Poco tempo fa, il Consiglio regionale delle Marche è diventato la prima istituzione in Italia a sottoscrivere la petizione “Stop smartphone e social sotto i 14 e 16 anni: ogni tecnologia ha il suo giusto tempo“. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di mettere in evidenza i rischi provocati dall’uso indiscriminato delle tecnologie digitali tra i giovani. La questione è stata hub del dibattito pubblico e ha trovato spazio all’interno delle iniziative promosse dall’Assemblea legislativa regionale.
Gli eventi promossi per sensibilizzare il pubblico
L’Assemblea legislativa ha organizzato due eventi significativi ad Ancona, mirati a contrastare l’uso eccessivo e precoce degli strumenti tecnologici. Il primo evento ha avuto luogo al Teatro Sperimentale, dove genitori ed educatori hanno ricevuto direttive su come affrontare in modo consapevole il dilemma della tecnologia influita sulla vita dei più giovani. Il secondo appuntamento si è svolto a Villarey, coinvolgendo oltre 250 studenti delle scuole medie in discussioni aperte sul tema della tecnologia e dei rischi associati.
Un messaggio chiaro e un forte richiamo alla responsabilità è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, il quale ha enfatizzato l’importanza di introdurre regole adeguate per proteggere i minori. “Non siamo contro la tecnologia, ma vogliamo far emergere la necessità di una regolamentazione per salvaguardare i più giovani,” ha dichiarato Latini durante gli eventi. Questa posizione mira ad accrescere la consapevolezza su come l’impatto dei dispositivi digitali possa influenzare negativamente lo sviluppo dei ragazzi.
Le parole del pedagogista Daniele Novara
Il pedagogista Daniele Novara, che dirige il Centro psico pedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, ha fornito un’analisi dettagliata dei rischi associati a un uso prematuro e incontrollato dei telefoni cellulari e dei social media. Durante la sua esibizione al Teatro Sperimentale, ha elencato i danni diretti, come la dipendenza, e quelli indiretti, legati alla riduzione delle relazioni sociali. Il messaggio di Novara è chiaro: un uso non consapevole della tecnologia incide negativamente sulla preparazione dei giovani ad affrontare la vita reale, creando una generazione meno in grado di socializzare e comunicare fisicamente.
Novara non ha risparmiato le critiche al marketing che sfrutta i più giovani, evidenziando come i bambini e gli adolescenti diventino facilmente bersagli di tecniche pubblicitarie senza alcun riguardo per il loro benessere. Molti genitori si sentono inadeguati e privi di supporto in questa battaglia. La petizione, in tal senso, diventa uno strumento di pressione verso il Governo italiano affinché venga avviata una concreta azione di protezione per le nuove generazioni.
L’impatto emotivo e cognitivo delle tecnologie
Un videomessaggio del noto psicoterapeuta Alberto Pellai ha messo in luce l’impatto del digitale sulla crescita emotiva e cognitiva delle giovani generazioni. Pellai ha descritto l’emergenza attuale con dati scientifici, sottolineando l’importanza di una reazione collettiva. Ha richiamato l’attenzione sulla pericolosità dell’isolamento sociale, fenomeno crescente tra i ragazzi che preferiscono passare ore incollati agli schermi piuttosto che impegnarsi in attività ricreative o relazioni interpersonali.
La richiesta di partecipazione attiva è stata estesa a vari attori sociali, comprese le associazioni culturali come Unita . Attraverso l’attore Thomas Trabacchi, il gruppo ha ricordato il valore della cultura e dell’arte, evidenziando la necessità di formare un’alleanza educativa tra istituzioni, famiglie, scuole e professionisti per costruire una rete di supporto ai ragazzi.
Un dibattito costruttivo tra studenti
L’incontro finale si è svolto nell’Aula magna della Facoltà di Economia a Villarey, dove gli studenti hanno avuto l’opportunità di esprimere le loro opinioni e preoccupazioni riguardo all’uso della tecnologia. Attraverso un dibattito maieutico, i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi su idee e dissensi senza il timore di essere giudicati. La tematica del confronto è stata improntata sul titolo “Non fatevi fregare, ogni tecnologia a suo tempo“, un invito a riflettere su come integrare le nuove tecnologie nella vita quotidiana in modo consapevole.
La partecipazione attiva dei giovani è stata un elemento essenziale di questo evento, dimostrando l’importanza di dare voce alle loro preoccupazioni e suggerimenti riguardo a un fenomeno così pervasivo e diffuso come quello delle tecnologie digitali.