La ricostruzione delle scuole pubbliche a l’aquila, segnata dal terremoto del 2009, resta incompleta e con evidenti problemi di sicurezza. Questo tema è stato portato al centro della Conferenza Globale sulla Riduzione del Rischio da Disastri e Rigenerazione Urbana, prevista a Kobe, in Giappone, dal 27 al 29 aprile 2025. Il comitato scuole sicure l’aquila e la commissione oltre il musp hanno voluto far emergere una realtà diversa da quella descritta nei programmi ufficiali della conferenza, che dipingono la città come un esempio positivo di ripresa e innovazione.
La situazione reale della ricostruzione scolastica dopo il terremoto
Sedici anni dopo il terremoto che ha colpito l’aquila nel 2009, la ricostruzione delle scuole pubbliche segna una fase di stallo persistente. Nonostante l’immagine diffusa sia quella di una rinascita esemplare, i fatti raccontano altro. Le scuole che ospitano gli studenti sono spesso strutture temporanee progettate per emergenze, attualmente utilizzate senza un piano concreto per sostituirle con edifici permanenti. Sono più di 3.500 i bambini che frequentano questi moduli provvisori, distribuiti in una ventina di installazioni che non offrono garanzie di sicurezza a lungo termine.
Le problematiche non riguardano solo la lentezza nella sostituzione degli edifici: molte delle strutture in uso presentano vulnerabilità sismiche riconosciute da rapporti tecnici ufficiali. In situazioni normali, gli isolatori sismici sono strumenti fondamentali per mitigare i danni in caso di terremoto. A l’aquila, in alcuni progetti, questi dispositivi previsti nelle fasi iniziali sono stati rimossi nel corso della costruzione, riducendo la protezione offerta agli studenti. La necessità di garantire un ambiente sicuro sembra rimasta in secondo piano rispetto alle reali esigenze della comunità scolastica.
La priorità delle scuole nella gestione post-disastro a livello globale
In molte nazioni, soprattutto in giappone, le scuole sono considerate tra gli edifici più importanti da sistemare con priorità durante la ripresa post-disastro. Sono spazi che fungono da centri di riferimento e supporto per le famiglie e la comunità, così come da punti di protezione in caso di nuove emergenze. Le strutture scolastiche adeguate servono non solo a permettere la ripresa della didattica, ma anche a trasmettere un segnale di sicurezza fondamentale per l’intero territorio colpito.
L’esperienza di l’aquila, invece, mostra una divergenza rispetto a questo modello. La ricostruzione sta avanzando troppo lentamente e l’attenzione sulle condizioni strutturali è insufficiente. Questo comportamento si riflette sulla serenità di studenti e famiglie, che ancora devono affrontare lezioni in spazi temporanei o in edifici vulnerabili. Quest’ultimo aspetto costituisce un rischio non trascurabile, in una zona che resta esposta a eventi sismici futuri.
L’impegno del comitato scuole sicure e della commissione oltre il musp
Il comitato scuole sicure l’aquila e la commissione oltre il musp hanno lavorato negli ultimi anni per monitorare la situazione. Hanno raccolto dati e documenti ufficiali, esaminando le condizioni attuali delle scuole e la progressione dei lavori di ricostruzione. La loro testimonianza è stata presentata in un dossier consegnato agli organizzatori della conferenza di kobe.
L’obiettivo è far emergere una foto chiara e accurata della realtà, diversa da quella comunicata in ambito internazionale. Hanno denunciato la mancata messa a norma degli edifici e le tante promesse non mantenute. Il dossier evidenzia come la ricostruzione delle scuole dovrebbe essere già stata completata o, almeno, gli edifici già adeguati alle disposizioni antisismiche. A quel punto gli studenti potrebbero frequentare spazi sicuri e adeguati al tempo presente.
Le aspettative per la conferenza globale di kobe
La conferenza di kobe rappresenta un appuntamento di rilievo internazionale per il tema della prevenzione e gestione dei rischi legati a disastri naturali. L’aquila, con la sua esperienza post-sisma, si presenta come caso di studio nel programma ufficiale. Il comitato scuole sicure e la commissione oltre il musp hanno voluto usare questa occasione per richiamare l’attenzione sui ritardi concreti che si stanno verificando.
Sollecitano una presa di responsabilità da parte delle istituzioni italiane, affinché questo appuntamento non resti solo occasione di confronto teorico, ma diventi stimolo concreto per accelerare gli interventi di ricostruzione scolastica. La garanzia di scuole sicure a l’aquila è una questione che riguarda non solo la città, ma la capacità di imparare dagli errori nella gestione delle catastrofi, per garantire futuro e sicurezza a migliaia di studenti.