La pubblicazione “Pericle Fazzini. Il Sasso nel fiume“, edita da De Luca Editori d’Arte, rappresenta un contributo significativo alla conoscenza dell’opera e della vita dello scultore marchigiano Pericle Fazzini. Questo volume offre l’accesso a una vasta gamma di scritti e appunti, molti dei quali mai pubblicati, fornendo così uno sguardo inedito sulla sua figura artistica. Il lavoro di curatela è stato svolto da Giulio Ferroni, noto storico della letteratura italiana, e si fonda su una ricerca approfondita nei testi autografi di Fazzini, custoditi nell’archivio storico a Grottammare.
Un viaggio attraverso la vita e l’opera di Fazzini
La raccolta di scritti è arricchita da memorie, bozze di articoli e annotazioni poetiche, estratti dai preziosi taccuini del maestro. Attraverso queste pagine, si può tracciare il percorso creativo di Fazzini, utilizzando le sue stesse parole come guida. La pubblicazione documenta non solo il suo lavoro come scultore, ma anche il suo impegno nel dialogo culturale del Novecento, evidenziando corrispondenze con figure di spicco dell’arte e della letteratura.
Il volume include lettere di importanti artisti della Scuola Romana, così come scambi epistolari con nomi noti come il poeta Giuseppe Ungaretti, il critico d’arte Cipriano Efisio Oppo e personalità del calibro di Jacqueline Kennedy. Questi scambi forniscono un contesto più ampio sulla rete di relazioni che ha caratterizzato la carriera di Fazzini, sottolineando il suo ruolo influente nel panorama culturale italiano e oltre. Le lettere dei familiari e dei suoi sostenitori, come il poeta Mario Rivosecchi e lo scrittore Romeo Lucchese, offrono una visione intima e personale della vita dell’artista e dei suoi trascorsi professionali.
La formazione e affermazione dell’artista
Il libro non si limita solamente a presentare gli aspetti estetici della produzione di Fazzini, ma si sofferma anche sulle sue origini e sul percorso di apprendimento che ha portato alla sua maturità artistica. Fazzini inizia la sua formazione accanto al padre, Vittorio, noto ebanista a Grottammare. Questa esperienza di lavoro manuale affinerà le sue abilità e darà forma a una sensibilità estetica che lo contraddistinguerà nel corso degli anni.
Trasferitosi nella capitale, Fazzini entra in contatto con figure di spicco del mondo dell’arte, interagendo con critici, collezionisti e altri scultori, consolidando così la propria identità artistica. I riconoscimenti giungono dopo anni di lavoro costante, culminando in opere celebri come la monumentale ‘Resurrezione‘, realizzata per la Sala delle Udienze in Vaticano tra il 1970 e il 1975 su commissione di Papa Paolo VI. Quest’opera rappresenta un forte simbolo della sua grandezza artistica, esemplificando l’abilità di Fazzini di unire materiali e forme in una narrazione visiva potente.
Un compendio unico tra parole e immagini
“Pericle Fazzini. Il Sasso nel fiume” si distingue non solo per il valore dei testi, ma anche per la ricca selezione di immagini e documentazione fotografica che accompagna il racconto dell’artista. Le fotografie, raccolte dall’archivio Fazzini, sono una preziosa aggiunta al volume e offrono un supplemento visivo alle esperienze descritte nei testi. Questi documenti visivi permettono al lettore di entrare in contatto diretto con l’opera di Fazzini, rendendo tangibile il suo contributo al panorama artistico.
La presentazione ufficiale del volume è prevista per il 3 dicembre alle 17.30 a Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri a Roma. L’evento vedrà la partecipazione di Giulio Ferroni, Alessandro Masi e delle storiche dell’arte Roberta Serra e Chiara Barbato, le quali hanno collaborato alla realizzazione del progetto editoriale. Si tratta di un’opportunità unica per approfondire le opere e la vita di un artista di grande spessore, il cui lavoro continua ad influenzare e ispirare le generazioni future.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco