La problematica dell’insabbiamento delle foci e dei canali marini ha portato l’Ente Parco Nazionale del Circeo a proporre un protocollo d’intesa per una gestione sostenibile e programmata dei sedimenti marini. L’annuncio è avvenuto durante un incontro presso la Prefettura di Latina, dove sono stati discussi i piani per evitare un’interferenza ambientale nelle aree costiere tra i comuni di Latina e Sabaudia. Il protocollo coinvolgerà vari enti, tra cui la Regione Lazio, i comuni locali e il Reparto Carabinieri Biodiversità .
l’incontro in prefettura: un passo verso la sostenibilitÃ
partecipazione e rappresentanza
L’importante riunione è stata accolto nella Prefettura di Latina, dove hanno preso parte diversi rappresentanti istituzionali. Tra i presenti, la dott.ssa Marialanda Ippolito, Capo di Gabinetto del Prefetto, e il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Emanuela Zappone. Altri partecipanti significativi includevano il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Christian Angelillo, e il direttore del Parco Nazionale del Circeo, Stefano Donati. La presenza dialogante di vari enti ha sottolineato l’importanza di una risposta coordinata alla minaccia dell’insabbiamento.
obiettivi del protocollo
Il protocollo d’intesa mira a promuovere azioni concertate per la gestione dei sedimenti marini, focalizzandosi su un utilizzo strategico degli stessi. In particolare, si intende affrontare il riutilizzo dei sedimenti per il ripascimento delle spiagge e il consolidamento delle dune, sia per ridurre il rischio di erosione che per migliorare la qualità ecologica dei laghi costieri. Con questo accordo, i soggetti coinvolti si impegnano a strutturare un tavolo tecnico permanente per affrontare le questioni attinenti all’insabbiamento e alla tutela delle risorse naturali.
il problema dell’insabbiamento
cause e conseguenze
Durante l’incontro è emerso come i Canali Emissari, che collegano il mare ai laghi costieri, siano costantemente soggetti a fenomeni di insabbiamento. Tali eventi sono principalmente attribuibili a processi naturali come il trasporto di sabbia da parte delle correnti marine e le mareggiate estive, oltre al malfunzionamento delle chiuse. La conseguenza diretta di questi processi è un grave ridotto ricambio delle acque nel sistema lacustre, il che può portare a fenomeni di eutrofizzazione e, in situazioni critiche, potrebbe generare anossia, mettendo a rischio la fauna e la flora marine.
interventi previsti
La necessità di interventi periodici, sia ordinari che straordinari, per la manutenzione degli alvei dei canali è stata enfatizzata. La proposta prevede l’escavazione di ingenti volumi di sabbia, che sarà indirizzata verso il ripascimento delle spiagge. Questo approccio non solo combatte l’insabbiamento, ma promuove anche la sostenibilità dell’ecosistema costiero.
attività urgenti per la tutela ambientale
azioni immediate
Con il crescente rischio di un’emergenza ambientale correlata ai laghi, l’Ente Parco ha manifestato l’intenzione di eseguire lavori in somma urgenza per l’escavazione dei canali più critici. Il materiale estratto dalle operazioni potrebbe essere destinato non solo al ripascimento delle spiagge, ma anche conservato in depositi temporanei, che saranno scelti in collaborazione con i comuni interessati.
collaborazione tra enti
Tutti i partecipanti dell’incontro hanno accolto con favore l’idea di un impegno condiviso. Ognuno si è dichiarato disponibile a contribuire secondo le proprie capacità e competenze tecniche, evidenziando l’importanza della cooperazione interistituzionale. Questa disponibilità rappresenta un passo avanti significativo nella soluzione della complessa questione dell’insabbiamento e nella tutela dell’ambiente marino.
L’adesione a un tavolo tecnico permanente, coordinato dalla Prefettura di Latina, rappresenta un fondo di novità nel modo in cui le istituzioni gestiranno tali problematiche in futuro, ben sapendo che la salvaguardia delle risorse naturali non può più essere rinviata.