Stefano Fresi, volto noto del cinema italiano, si prepara a entrare nel mondo dell’agricoltura. In occasione della cerimonia di premiazione del 32° Premio Roma Evo, dedicato alle aziende olivicole del Lazio, l’attore ha rivelato dettagli sul suo progetto di creazione di una nuova azienda agricola nella suggestiva Gallura settentrionale. Fresi sogna di riportare in vita il giardino della sua famiglia, focalizzandosi sulla produzione di olio e vino di alta qualità.
Un progetto che unisce tradizione e innovazione
La nuova azienda di Fresi, che porterà il nome di Mannicci, rappresenta un ritorno alle radici. “Dobbiamo ancora dare il nome ufficiale,” ha dichiarato l’attore, “ma il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo ridare vita a un piccolo tessuto produttivo che valorizzi le tradizioni locali.” Questo progetto non si limita a un semplice hobby, ma mira a costruire un’azienda agricola sostenibile, con il supporto di un socio. Finora, l’attore ha comunicato di produrre olio solo per uso personale, ma la visione è ben più ampia e ambiziosa.
L’idea di Fresi va oltre la semplice produzione. Intende creare un legame profondo con il territorio, utilizzando solo varietà autoctone. Già si parla di un futuro vino, che richiederà però un periodo di due anni per essere pronto. “Abbiamo tra i filari solo vitigni autoctoni,” ha aggiunto, esprimendo la sua preferenza per varietà uniche come il Grecu nieddu e il Pascale di Cagliari. Questi vitigni non solo rappresentano l’identità vinicola della Sardegna, ma contribuiscono anche a preservare la biodiversità locale.
L’impegno nella valorizzazione dell’olio extravergine
Durante la premiazione delle aziende olivicole, Fresi ha dimostrato di essere ben informato sulle realtà contadine e sulle sfide che il settore affronta. Il Premio Roma Evo celebra le eccellenze nel campo dell’olio extravergine d’oliva, e l’attore ha colto l’occasione per esprimere il suo rispetto verso i produttori. “Dobbiamo riconoscere il valore di chi lavora ogni giorno per garantire la qualità dei nostri prodotti agroalimentari,” ha sottolineato, facendo un elogio ai “paladini” del settore.
Il Premio Roma Evo ha visto la partecipazione di circa 50 aziende, tutte impegnate a produrre oli di alta qualità. Questo evento non solo promuove l’eccellenza, ma è anche un’importante piattaforma per creare consapevolezza sulle pratiche agricole sostenibili. Fresi ha saputo abbinare la sua visibilità di celebrità alla causa agricola, dimostrando come il mondo del cinema possa unirsi a quello dell’agricoltura per promuovere valori di qualità e tradizione.
L’importanza dei vitigni autoctoni
Il progetto di Fresi è emblematico dell’importanza crescente dei vitigni autoctoni nella viticoltura moderna. Con l’abbandono delle varietà da tavola più commerciali, molti produttori stanno tornando alle radici, valorizzando le uve che raccontano una storia unica e locale. Questo recupero rappresenta un’opportunità non solo per il mercato, ma anche per la preservazione di un patrimonio culturale e agricolo.
Fresi ha affermato chiaramente che nella sua azienda non saranno presenti varietà come il Vermentino, mosso da un preciso intento di non competere con realtà già consolidate. Invece, l’accento sarà posto sulla creazione di vini “solidi”, rinomati per la loro genuinità, in grado di rappresentare la vera essenza della Sardegna. Queste scelte raccontano non solo la passione di Fresi per l’agricoltura, ma anche una consapevolezza delle proprie capacità produttive.
L’entrata di Fresi nel settore agricolo offre spunti interessanti, sia in termini di sviluppo sostenibile che di promozione della cultura locale. La Gallura, con i suoi paesaggi mozzafiato e le tradizioni vitivinicole, si prepara a accogliere un nuovo capitolo della storia di questo attore, ora contadino.