L’Assemblea Capitolina ha recentemente votato a favore di un’importante mozione che richiede l’estensione del perimetro della Riserva Naturale Valle dell’Aniene. Questa iniziativa mira a prolungare l’area protetta oltre il GRA, raggiungendo il confine orientale di Roma Capitale, e ad avviare la creazione di un progetto di più ampio respiro per il Parco della Valle dell’Aniene, che si estenderebbe anche al territorio comunale di Subiaco. Questa decisione rappresenta un passo significativo verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale della zona.
La storia della riserva naturale valle dell’aniene
Nel 1992, la Giunta della Regione Lazio approvò un piano regolatore che includeva il progetto per il “Parco della Valle dell’Aniene“, concepito come area di importanza provinciale. Questo parco avrebbe dovuto coprire circa 14.600 ettari lungo il fiume Aniene, dal punto della sua confluenza con il Tevere fino a Subiaco. L’area proposta era ricca di punti di interesse storico, archeologico e naturalistico, comprese aree di notevole bellezza paesaggistica.
Tuttavia, il progetto originale non andò in porto come previsto. Anziché il parco di vasta estensione, nel 1997 venne istituita la Riserva Naturale della Valle dell’Aniene tramite la Legge Regionale del Lazio n. 29. Questa riserva, che comprende esclusivamente 650 ettari lungo il fiume, si ferma al GRA, mancando così la possibilità di proteggere un’area di maggiore importanza ecologica.
Il Piano Regolatore di Roma, approvato nel 2008, ha evidenziato l’importanza della salvaguardia delle aree naturali e della rete ecologica della città . Qui, è stata ribadita la necessità di ripristinare il paesaggio e di rinaturalizzare le zone compromesse da attività estrattive. L’attenzione alla tutela ambientale è diventata sempre più pressante negli ultimi anni, a fronte dei cambiamenti climatici.
L’importanza del parco della valle dell’aniene
La Valle dell’Aniene si presenta come un ecosistema cruciale per il territorio romano. La proposta di estendere la Riserva e dunque il Parco ha acquisito rilievo in un contesto arido, contrassegnato da eventi meteorologici estremi e da un incremento delle piogge intense. La cura del bacino idrografico assume quindi un’importanza strategica per il governo della città e come risposta ai cambiamenti climatici, puntando a migliorare la gestione delle acque pluviali e a mantenere la stabilità del suolo per prevenire il rischio idrogeologico.
Questa proposta di estensione non riflette solo una necessità ecologica, ma anche un’aspettativa sociale. Comitati e cittadini, insieme a rinomate associazioni ambientaliste come Italia Nostra, WWF Lazio e Legambiente, attendono da tempo una piena realizzazione del Parco Naturale. Attraverso questa mozione, i rappresentanti politici si fanno portavoce di una volontà collettiva di proteggere la biodiversità e il patrimonio storico della Valle dell’Aniene.
In questo contesto, la mozione approvata dall’Assemblea Capitolina invita l’amministrazione a farsi carico di trattative con la Regione Lazio e le altre istituzioni competenti. La richiesta di estendere il perimetro della Riserva verso est è vista come un atto necessario e non più procrastinabile, sinergico con le attese dei cittadini e le esigenze di salvaguardia del territorio.
Il percorso per la creazione di un’area protetta più ampia non è stato sempre lineare, ma l’adozione di provvedimenti strutturali può finalmente permettere di superare le limitazioni del passato e rispondere adeguatamente alle sfide ambientali del presente. La protezione del patrimonio naturale di Roma è ora nelle mani di un’amministrazione che si è dichiarata pronta a sostenere questa causa.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Laura Rossi