Una nuova dimensione di arte contemporanea si svela a Vitulano, nel cuore del Sannio, grazie all’inaugurazione della mostra personale di Stefano Di Stasio, intitolata “Stazioni di meraviglia“. L’evento, che si terrà sabato 5 ottobre presso Casa Turese Arte Contemporanea, presenta dieci opere pittoriche inedite e una serie di disegni. Dopo importanti esposizioni al MART di Rovereto e nelle Sale delle Arti di Venaria Reale, Di Stasio ritorna a Vitulano, rafforzando il suo legame con il territorio e con i suoi curatori, Tonino e Tommaso De Maria, che lo hanno accompagnato in un viaggio artistico iniziato alla fine degli anni ’90. La mostra sarà visitabile fino al 22 dicembre 2023.
Le opere in mostra e il loro significato
La mostra “Stazioni di meraviglia” si distingue non solo per l’originalità delle opere presentate, ma anche per il profondo legame che stabiliscono con la cultura e il paesaggio di Vitulano. Stefano Di Stasio, artista napoletano di grande rilevanza nel panorama contemporaneo, ha saputo realizzare pezzi che sfuggono alla banalità , esplorando le tematiche del mistero e della connessione con il territorio. Le opere in esposizione, frutto di un’accurata ricerca artistica e al contempo di un’espressione evocativa, si pongono come veri e propri ‘teatri’ che mettono in scena la complessità delle emozioni e delle suggestioni.
L’artista, come evidenziato dal curatore Lorenzo Canova nel testo di catalogo, combina diverse influenze artistiche, dalle radici del SIMBOLISMO e della METAFISICA fino al SURREALISMO e al REALISMO MAGICO. Questa ricca varietà di stili permette a Di Stasio di elaborare un linguaggio visuale unico, dove le figure femminili e simboliche emergono come protagoniste. Nella mostra, la figura della Dormiente si fa portavoce di un messaggio profondo, strettamente legato alla cultura locale, elemento centrale nelle opere stesse.
Il legame con Vitulano e i santi del territorio
Il richiamo a Vitulano è evidente nelle scelte tematiche di Di Stasio, che affronta con particolare interesse l’inarrestabile mistero di questa terra. La figura della Dormiente, rappresentata nei suoi quadri, è evocativa di storie antiche e simbolismi legati alla montagna del Taburno. I legami visivi e concettuali con opere storiche come il “Polifemo” di Nicolas Poussin e “Prometeo” di Arnold Böcklin rafforzano l’idea di un filo conduttore tra passato e presente, tra mito e realtà .
Inoltre, le opere di Di Stasio non sono solo espressioni artistiche, ma anche dialoghi con la spiritualità del luogo. È singolare l’interpretazione della figura di San Menna, che con il suo bastone a forma di Tau si fa guida nel percorso notturno di un pellegrino contemporaneo. Anche il richiamo a figure locali come San Pio da Pietrelcina e Flavia Abbamondi amplifica la ricchezza culturale della mostra, trasformando ogni quadro in un omaggio alle tradizioni e alla spiritualità del Sannio.
L’importanza della mostra per la galleria e per il territorio
Tommaso De Maria, direttore artistico della Galleria Casa Turese, ha evidenziato come la mostra di Di Stasio rappresenti un passo significativo nel progetto di valorizzazione della pittura contemporanea all’interno del territorio sannita. Questa iniziativa non solo arricchisce l’offerta culturale di Vitulano, ma stimola anche l’interesse verso le giovani generazioni, creando uno spazio di incontro tra arte, storia e comunità .
La presentazione di un progetto editoriale, includente fotografie ambientali dell’allestimento e un testo critico a cura di Lorenzo Canova, costituisce un’opportunità per approfondire la comprensione delle opere esposte. In questo modo, Casa Turese si configura come un centro vitale per l’arte contemporanea, profondamente radicata nella cultura del territorio, nonché un luogo dove l’arte diviene uno strumento di connessione tra il presente e il passato.
Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 da Armando Proietti