La scomparsa di un turista settantenne, annegato domenica scorsa nei pressi del litorale di Rio Martino, ha scosso profondamente la comunità di Latina. In seguito a questo tragico evento, il movimento Lbc ha pubblicato una nota in cui ha rivolto accuse contro l’amministrazione comunale, sottolineando l’assenza dei bagnini e il presunto scarso controllo sulla sicurezza delle spiagge. La maggioranza consiliare del Comune, rappresentata da vari gruppi politici, ha risposto esprimendo le proprie condoglianze e contestando le critiche mosse.
Le condoglianze ufficiali: un gesto di rispetto
La gestione della sicurezza balneare è un tema delicato, e la morte del turista ha portato la maggioranza consiliare a fare fronte comune per esprimere la propria solidarietà e le condoglianze ai familiari della vittima. I rappresentanti della maggioranza, infatti, si sono riuniti per comunicare, a nome di tutta la cittadinanza, il loro rammarico e dolore per quanto accaduto. Questo gesto è emblematico e dimostra l’importanza di unire le forze in momenti di crisi, evitando polemiche politiche che potrebbero nuocere ulteriormente alla comunità già provata dalla tragedia.
La posizione di Lbc e le accuse verso l’amministrazione
Il segretario e il vice segretario di Lbc hanno colto l’occasione per attaccare l’amministrazione comunale, sostenendo che la mancanza di bagnini sulle spiagge sia da considerarsi una responsabilità diretta del Comune e in particolare dell’assessore Gianluca Di Cocco. Pur ammettendo di non conoscere le circostanze esatte dell’annegamento, hanno sottolineato che la sicurezza dei bagnanti è un obbligo fondamentale, soprattutto in una località costiera come Latina. Tuttavia, le affermazioni di Lbc sono state contraddette dai membri della maggioranza, che hanno evidenziato la continua offerta del servizio di vigilanza nelle spiagge libere.
Il servizio bagnini: tra criticità e tempistiche
La questione del servizio di vigilanza nelle spiagge libere è molto complessa e non priva di difficoltà operative. L’amministrazione comunale di Latina ha sempre cercato di garantire un servizio efficace e tempestivo. La prima determina per l’istituzione del servizio di vigilanza era stata emessa per coprire il periodo dal 25 giugno al 14 luglio, ma nonostante l’impegno, ci sono stati ritardi significativi. I bandi di gara hanno presentato criticità rilevanti, tra cui la necessità di un soccorso istruttorio per le domande di partecipazione. L’assenza di requisiti morali da parte degli offerenti è stata una delle ragioni che hanno portato a ritardi nel processo di aggiudicazione del servizio.
Il processo di selezione: problematiche e ritardi
La gara d’appalto per il servizio bagnini si è trovata a fronteggiare problematiche che non possono essere addossate all’amministrazione. Dopo aver chiuso le buste, è emerso che il vincitore della competizione non possedeva i requisiti morali richiesti per l’aggiudicazione. Ciò ha costretto il Comune a considerare il secondo classificato, il quale, a sua volta, non aveva presentato un certificato necessario. L’assessorato ha provveduto a richiedere questo documento, il quale è stato fornito solo giorni dopo, il 5 agosto, ritardando ulteriormente la partenza del servizio di vigilanza.
Una risposta compatta da parte della maggioranza
Di fronte alle controversie sollevate da Lbc e alle accuse di negligenza, i capigruppo della maggioranza consiliare hanno espresso una posizione ferma. Hanno condannato ciò che considerano un comportamento politico scorretto da parte di Lbc, accusato di sfruttare una tragedia per guadagnare visibilità. La maggioranza ha ribadito la propria fiducia nell’assessore Gianluca Di Cocco, oggetto delle critiche, auspicando che si possa tornare a parlare di sicurezza in modo costruttivo, piuttosto che incentrato su polemiche strumentali. Questo è un appello a mettere da parte gli attriti politici e a lavorare insieme per la sicurezza della cittadinanza e la tranquillità dei turisti.