A Roma, l’Associazione dei Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani ha ufficializzato il suo supporto alla campagna “VitaeVino”, lanciata lo scorso ottobre. Questa iniziativa internazionale si propone di sensibilizzare i consumatori e i wine lovers sulla difesa del vino, soprattutto in un periodo in cui si registra una crescente critica nei confronti del consumo di alcol. Con l’appoggio del Consiglio Nazionale dell’Associazione, Agivi si pone come notizia di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano.
Origini e obiettivi della campagna “VitaeVino”
Il progetto “VitaeVino” è stato avviato dalle principali organizzazioni European, tra cui il Comité Européen des Entreprises Vins , la Confédération Européenne des Vignerons Indépendants , Copa-Cogeca e l’European Federation of Origin Wines . Questi gruppi si sono uniti per affrontare le sfide crescenti nel settore vitivinicolo. Il progetto mira a mobilitare i cittadini attorno alla cultura del vino e all’importanza di un consumo responsabile. In particolare, la campagna si propone di contestare i messaggi negativi e gli attacchi provenienti da movimenti anti-alcol, creando consapevolezza sull’importanza socio-culturale del vino.
Il vino non è solo una bevanda ma parte integrante della storia e della tradizione di molti paesi, in particolare in Italia, dove la viticoltura rappresenta un patrimonio culturale prezioso. Attraverso “VitaeVino”, gli organizzatori intendono sottolineare come il vino possa contribuire allo sviluppo sociale ed economico, supportando anche le piccole aziende e gli imprenditori del settore.
La voce dei giovani imprenditori vitivinicoli
Marzia Varvaglione, presidente di Agivi, ha sottolineato l’importanza dell’associazione nel promuovere un approccio responsabile al consumo di vino. Secondo Varvaglione, “Agivi da sempre condivide e promuove il consumo responsabile”, mostrando come l’associazione si impegni non solo a tutelare il vino, ma anche a educare il pubblico. Negli ultimi anni, i dati Istat hanno rivelato che i giovani adulti, in particolare nella fascia di età tra i 18 e i 35 anni, tendono a preferire un consumo moderato e occasionale di vino, una tendenza che Agivi si propone di rafforzare.
Il compito dell’associazione è anche quello di far sentire la voce di questa fascia demografica, che risulta sempre più consapevole e critica nei confronti del consumo e degli stili di vita. Pertanto, Agivi considera fondamentale sostenere iniziative come “VitaeVino”, che riflettono l’evoluzione del consumo e la necessità di un approccio equilibrato e informato.
L’impatto della campagna e le adesioni
Un aspetto significativo della campagna “VitaeVino” è il numero di firme raccolte a sostegno dell’iniziativa. A poco più di un mese dal suo lancio, sono state registrate oltre 8.400 firme provenienti da diverse località del mondo. Questo attestato di sostegno evidenzia come il messaggio della campagna stia risuonando a livello globale, mobilitando non solo produttori e operatori del settore, ma anche consumatori e appassionati del vino.
L’importanza della raccolta firme va oltre il numero: rappresenta un’indicazione chiara di come il vino venga visto come un elemento di aggregazione culturale e sociale. La risposta entusiasta del pubblico sottolinea l’interesse crescente per un consumo di vino consapevole, che valorizza la qualità piuttosto che la quantità. La continuità di questo slancio sarà cruciale per il futuro della campagna e dell’intero settore vitivinicolo, che si trova a fronteggiare sfide non solo economiche ma anche culturali.
In sintesi, la campagna “VitaeVino” rappresenta un’importante iniziativa nella salvaguardia del vino e della sua cultura, fortemente sostenuta dai giovani imprenditori vitivinicoli italiani, i quali intendono far emergere il valore di un’industria che è sia tradizione che innovazione.
Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Marco Mintillo