Il 13 gennaio, Raiuno presenterà in prima serata “Il Conte di Montecristo”, una serie che porta sullo schermo il celebre romanzo di Alexandre Dumas. Diretta dal Premio Oscar Bille August, questa produzione internazionale vanta un cast di attori di grande rilievo, tra cui Sam Claflin e Jeremy Irons. Il racconto, ricco di intrighi, vendetta e speranza, offre una nuova visione del classico letterario, affrontando temi universali. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare in esclusiva il regista e alcuni membri del cast, per scoprire di più sulla realizzazione di questa serie.
L’importanza del romanzo e l’intento del regista
“Il Conte di Montecristo”, considerato da Antonio Gramsci uno dei romanzi più significativi nella letteratura popolare, cattura il lettore con la storia di Edmond Dantes e delle sue ingiustizie. Bille August, alla guida del progetto, ha voluto rendere omaggio a quest’opera epica, affrontando non solo il tema della vendetta ma anche la sua ambivalenza e la conseguente impotenza. Nell’intervista, August ha spiegato il suo approccio: “Accettare di dirigere una serie in otto episodi è stato un motivo di entusiasmo. Per un film ci sarebbero stati troppi comprimari lasciati in secondo piano. La serialità ci permette di addentrarci nei dettagli senza fretta.” La scelta di mantenere il focus sulla complessità emotiva dei personaggi, piuttosto che su una mera successione di eventi, spicca come uno degli obiettivi primari della nuova versione.
Come il regista ha sottolineato, la vendetta, pur essendo centrale nella trama, diventa un elemento che porta a riflessioni più profonde. Gli attori, grazie alla libertà offerta dalla struttura episodica, possono esplorare le sfumature dei loro ruoli, regalando al pubblico momenti di rivelazione interni e di lotte personali. Il racconto di Dumas viene così riadattato per esplorare l’umanità dei suoi personaggi, offrendo ai telespettatori spunti di riflessione sul tema della giustizia e sulla fatica del perdono.
Gabriella Pession nel ruolo di Hermine Danglars
Il personaggio di Hermine Danglars, interpretato da Gabriella Pession, è centrale nella trama. Hermine è una donna tormentata dalla perdita di un figlio, un dramma che la porta a prendere decisioni morali complesse. L’attrice ha condiviso come la sua esperienza di madre abbia arricchito la sua performance, mettendo a nudo le fragilità e il dolore del suo personaggio. “Essere madre ha cambiato radicalmente il mio modo di approcciarmi alla recitazione,” ha commentato la Pession. “Interpretare una donna che ha subito una perdita così devastante significa tuffarsi in emozioni che non si possono comprendere pienamente senza l’esperienza diretta della maternità.”
Hermine è presentata non solo come una figura egoista e frivola, ma come una donna combattuta dalla sua storia e dalle sue scelte. Questo aspetto consente al pubblico di empatizzare con le sue sofferenze e le sue colpe, rendendola un personaggio complesso e affascinante. L’attrice ha messo in evidenza che il percorso di Hermine, dalla superficialità all’affrontare il dolore, rappresenta una trasformazione drammatica e coinvolgente, rilevando così la naturale predisposizione dei personaggi di Dumas a esplorare le emozioni più profonde.
Nicolas Maupas nel ruolo di Albert
Nicolas Maupas, giovane attore noto per altri ruoli, si appropria del personaggio di Albert, un giovane che si trova a essere al centro delle tensioni fra amore e lealtà. La sua interpretazione è fondamentale per comprendere le relazioni intricate tra i vari protagonisti. Maupas descrive Albert come “una pallina di flipper”, un personaggio che, nonostante la sua integrità, fatica a comprendere la corruzione che lo circonda. “La sua innocenza lo porta a essere cieco rispetto a tutto ciò che accade attorno a lui,” ha dichiarato l’attore.
Affrontare una produzione di così grande rilievo ha rappresentato una concreta opportunità per Maupas, che ha messo alla prova le sue capacità in un contesto internazionale. “Lavorare con un cast così prestigioso e in lingua inglese è stato impegnativo. Ho imparato molto dai miei colleghi e dalla direzione di Bille,” ha aggiunto. Il suo viaggio attoriale si presenta come un’opportunità per crescere, alimentando ulteriormente la sua passione per la recitazione.
Questa serie non solo riporta alla luce il classico di Dumas, ma offre anche una nuova prospettiva su temi eterni come la vendetta, la giustizia e le interrelazioni umane, promettendo di catturare l’attenzione di un pubblico vasto e variegato.
Ultimo aggiornamento il 14 Gennaio 2025 da Marco Mintillo