Latina, condannato padre per maltrattamenti: “Vi uccido uno alla volta”, minacce ai figli tra 4 e 10 anni

Latina, condannato padre per maltrattamenti: “Vi uccido uno alla volta”, minacce ai figli tra 4 e 10 anni

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Una condanna a 5 anni e 3 mesi di reclusione è stata pronunciata ieri dal tribunale di Latina nei confronti di un uomo di 44 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia. Le vittime sono i suoi figli, bambini tra i 4 e i 10 anni, costretti per anni a vivere in un clima di paura costante. La sentenza ha previsto anche un risarcimento per le parti lese.

Un processo nato da un’altra condanna per stalking alla compagna

Il procedimento penale appena concluso è nato da un’altra vicenda giudiziaria. L’uomo era già stato condannato in passato per atti persecutori contro la compagna, madre dei minori. Durante quel primo processo erano emersi particolari inquietanti, che riguardavano anche i figli: frasi di odio, umiliazioni e minacce ripetute, pronunciate nel silenzio della casa, ma con una violenza che ha lasciato segni profondi.

Tra le parole riportate dai bambini e confermate nel corso del dibattimento, una frase ha colpito più di tutte: “Vi uccido uno alla volta”. Un’espressione che descrive il livello del terrore vissuto tra le mura domestiche. Il giudice, ascoltati i racconti e valutate le prove, ha trasmesso gli atti in procura, ritenendo che ci fossero fondati elementi per aprire un nuovo fascicolo.

Minacce gravi e bambini lasciati fuori casa per ore

Le successive indagini hanno confermato quanto denunciato. I minori erano sottoposti a un contesto di costante sopraffazione. In un’occasione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero stati lasciati fuori casa per ore, al freddo, senza sapere se qualcuno sarebbe tornato ad aprire loro la porta.

Le testimonianze acquisite nel tempo, i racconti della madre e i riscontri da parte dei servizi sociali hanno delineato un quadro preciso: una vita quotidiana segnata da minacce, urla e isolamento. Nessuna protezione, nessuna tregua. Solo paura. Giorno dopo giorno.

La sentenza del tribunale di Latina chiude una pagina dolorosa ma apre un fronte di giustizia. I minori, oggi seguiti da un’équipe di sostegno, stanno intraprendendo un percorso di recupero. Il padre, rinchiuso in carcere, dovrà scontare la pena prevista e rispondere anche sul piano civile per i danni arrecati.

Una vicenda che riporta al centro dell’attenzione la necessità di ascoltare i segnali, di intervenire in tempo e di proteggere chi non può difendersi da solo. I bambini, in questo caso, hanno dovuto attendere troppo. Ma la verità è arrivata. E con essa, almeno in parte, anche un atto di giustizia.

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