L'arte giapponese in evoluzione: la mostra 'Gli Shinhanga' a Roma esplora nuovi orizzonti

L’arte giapponese in evoluzione: la mostra ‘Gli Shinhanga’ a Roma esplora nuovi orizzonti

La mostra “Gli Shinhanga” a Roma esplora l’evoluzione dell’arte della stampa giapponese, evidenziando l’influenza occidentale e la transizione culturale dal tradizionale Ukiyoe a nuove forme espressive.
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L'arte giapponese in evoluzione: la mostra 'Gli Shinhanga' a Roma esplora nuovi orizzonti - Gaeta.it

L’arte della stampa giapponese ha subito una significativa evoluzione dall’epoca dell’Ukiyoe, introducendo elementi moderni e riflettendo l’influenza dell’Occidente. La mostra ‘Gli Shinhanga. Una rivoluzione nelle stampe giapponesi‘, in programma dal 13 marzo al 15 giugno presso i Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, presenta oltre 120 opere che raccontano questo percorso artistico. L’esposizione, che si arricchisce rispetto a quella già avvenuta a Torino, offre un’analisi approfondita della transizione culturale e artistica del Giappone dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni ’30 del secolo scorso.

La trasformazione dell’arte della stampa

La mostra ‘Gli Shinhanga‘ mette in luce un nuovo approccio all’arte della stampa a matrice, caratterizzato dall’adozione di soggetti e tecniche che si distaccano dall’Ukiyoe tradizionale. Lo Shinhanga, che si traduce come “nuova xilografia”, porta alla ribalta una varietà di temi che spaziano da paesaggi metropolitani a vedute rurali, passando per immagini suggestive del Monte Fuji, rappresentato non più in modo idealizzato ma attraverso angolazioni inedite. La peculiarità di queste stampe risiede nella loro capacità di evocare atmosfere silenziose e sospese, dove il presente e il futuro si incontrano, creando un senso di meraviglia e introspezione.

A queste vedute si aggiungono i famosi “bijinga“, ritratti di donne comuni impegnate nella vita quotidiana, lontani dai soggetti celebri e idealizzati dell’arte precedente. Qui, le donne non sono più semplici oggetti di bellezza, ma vengono rappresentate mentre si dedicano a momenti quotidiani, come pettinarsi o truccarsi, mostrando la vita di una società in evoluzione.

L’influenza europea e il dialogo culturale

Paola Scrolavezza, nipponista e docente all’Università di Bologna, è la curatrice della mostra ed evidenzia come gli Shinhanga raccontino una storia di apertura verso l’Occidente. I grandi maestri come Itō Shinsui, Kawase Hasui e Hashiguchi Goyō, per esempio, non solo hanno accolto l’estetica e il gusto dei visitatori stranieri, ma si sono anche trasformati in esploratori a loro volta, portando nelle loro opere scorci d’Occidente che offrono uno sguardo fresco e inedito sulla realtà europea. Paesaggi giapponesi, come i ciliegi in fiore, coesistono armoniosamente con scene di iconiche architetture occidentali, come le piramidi di Gaza e i canali di Venezia.

Eddy Wertheim, direttore della Japanese Gallery Kensington di Londra, sottolinea che il passaggio dal Ukiyoe allo Shinhanga rappresenta un incrocio diretto con le tecnologie artistiche dell’Occidente. Questa nuova forma d’arte diventa così una sorta di istantanea di come il Giappone continui a mantenere viva la propria eredità culturale mentre si apre a nuove influenze e all’avanzamento tecnologico.

Un’esperienza immersiva nella storia giapponese

La mostra non si limita a presentare opere grafiche ma si propone come un viaggio completo attraverso la storia e la cultura giapponese. L’esposizione include anche inediti video giapponesi risalenti al periodo tra le due guerre, oggetti d’arte, eleganti kimono e fotografie storiche che arricchiscono il racconto della trasformazione sociale e politica del Giappone. Secondo Wertheim, la mostra permette di osservare in che modo la moda, le abitudini e perfino le politiche abbiano subito un cambiamento significativo con l’apertura del paese all’Occidente.

Con questa ricca proposta artistica, ‘Gli Shinhanga‘ porta i visitatori a esplorare le molteplici sfaccettature del Giappone, rendendo visibili i mutamenti che hanno caratterizzato il paese nel passaggio da un’epoca tradizionale a una più moderna. L’esposizione è realizzata in collaborazione con Vertigo Syndrome, Il Cigno, NipPop e la Japanese Gallery Kensington di Londra, e gode del patrocinio del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, della Fondazione Italia-Giappone e del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna.

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