L'arte della vendemmia: Emanuele Perra, il maestro delle vigne sarde

L’arte della vendemmia: Emanuele Perra, il maestro delle vigne sarde

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L'arte della vendemmia: Emanuele Perra, il maestro delle vigne sarde - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Emanuele Perra, esperto nella selezione delle uve, si dedica con passione all’arte della viticoltura nelle vigne della Sardegna. La sua esperienza e dedizione lo hanno reso una figura centrale nel mondo enologico regionale. Oltre al suo lavoro, Emanuele rappresenta un esempio di come la ricerca della qualità nell’agricoltura possa coniugarsi con la tradizione e la modernità.

L’inizio della giornata in vigna

Alle ore sette del mattino, Emanuele Perra è già tra i filari delle viti dell’azienda Contini di Cabras, nella località di Sinis. Con molta attenzione, seleziona e taglia i grappoli d’uva, seguendo i rigidi criteri dettati dalla qualità e dalla varietà delle uve stesse. Per Emanuele, questo processo non è solo una questione di tecnica, ma una vera e propria espressione di arte e amore per la terra. “Le premesse per ottenere un buon vino partono dalla qualità delle uve,” afferma, sottolineando l’importanza di conoscere il momento giusto per la raccolta.

Nato ad Assolo nel 1988, Emanuele ha preso piede nel mondo della viticoltura solo sei anni fa, ma è già considerato un maestro. La sua dedizione, l’intuito e l’esperienza acquisita sul campo lo rendono un personaggio ambito nelle cantine di tutta la Sardegna, soprattutto durante le varie fasi lavorative che vanno dalla potatura alla vendemmia. Emanuele non si limita a raccogliere: lui “articula” il suo approccio, ragionando su ogni aspetto della cura della vite.

Coordinamento e lavoro di squadra

Emanuele è il punto di riferimento per un team di lavoratori, uomini e donne che spaziano dai 18 ai 62 anni, tutti provenienti dalla sua comunità e dai centri limitrofi. Questo gruppo, motivato e coeso, riesce a lavorare con grande entusiasmo, cimentandosi in un’attività che richiede dedizione e professionalità. Le richieste di Emanuele da parte delle cantine crescono in continuazione e il suo telefono non smette di squillare. La scelta di rimanere e lavorare nella propria terra piuttosto che emigrare, un fenomeno che ha colpito tanti giovani, rappresenta una delle motivazioni che guida il suo operato.

La sua passione per la viticoltura è sostenuta da ricordi affettuosi legati alla sua infanzia, quando aiutava il nonno Chicchino nella cura di un vigneto centenario che gli è stato poi tramandato. “Il profumo del mosto selvatico è sempre stato parte della mia vita,” racconta, trasmettendo l’emozione di un legame profondo con la sua terra.

L’importanza della formazione e degli insegnamenti

Durante i suoi anni di lavoro, Emanuele ha avuto la fortuna di apprendere dai vignaioli più esperti. Ogni giorno si impegna a perfezionare le sue abilità e ad adeguarsi alle nuove tendenze e tecniche agronomiche, rimanendo aggiornato sui cambiamenti climatici e sulle nuove malattie che minacciano le coltivazioni. La sua affermazione che “ogni giorno affino la mia conoscenza” riflette un approccio pragmatico e umano al lavoro.

Dal mese di dicembre, si accingerà a un’altra fase fondamentale della vita della vigna: la potatura, un momento critico che richiede alte competenze e un grande senso della misura; un lavoro artistico che condiziona la vita futura delle piante. Emanuele spiega che, “se la tagli male accorci la vita alla pianta,” evidenziando l’importanza di avere una visione globale e di agire con coscienza e responsabilità.

Un futuro ricco di opportunità

Mentre il lavoro continua tra i filari, Emanuele riflette sulle potenzialità che il suo territorio offre, non solo in termini di viticoltura, ma anche per lo sviluppo di un turismo enogastronomico. Situato in un paesaggio di straordinaria bellezza, ricco di nuraghi e vicinissimo all’altipiano della Giara, il suo comune potrebbe diventare un centro di attrazione per gli amanti del buon vino e della cultura locale.

Le parole del nonno Chicchino, che gli ripeteva: “Chi no màrrat no ddi capìtat” , lo accompagnano nel suo cammino, rendendolo consapevole che il duro lavoro e la dedizione possono trasformarsi in successo e soddisfazione. Emanuele Perra non è solo un agricoltore; è un custode della tradizione vitivinicola sarda, e il suo operato rappresenta un esempio luminoso per le future generazioni.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Armando Proietti

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