Latina: gli assistenti scolastici della Osa senza diritti, lavorano meno di 10 mesi all’anno

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Gli assistenti scolastici della cooperativa Osa, che gestisce l’appalto dei Servizi sociali del Comune di Latina, si trovano in una situazione di estrema precarietà. Questi lavoratori, impegnati nell’affiancamento scolastico per i bambini con disabilità, operano su temi fondamentali come l’integrazione e l’autonomia dei minori, ma lavorano meno di 10 mesi all’anno, senza godere di diritti come ferie o malattia.

Lavoro discontinuo e senza tutele

La precarietà di questi educatori è diventata sempre più evidente nel corso degli anni, soprattutto a partire dal 2017, anno in cui il contratto di lavoro è stato ridotto da 12 a 10 mesi. Secondo Maria Rosaria Marandino, una delle educatrici coinvolte, “a questi 10 mesi dobbiamo ancora sottrarre le vacanze, i ponti e le festività, periodi in cui siamo sospesi dal lavoro”. Ciò significa che i lavoratori non hanno diritto alle tutele che spettano agli altri professionisti.

La voce dei sindacati: richiesta di un contratto adeguato

Insieme al sindacato Usb, i lavoratori stanno chiedendo un adeguamento del contratto che copra l’intero anno lavorativo. “Con l’attuale situazione, non riusciamo neppure ad avere un compito specifico, nonostante le nostre professionalità. Siamo trattati quasi come tappabuchi e il numero di educatori resta insufficiente rispetto ai bambini da seguire”, aggiunge ancora la Marandino.

Lavoro stagionale nei centri estivi: incertezza e precarietà

Gli 80 operatori coinvolti, una volta chiuse le scuole, dovrebbero proseguire con il lavoro nei centri estivi e nelle colonie per bambini disabili. Tuttavia, ogni anno, a giugno, manca la certezza sull’inizio e la durata di questi servizi. La situazione è resa ancora più complicata dalla mancanza di diritti. Carlo Miccio, un altro educatore della Osa, sottolinea come il contratto di lavoro si sospenda ogni volta che c’è un’interruzione del servizio. “Non abbiamo diritto alla malattia o alla 104“, spiega.

Nessuna soluzione all’orizzonte

Di recente, una delegazione di educatori ha incontrato l’assessore ai Servizi sociali Michele Nasso, ma al momento non si intravede una soluzione. “Ci hanno comunicato un’ulteriore proroga del contratto, il che significa che questa situazione rimarrà invariata almeno per un altro anno”, continua Carlo Miccio. I lavoratori chiedono che il Comune di Latina modifichi la gara d’appalto per migliorare le condizioni lavorative di chi offre un servizio fondamentale per i minori svantaggiati.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Fabio Belmonte

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