Latina, discussione accesa in consiglio comunale sulla demolizione dell’ex Icos

Latina, discussione accesa in consiglio comunale sulla demolizione dell’ex Icos

La giunta Celentano avvia la demolizione dell’ex Icos a Latina, ma l’opposizione solleva dubbi sulla mancanza di consenso ministeriale e sui tempi incerti del progetto “A Gonfie Vele”.
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Latina, discussione accesa in consiglio comunale sulla demolizione dell’ex Icos - Gaeta.it

La recente decisione della giunta Celentano di avviare i lavori per la demolizione dell’ex Icos a Latina ha acceso un dibattito acceso tra le forze di opposizione. Gli esponenti dei gruppi consiliari hanno messo in discussione l’effettivo percorso seguito dall’amministrazione, sollevando dubbi sulla mancanza del consenso imprescindibile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la rimodulazione del progetto chiamato “A Gonfie Vele”. Questo progetto ha come obiettivo il rinnovamento di un’area ormai dismessa, ma sono emersi elementi che potrebbero compromettere i tempi e la realizzazione finale dell’opera.

Il contesto della delibera e le osservazioni dell’opposizione

La giunta comunale ha approvato una delibera riguardante l’avvio dei lavori del primo stralcio di un progetto finanziato tramite fondi PNRR. Tuttavia, solo pochi giorni prima l’opposizione, rappresentata da gruppi come Lbc, M5S, Pd e PerLatina2032, ha fatto notare che durante un incontro in commissione trasparenza, era stata confermata l’invio della richiesta di rimodulazione del progetto al MIT. Questa rimodulazione, motivata dall’innalzamento dei costi e dalla necessità di modificare l’obiettivo iniziale di rigenerazione urbana verso il miglioramento dell’efficienza energetica, attendeva un riscontro formale.

Nonostante tale aspettativa, la risposta da parte del Ministero non è stata ancora ricevuta. In effetti, era stato comunicato al Comune che, entro il 24 marzo scorso, doveva fornire aggiornamenti sullo stato di attuazione del progetto. La minaccia di un possibile definanziamento ha amplificato le preoccupazioni, rendendo chiaro che la giunta non può dar per scontata la realizzazione del progetto senza il necessario supporto ministeriale.

Le tempistiche per la realizzazione del progetto

Un altro punto rilevante sollevato dall’opposizione riguarda le scadenze. Il termine fissato per completare gli interventi del primo stralcio, che include l’abbattimento dell’ex Icos, è previsto per il 31 marzo 2026. Gli esponenti hanno messo in evidenza che, data la complessità dell’operazione, completare le opere in un anno risulta un obiettivo ardimentoso e non facilmente raggiungibile. Senza un’adeguata pianificazione e chiarezza nei rapporti con il Ministero, potrebbero sorgere problemi significativi lungo il cammino.

La richiesta dei consiglieri di opposizione di tornare a discutere la questione in commissione, con la presenza degli assessori competenti, si fonda sulla volontà di ottenere maggiore chiarezza e trasparenza. Negli ultimi tempi, si è osservato un trend nel quale le decisioni vengono comunicate attraverso canali ufficiali piuttosto che tramite il consiglio comunale, minando la fiducia nella governance locale.

Critiche alla giunta e gestione delle politiche urbanistiche

Le forze di opposizione non si sono fermate solo alla questione della demolizione. Hanno criticato l’amministrazione Celentano per il susseguirsi di eventi pubblici che non comportano reali avanzamenti nella città. Scene di inaugurazione di opere realizzate da altre amministrazioni, come la posa del primo mattone per opere già finanziate e progettate da Ater, vengono viste come tentativi del Comune di accaparrarsi meriti non propri.

La questione è particolarmente delicata in un momento in cui la città si aspetta progetti innovativi e politiche urbanistiche solide. I consiglieri temono che, una volta conclusi i lavori già avviati, la giunta corrente non avrà piani concreti per il futuro e risulterà vulnerabile di fronte a una mancanza di visione e iniziativa.

In sintesi, le polemiche attorno alla demolizione dell’ex Icos e al progetto “A Gonfie Vele” rivelano tensioni profonde e interrogativi sulle prospettive di sviluppo urbano di Latina. Mentre la giunta si affretta a comunicare risultati, l’opposizione chiede attenzione e responsabilità, per evitare di trovarsi nel mezzo di un percorso in salita e con poche certezze.

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