La nuova autobiografia di Papa Francesco, intitolata “Spera”, scritta con Carlo Musso, è pronta per essere pubblicata in circa cento paesi in tutto il mondo. Quattro quotidiani italiani, ovvero La Stampa, Avvenire, Il Messaggero e Il Giorno, hanno avuto accesso a passaggi selezionati dell’opera, rivelando aneddoti significativi che delineano non solo la vita personale e spirituale del pontefice, ma anche la sua visione della vita e della società. Questo libro ci offre uno sguardo intimo sulla formazione del Papa, intrecciando episodi di gioia, dolore e insegnamenti profondi.
Gli albori di una vita di umiltà
Papa Francesco racconta di una lezione di vita appresa durante la sua gioventù. Nel 1955, un gruppo di quattordici ragazzi si diplomò insieme, ma non tutti riuscirono a portare a termine il percorso di studi. Una delle storie più strazianti riguarda un giovane, figlio di un poliziotto, dotato di un talento straordinario per la musica e la letteratura. Tuttavia, un tragico evento segnò la sua vita: dopo aver preso la pistola del padre, uccise un amico. Questo fatto traumatico colpì profondamente Francesco, che visitò il giovane in manicomio, vivendo così la sua prima esperienza diretta con il sistema penale.
Le emozioni di quella visita restarono impresse nella sua memoria, ma non fu l’unica. La sorte del ragazzo, che dopo il riformatorio si suicidò, segnò un doloroso capitolo della sua vita. Questo ricordo stimola una riflessione sulla complessità degli esseri umani e sull’abisso in cui può trovarsi il cuore umano, una tematica che viene ripresa anche attraverso il salmo che afferma che il cuore dell’uomo è un mistero insondabile.
L’importanza di affrontare la vita con umorismo
Nel libro, Papa Francesco sottolinea come la vita debba essere affrontata con un certo grado di leggerezza. L’umorismo è presentato come una risorsa fondamentale, capace di alleviare le difficoltà, anche quelle più gravi. Citando lo scrittore Romain Gary, il Papa definisce l’ironia come una “dichiarazione di dignità,” che consente di affrontare le avversità con un sorriso.
Francesco ricorda come la risata sia stata una parte integrante della sua educazione familiare. Anche nei momenti più difficili, un gesto di gioia poteva infondere energia e rinvigorire gli animi. L’incontro con oltre cento artisti comici in Vaticano, in preparazione dell’apertura della Porta Santa del Giubileo, simboleggia il valore del sorriso e della comicità. All’incontro, il Papa ha parlato del potere salvifico dell’umorismo, che aiuta a superare la malinconia e a mantenere viva la speranza.
Alla scoperta delle radici di un Papa
Papa Francesco condivide anche aneddoti sulla sua nascita e la sua infanzia, descrivendo un contesto familiare umile ma ricco di valori. La storia della sua nascita è segnata dall’impegno di una levatrice esperta, che ha contribuito a portarlo alla vita. Il pontefice descrive la sua famiglia come un’unità indissolubile, con legami profondi e significativi, incamminandosi verso l’età adulta mentre affrontava le sfide di un contesto sociale in evoluzione.
La casa in cui è cresciuto rappresenta un simbolo delle sue radici. Situata in un quartiere di Buenos Aires, essa riflette la tranquillità e la semplicità di una vita vissuta con dignità. Francesco riscopre l’importanza della comunità e dei legami familiari, esprimendo un amore intenso per il suo paese d’origine e per il popolo argentino, che ha contribuito alla sua formazione personale e spirituale.
Una storia di migrazione e salvezza
Nel capitolo finale dell’autobiografia, Papa Francesco racconta la storia della nave “Principessa Mafalda“, un tragico naufragio che ha colpito la sua famiglia. Nato in una famiglia di immigrati, Francesco ricorda come i suoi nonni avessero acquistato i biglietti per questa nave, ma non riuscirono a partire in tempo, salvandosi da una sorte letale. Questo racconto, trasmesso di generazione in generazione, mette in luce l’importanza della Provvidenza nella vita del pontefice e la sua gratitudine per un destino che gli ha risparmiato un dolore che avrebbe potuto segnare la sua esistenza.
La pubblicazione di “Spera” aprirà una finestra unica sulla vita di Papa Francesco, un viaggio che mostrerà non solo la sua storia personale, ma anche le profonde lezioni che ha appreso lungo il cammino, dando voce a temi universali di speranza e umanità. Farà sicuramente discutere e sarà un’opportunità di riflessione sulla vita e il servizio che il Papa continua a offrire al mondo.