resistenza abruzzese, tenuto dal professor Davide Adacher, esperto di didattica della memoria storica, il 30 aprile nella Sala Ipogea del Consiglio Regionale d’Abruzzo. - Gaeta.it

L’università per la Terza Età dell’Aquila conclude il ciclo di conferenze mensili con un appuntamento dedicato alla memoria storica della liberazione dall’occupazione nazifascista. L’incontro si svolgerà mercoledì 30 aprile alle 16.00 nella Sala Ipogea del Consiglio Regionale d’Abruzzo, offrendo un’occasione per approfondire il ruolo della regione nella Resistenza attraverso testimonianze e ricerche di storici locali. L’evento fa parte di un percorso culturale che ha alternato temi storici, scientifici e sociali, rivolti principalmente agli anziani iscritti all’ateneo della terza età.

Il docente Davide Adacher e il suo ruolo nella didattica della memoria storica in abruzzo

A tenere la conferenza sarà il professor Davide Adacher, insegnante di Italiano e Storia presso il Liceo Musicale del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” dell’Aquila. Adacher collabora con l’ANPI e con l’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, realtà impegnate nella conservazione della memoria storica della regione. È specializzato nella didattica della Shoah e dei totalitarismi, campo nel quale ha promosso iniziative rivolte soprattutto alle scuole superiori.

Il progetto “la memoria e il viaggio” e partecipazioni internazionali

Tra i progetti da lui curati spicca “La memoria e il viaggio”, organizzato dallo IASRIC: prevede incontri con storici e testimoni diretti di internamento e Shoah, oltre a visite guidate nei campi di concentramento. Nel 2019 Adacher ha partecipato come relatore al convegno mondiale sulla didattica della Shoah a Losanna. Fa parte di gruppi di ricerca nazionali, come quello per l’“Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia” promosso da ANPI e INSMLI, e ha pubblicato importanti studi su temi legati alla memoria, come l’uso della fotografia come fonte storica e l’analisi linguistica durante il fascismo.

La conferenza del 30 aprile: ricordo e testimonianze della resistenza abruzzese

L’incontro previsto per il 30 aprile è previsto alle ore 16, nella Sala Ipogea del Consiglio Regionale d’Abruzzo, un luogo simbolico per la riflessione pubblica. La conferenza mette a fuoco la partecipazione della popolazione abruzzese alla lotta di liberazione dal nazifascismo, offrendo una prospettiva dal basso attraverso le storie di chi ha vissuto quel periodo. Viene così valorizzato il contributo della regione al processo democratico italiano, consolidando la memoria collettiva attorno a eventi che hanno segnato la storia nazionale.

Testimonianze dirette e documenti storici

Il professor Adacher leggerà documenti e racconterà avvenimenti legati a episodi di resistenza e lotta, mentre il coinvolgimento di associazioni come l’ANPI garantisce un legame diretto con chi si impegna a mantenere vivo il ricordo. L’appuntamento rientra in un contesto più ampio di iniziative dedicate alla riscoperta dei momenti più drammatici e significativi del Novecento in Italia.

Il ciclo di conferenze di aprile: tematiche culturali, sociali e scientifiche

Il programma mensile dell’università si è articolato su temi molto diversi tra loro, creando un calendario aperto a più interessi. Si è parlato di sicurezza informatica, con particolare attenzione alle truffe online che riguardano gli anziani, aiutandoli a riconoscere i rischi nel digitale. Una tappa interessante è stata la presentazione delle collezioni artistiche del Quattrocento abruzzese conservate al MuNDA, che hanno mostrato aspetti poco noti dell’arte locale di quel periodo.

Approfondimenti su storia e salute

Un intervento ha mostrato la storia della costruzione del Castello dell’Aquila, evidenziando il suo significato politico nella perdita dell’autonomia civica della città. Spazio è stato dato anche a temi di salute, con analisi sul processo dell’invecchiamento cerebrale e suggerimenti sulle abitudini per mantenere la mente attiva. Un altro incontro ha affrontato il sistema genetico HLA e il suo ruolo nei trapianti e nelle patologie autoimmuni, una materia complessa ma di interesse crescente nella medicina moderna.

L’università per la terza età dell’aquila come centro di cultura e formazione

Il terminare del ciclo di conferenze con l’incontro sul 80° anniversario della liberazione conferma il ruolo dell’università della terza età come punto di riferimento nella città. Lo sportello culturale offre occasioni di apprendimento e aggiornamento, rivolte prevalentemente a un pubblico adulto, con una proposta capace di abbracciare temi storici, scientifici e sociali in ugual misura.

L’istituzione continua a favorire il confronto e la riflessione attraverso appuntamenti aperti, spesso arricchiti da interventi di esperti del territorio. In questo modo mantiene viva l’attenzione su fatti storici fondamentali e su questioni di attualità che riguardano salute e sicurezza, riconoscendo il valore della formazione continua anche oltre l’età lavorativa.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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