L'arma dei carabinieri alza la voce contro la violenza: dichiarazioni di fiducia e fermezza

L’arma dei carabinieri alza la voce contro la violenza: dichiarazioni di fiducia e fermezza

Tensioni nelle piazze italiane spingono il comandante dei Carabinieri a ribadire l’importanza della sicurezza e della dignità delle forze dell’ordine, richiedendo misure legislative per proteggerle da aggressioni.
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L'arma dei carabinieri alza la voce contro la violenza: dichiarazioni di fiducia e fermezza - Gaeta.it

La situazione di tensione nelle piazze italiane ha portato a una reazione da parte delle forze dell’ordine. Recenti episodi di violenza, che hanno coinvolto scontri tra manifestanti e agenti, hanno spinto il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, a esprimere la sua posizione in una lettera. In essa, sottolinea l’importanza del servizio svolto dai carabinieri e la necessità di affrontare con determinazione i fenomeni di violenza. Questa comunicazione segna un momento cruciale per l’Arma e il mondo della sicurezza in Italia, richiamando all’unità e alla dedizione.

Messaggio di fiducia e dedizione

Nella lettera, il generale Luongo evidenzia l’affidabilità dell’Arma nella protezione delle comunità locali. Le sue parole di incoraggiamento ai carabinieri servono a rafforzare l’idea di un corpo militare impegnato e vicino al cittadino. Ringraziando gli uomini e le donne in divisa, Luongo invita a proseguire il lavoro con senso di dovere, rispetto e professionalità. Questo messaggio coincide con una fase delicata, caratterizzata da manifestazioni che spesso sfociano in episodi pesanti che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica.

Le recenti osservazioni di Luongo richiamano a una lettera già diffusa dal capo della polizia, Vittorio Pisani, che sottolinea l’importanza della libertà di espressione in democrazia. Pur riconoscendo l’importanza del diritto di manifestare, Pisani rimarca che ogni atto violento deve essere sanzionato. È una posizione che mette in luce le tensioni esistenti tra diritto di protesta e mantenimento dell’ordine pubblico, evidenziando la complessità del compito delle forze dell’ordine.

Richiesta di tutela e dignità per le forze dell’ordine

Il sindacato Usmia Carabinieri, attraverso il segretario generale Carmine Caforio, ha espresso apprezzamento per le parole del comandante generale. Caforio ha sottolineato l’importanza di ripristinare la fiducia verso le forze dell’ordine, che attualmente si trovano a operare in un contesto sociale difficile. L’appello a non trasferire il peso delle violenze e delle aggressioni sui carabinieri è chiaro e forte.

Il sindacalista ha inoltre chiesto che si stabiliscano regole certe e chiare per garantire la sicurezza dei membri dell’Arma. La richiesta di una “presunzione di innocenza” per le forze dell’ordine si traduce in un forte grido di aiuto per il riconoscimento della dignità di chi quotidianamente si espone per garantire la sicurezza dei cittadini.

Aggressioni e richiesta di intervento legislativo

Caforio ha denunciato che le forze dell’ordine sono state a lungo considerate sotto una luce negativa, descrivendo un clima di sfiducia che va invertito. È diventato cruciale richiedere un intervento legislativo volto a proteggere chi indossa la divisa da aggressioni ingiustificate e da attacchi violenti. La necessità di misure specifiche è stata ribadita con fermezza e chiarezza.

Un momento di particolare attenzione è stato riservato alla questione del giovane Ramy, deceduto a Milano durante una fuga da un controllo. Caforio ha informato che il video circolato sui social, che mostra la situazione, è già stato consegnato alla magistratura tramite una dashcam privata, discostandosi dalla narrazione comune e ribadendo la trasparenza delle azioni degli agenti coinvolti.

La situazione attuale richiede un confronto aperto e onesto sul ruolo delle forze dell’ordine nella società, con un occhio attento alla protezione di chi ha il compito di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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